Italia

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Italia
Italia – Bandiera Italia - Stemma
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Italia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica Italiana
Nome ufficiale Repubblica Italiana
Lingue ufficiali italiano
Capitale Roma  (2,808,293 ab. / 2020)
Politica
Forma di governo Repubblica parlamentare
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Proclamazione 10 giugno 1946
Ingresso nell'ONU 14 dicembre 1955
Ingresso nell'UE 25 marzo 1957
(paese fondatore)
Superficie
Totale 302 072 km² (72º)
% delle acque 2,4%
Popolazione
Totale 59,991,186 ab. (2020) (23º)
Densità 200,23 ab./km² (42º)
Nome degli abitanti italiani
Geografia
Continente Europa
Confini Francia, Svizzera, Città del Vaticano, San Marino, Austria, Slovenia
Fuso orario UTC+1 (ora solare)
UTC+2 (ora legale)
Economia
Valuta Euro
PIL 1 838 470 milioni di $ (2018) ()
Reddito pro capite 30 260 $ (2018) (27º)
ISU (2016) 0,887 (molto alto) (26º)
Varie
Dominio internet .it, .eu
Prefisso telefonico +39
Sigla automobilistica I
Inno nazionale Il Canto degli Italiani
Festa nazionale 2 giugno
Italia - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg Regno d'Italia (1861-1946)
 


L'Italia (nome ufficiale: Repubblica Italiana) è un paese situato nel sud dell'Europa. La sua capitale è Roma. Ha una superficie di 301 336 km² e una popolazione di 59 433 744 abitanti. La sua moneta è l'euro. Il Capo dello Stato è Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio dei ministri è Giorgia Meloni.

Posizione dell'Italia

Le più grandi città italiane sono: Roma, Milano, Napoli, Torino, Reggio Calabria, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania e Palermo.

Nel 2010 l'Italia era, per l'economia, l'ottavo paese più importante del mondo. Si vive bene, c'è un alto sviluppo e molte persone vivono per ottanta anni. È uno degli Stati fondatori dell'Unione Europea e dell'OCSE, è membro dell'ONU, l'Organizzazione delle nazioni Unite. È poi membro del G7, G8 e G20, è una delle potenze europee ed è il nono paese al mondo per spese militari. È il paese del mondo con più patrimoni dell'umanità (UNESCO) ed è il quinto paese più visitato del mondo.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Il popolamento del territorio italiano risale alla preistoria, epoca di cui sono state ritrovate importanti testimonianze archeologiche. L'Italia è stata abitata a partire dal paleolitico, periodo di cui conserva numerosi siti archeologici come la grotta dell'Addaura, i Balzi Rossi, Monte Poggiolo, il ponte di Veja, la Grotta Guattari, Gravina in Puglia, Altamura e Ceprano[1].

Numerosi ritrovamenti documentano anche il periodo neolitico (cultura della ceramica cardiale e cultura dei vasi a bocca quadrata), l'età del rame (cultura di Remedello, cultura del Rinaldone, cultura del Gaudo), l'età del bronzo (incisioni rupestri della Val Camonica, cultura dei castellieri, cultura appenninica, civiltà nuragica, cultura delle terramare, cultura protovillanoviana).

Espansione della civiltà etrusca dall'VIII al VI secolo a.C.

Per ciò che riguarda l'età del ferro, che in Italia coincide con il periodo preromano, si ricordano la civiltà villanoviana e i popoli indoeuropei trasferitisi in Italia dall'Europa orientale e centrale in varie ondate migratorie; essi si mescolano alle etnie preesistenti nel territorio, assorbendole, o stabilendo una forma di convivenza pacifica con esse; si delinea in tal modo fin da quest'epoca la suddivisione regionale del territorio italiano.

Nell'Italia settentrionale, accanto ai Celti (comunemente chiamati Galli), vi sono i Liguri (originariamente non indoeuropei poi fusisi con i Celti), mentre nell'Italia nord-orientale vivono i Paleoveneti, di origine incerta, forse italica o illirica o, secondo alcune fonti, provenienti dall'Asia Minore.[2][3]

Nell'Italia peninsulare, accanto agli Etruschi convivono popoli di origine indoeuropea definiti italici, fra cui Umbri, Latini, Sabini, Falisci, Volsci, Equi, Piceni, Sanniti, Apuli, Messapi, Lucani, Bruzi e Siculi. Altri popoli non indoeuropei, autoctoni, erano presenti in Sicilia (Elimi e Sicani) e in Sardegna, abitata fin dal II millennio a.C. da varie etnie nuragiche, forse identificabili con l'antico popolo degli Shardana.[4]

L'età romana[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Impero Romano.

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Civiltà Romana.

L'Impero romano d'Occidente cade nel 476 quando Odoacre, ultimo di una schiera di condottieri germanici che nel periodo di decadenza dell'Impero romano d'Occidente avevano condotto le proprie orde in territorio italico, depone l'ultimo imperatore d'Occidente, Romolo Augusto.[5]

Il Medioevo[modifica | modifica sorgente]

La Corona Ferrea, simbolo dei re d'Italia

Odoacre governa l'Italia fino al 493, quando viene deposto e ucciso,dopo una guerra di cinque anni, dagli Ostrogoti di Teodorico. Comincia allora il regno ostrogoto, un dominio che rappresenta un periodo di pace e stabilità e che s'interrompe nel 535 quando il territorio italiano diventa teatro della guerra gotica, che vede l'imperatore d'Oriente Giustiniano I contrapporsi al regno ostrogoto. Nel 553, dopo quasi un ventennio, l'impero bizantino riesce a sconfiggere gli Ostrogoti e ad annettere l'Italia. Il conflitto devasta l'intero territorio, portando a una grave crisi demografica, economica, politica e sociale.[6] Centro del potere bizantino in Italia diviene Ravenna. Gli anni della dominazione bizantina vedono l'aggravarsi delle condizioni di vita dei contadini a causa della forte pressione fiscale e di una terribile pestilenza che spopola ulteriormente il territorio tra il 559 e il 562. L'Italia, indebolita e impoverita, non ha la forza di opporsi a una nuova invasione germanica, quella dei Longobardi capeggiati da Alboino.

L'Italia nell'anno 1084

Tra il 568 e il 569 la penisola perde l'unità politica: i Longobardi, entrando dal Friuli, conquistano gran parte dell'Italia centro-settentrionale, chiamata Langobardia Maior, e poi dell'Italia meridionale, la Langobardia Minor.[7] Le tre capitali dell'Italia longobarda furono Milano, Pavia e Lucca.

Localizzazione e antichi stemmi delle repubbliche marinare

La Langobardia Maior, con capitale Pavia, cade dopo circa due secoli, a seguito della sconfitta subita per opera di Carlo Magno nel 774,[7] quella Minor sopravvive fino all'XI secolo, quando viene conquistata dai Normanni. I successivi tentativi di costituire un Regno d'Italia autonomo dal Sacro Romano Impero, ad opera in particolare di Berengario del Friuli e di Arduino d'Ivrea,[8] non hanno successo.

I primi secoli dopo l'800 vedono l'affermarsi delle repubbliche marinare (le più conosciute sono Amalfi, Genova, Pisa e Venezia, meno note Ancona, Gaeta, Noli), che controllarono il commercio tra l'Europa cristiana ed il Medio Oriente arabo, e poi dei liberi comuni medievali, spesso in conflitto tra loro ma accomunati dal ricordo dell'antica grandezza romana, perpetuata idealmente da quella cristiana, nonché da un forte desiderio di autonomia, che li porterà a schierarsi, nella contesa tra Papato e Impero, in due opposte fazioni, rispettivamente Guelfi e Ghibellini.[9]

Il Regno d'Italia[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Regno d'Italia (1861-1946).

Grande stemma del Regno d'Italia dal 27 novembre 1890 al 27 marzo 1927

Nel 1860 il Ducato di Parma, il Ducato di Modena ed il Granducato di Toscana votarono dei plebisciti per l'unione con il Regno. Nello stesso anno vennero annessi il Regno delle Due Sicilie, tramite la Spedizione dei Mille con Giuseppe Garibaldi, la Romagna, le Marche, l'Umbria. Vennero annesse inoltre Benevento e Pontecorvo, tolti allo Stato Pontificio. Al Regno d'Italia vengono annessi il Veneto, al termine della terza guerra d'indipendenza e, dopo la presa di Roma, che nel 1871 diviene capitale d'Italia, il Lazio. Già nei primi anni dopo la riunificazione d'Italia le forti disparità socioeconomiche fra il settentrione e il meridione del paese determinano l'insorgere della questione meridionale legata al brigantaggio, fenomeno da cui emersero temuti capibanda come Carmine Crocco, Luigi Alonzi e Pasquale Romano.[10]

A Vittorio Emanuele II succedono Umberto I (1878-1900), ucciso a Monza dall'anarchico Gaetano Bresci, e Vittorio Emanuele III (1900-1946); gli anni a cavallo del secolo vedono l'Italia impegnata in una serie di guerre di espansione coloniale in Somalia, Eritrea e Libia mentre il periodo prebellico, dominato dalla figura di Giovanni Giolitti, è caratterizzato dalla modernizzazione economica, industriale e politico-culturale della società italiana.

Il fascismo[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Fascismo.

Nel contesto dei moti popolari del biennio rosso nasce lo squadrismo che reprime, con intimidazioni e attacchi alle sedi delle organizzazioni socialiste, i moti operai e contadini. Nel 1919 Benito Mussolini fonda a Milano il primo fascio di combattimento, confluito poi nel Partito Nazionale Fascista, e il 30 ottobre 1922, dopo la marcia su Roma, sale al potere.

Nelle elezioni politiche italiane del 1924 Mussolini ottiene il 64,9% dei voti[11] e, come stabilito dalla legge Acerbo, i due terzi dei seggi, assegnati alla lista di maggioranza relativa che abbia raccolto almeno il 25% dei voti.[12] La denuncia, da parte di Giacomo Matteotti, dell'irregolarità delle elezioni, è seguita qualche giorno dopo dal suo rapimento e uccisione.[11] Nel 1925, dopo un discorso in Parlamento, Mussolini si dichiara dittatore.

Nel biennio 1925-1926 vengono emanate le cosiddette leggi fascistissime, che avviano la trasformazione del Regno in uno stato autoritario, mediante l'istituzione del Tribunale Speciale Fascista, del confino politico per gli antifascisti e della polizia segreta, l'OVRA. Nel 1929 vengono firmati i Patti Lateranensi, chiudendo la questione romana e nel 1938 vengono emanate le leggi razziali, principalmente, ma non solo, nei confronti degli ebrei, seguendo il modello del "Manifesto della razza".

La nascita della repubblica[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Nascita della Repubblica Italiana.


Geografia[modifica | modifica sorgente]

Cartina fisica dell'Italia.

L'Italia è divisa dall'Europa dalla catena montuosa delle Alpi.

La lunghezza complessiva delle sue coste è di 7 356 km, bagnate dal mar Mediterraneo diviso in: mar Ligure, mar Tirreno, mar Ionio e mare Adriatico.

  • Il 41,6% è costituito dalle colline.
  • Il 35,2% dalle montagne.
  • Il 23,2% dalla pianura.
  • L'altitudine media del territorio è di 337 m s.l.m

Le catene montuose più importanti sono: le Alpi e gli Appennini. La vetta più alta si trova in Valle d'Aosta, ed è il Monte Bianco (4 810 metri). Altre cime importanti sono: il Monte Rosa e il Cervino. In Abruzzo c'è la vetta più alta degli Appennini: il Gran Sasso (2 912 metri).

Solo un quarto del territorio è costituito da pianura: le più importanti sono quella padana, il Tavoliere delle Puglie, il Campidano e la Pianura Salentina.

Le isole maggiori sono la Sicilia e la Sardegna. Ci sono alcuni arcipelaghi come quelli toscano e campano. Ci sono isole minori come L'isola d'Elba, Ischia, Capri, le Eolie e le Tremiti.

Popolazione[modifica | modifica sorgente]

  • maschile singolare: italiano
  • femminile singolare: italiana
  • maschile plurale: italiani
  • femminile plurale: italiane

Etnie[modifica | modifica sorgente]

La popolazione è etnicamente composto da italiani (95,5%) e 2,1% di altra origine europea, 1,1% sono di africani, gitana e l'origine musulan, 0,7% di asiatici e 0,6% di altri altre razze.

Italia è il terzo paese con il maggior numero di emigrati, provenienti soprattutto da Germania, Polonia, Spagna, Inghilterra, Marocco, Francia, Ecuador e Stati Uniti.

Lingue[modifica | modifica sorgente]

La lingua ufficiale è l'italiano, con forti radici di la lingua latina, oltre a una comunità di lingua tedesca di oltre 200.000 persone, ci sono minoranze di origine italiche: siciliani, sardi, lombardi, piemontesi, liguri, veneti.

Religioni[modifica | modifica sorgente]

Secondo l'Eurobarometro 2010, 87,8% cattolici e 1,6% altri cristiani sono dichiarati. Circa il 2% è mususlman, 0,5% sono ebrei, 0,8% seguire altra religione. Atheists costituiscono 3,2% e il 4,1% agnostici.

Comuni più popolosi d'Italia[modifica | modifica sorgente]

  • Nella tabella seguente sono riportati i 20 comuni più popolosi d'Italia
# Comune Regione Provincia / Città metropolitana
Unione Territoriale Intercomunale
Abitanti
1 Roma Lazio Roma Capitale 2 874 529
2 Milano Lombardia Milano 1 353 467
3 Napoli Campania Napoli 969 490
4 Torino Piemonte Torino 885 651
5 Palermo Sicilia Palermo 672 398
6 Genova Liguria Genova 582 870
7 Bologna Emilia-Romagna Bologna 388 567
8 Firenze Toscana Firenze 382 346
9 Bari Puglia Bari 323 503
10 Catania Sicilia Catania 312 895
11 Venezia Veneto Venezia 261 496
12 Verona Veneto Verona 257 815
13 Messina Sicilia Messina 236 231
14 Padova Veneto Padova 209 475
15 Trieste Friuli-Venezia Giulia UTI Giuliana 203 974
16 Brescia Lombardia Brescia 200 423
17 Taranto Puglia Taranto 199 153
18 Parma Emilia-Romagna Parma 197 132
19 Prato Toscana Prato 192 461
20 Modena Emilia-Romagna Modena 184 642

Ordinamento dello Stato[modifica | modifica sorgente]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica sorgente]

L'Italia è suddivisa in 20 regioni; ogni regione è divisa in 93 province e 14 città metropolitane. Ogni provincia o città metropolitana è suddivisa in 7979[13] comuni.

Elenco delle regioni italiane[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Regioni d'Italia.

Regioni d'Italia

Province[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Province d'Italia.


Città metropolitane[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Città metropolitana.


Enti[modifica | modifica sorgente]

Enti di decentramento regionale[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Ente di decentramento regionale.


Libero consorzio comunale[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Libero consorzio comunale.


Bandiera[modifica | modifica sorgente]

La bandiera italiana

La bandiera italiana è il Tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre strisce verticali di uguali dimensioni, come stabilito dall'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana del 27 dicembre 1947.

Il verde rappresenta il colore delle pianure, il bianco la neve delle montagne (in modo particolare Alpi e Appennini) e il rosso il sangue versato per l'unione dell'Italia.

Ogni 7 gennaio in Italia c'è la Festa del Tricolore.

Una curiosità: la bandiera dell'Italia è molto simile a quella del Messico; la differenza è l'assenza dello stemma dello Stato messicano. Anche delle dimensioni sono diverse, la misura è di 2:3; mentre quella messicana è di 4:7.

Economia[modifica | modifica sorgente]

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Cultura[modifica | modifica sorgente]

Tradizioni[modifica | modifica sorgente]

L'Italia annovera numerose tradizioni storiche e folcloristiche di vario genere, famose anche a livello internazionale, come il Palio di Siena. Oltre al Palio, manifestazioni caratteristiche sono il Carnevale di Venezia, quelli di Viareggio, di Ivrea e di Mamoiada (con i caratteristici Mamuthones), i riti della Settimana Santa di alcuni comuni, oltre a varie tradizioni tipo l'infiorata di Genzano, la giostra del Saracino ad Arezzo, la festa dei ceri a Gubbio, la giostra della Quintana a Foligno e il calcio storico fiorentino. Dal 2013 l'UNESCO ha inserito tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità la rete delle grandi macchine a spalla italiane, comprendente la varia di Palmi, la macchina di Santa Rosa a Viterbo, la festa dei Gigli di Nola e la faradda di li candareri di Sassari.

Gastronomia[modifica | modifica sorgente]

Come in altri paesi europei del mediterraneo, sono presenti tratti distintivi ed elementi che caratterizzano la dieta mediterranea, un modello nutrizionale che usa alimenti naturali come legumi, cereali, carni bianche e pesce azzurro, frutta e verdura e pochi grassi (con utilizzo prevalente dell'olio extravergine di oliva), inserita nel 2010 nella lista dei patrimoni immateriali dell'umanità. Alcuni alimenti, come la pasta e la pizza, sono simboli universalmente riconosciuti della cucina italiana.

Festività[modifica | modifica sorgente]

  • 1º gennaio: Capodanno, Primo giorno dell'anno, nonché festa di Maria Santissima Madre di Dio
  • 6 gennaio: Epifania, La Chiesa cattolica e altre chiese cristiane ricordano la manifestazione della divinità di Gesù Cristo.
  • variabile: Pasqua, La Chiesa cattolica e altre chiese cristiane ricordano la risurrezione di Gesù.
  • variabile: Lunedì dell'Angelo, lunedì di Pasqua, Pasquetta.
  • 25 aprile: Festa della Liberazione Fine della seconda guerra mondiale (1945) in Italia e la liberazione dal nazifascismo.
  • 1º maggio: Festa dei lavoratori
  • 2 giugno: Festa della Repubblica Italiana Festa nazionale, che celebra la nascita della Repubblica italiana (2 giugno 1946).
  • 15 agosto: Ferragosto, La Chiesa cattolica ricorda l'Assunzione della Beata Vergine Maria.
  • 1º novembre: Ognissanti
  • 8 dicembre Immacolata Concezione, La Chiesa cattolica ricorda l'istituzione del dogma secondo cui la Beata Vergine Maria è stata preservata, fin dall'istante del suo concepimento, dal peccato originale e non commise, in tutta la sua vita, alcun peccato, neanche veniale.
  • 25 dicembre: Natale, La Chiesa cattolica e altre chiese cristiane ricordano la nascita di Gesù Cristo.
  • 26 dicembre: Santo Stefano, Giorno festivo (non "di precetto"), stabilito nel dopoguerra per allungare la festività solenne del Natale.

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. http://www.iipp.it|Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
  2. La piccola Treccani vol. VI
  3. La piccola Treccani vol. XI
  4. Shardana, Sardi nuragici: Erano lo stesso popolo?
  5. cap. IV
  6. cap. XIII.
  7. 7,0 7,1 Volpe Cap. IV.
  8. Mourre.
  9. Chittolini et al.
  10. Mourre pp. 140-141.
  11. 11,0 11,1 Mourre p. 637.
  12. Smith vol. III, p. 581.
  13. Variazioni amministrative - tuttitalia.it - Aggiornato a settembre del 2017