Ebrei

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Gli ebrei sono un popolo e i fedeli di una religione discendente degli israeliti del vicino oriente antico. Nel popolo ebraico nazionalità e religione sono strettamente collegate e l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica.

Storia[modifica | modifica sorgente]

L'origine e la storia ebraica sono contenute nella bibbia. La bibbia, un libro composto da differenti testi e generi letterari oltre che ad avere un grande valore religioso sia per l'ebraismo e cristianesimo è anche una fonte storica che spesso ha ricevuto conferma con le ricerche archeologiche. Secondo la religione tutti gli ebrei discendono da Abramo, Isacco e Giacobbe. Nella bibbia viene narrato che fu il dio Jahvè ha ordinare al patriarca Abramo di spostarsi a Canaan, "La terra promessa". Jahvè aiutò gli ebrei guidati da Mosè ha uscire dall'Egitto dove venivano trattati come schiavi. Sul monte Sinai consegnò a Mosè i dieci comandamenti che sono le leggi fondamentali per l'ebraismo e per il cristianesimo. Dal punto di vista storico gli ebrei in origine erano tribù div pastori nomadi, che si sono spostati dalla Mesopotamia verso le valli del Nilo e dell'Eufrate. Circa nel XVIII- XVII parte degli ebrei, probabilmente per una carestia si spostano in Egitto. Purtroppo qui verranno sottoposti alla dura autorità del faraone diventando degli schiavi, questo perché a differenza degli egiziani si rifiutarono di adorare il faraone come un dio. Per fuggire a questo duro trattamento, nel XIII secolo decidono di lasciare l'Egitto diretti verso le valli del Giordano dove conquistano la terra di Israele. Le tribù si insediarono sul luogo e in breve tempo impararono a coltivare orzo e grano, a ottenere vino e olio dalle viti e dagli olivi. Gli ebrei non formarono uno stato totalitario, questo perché ogni tribù aveva le proprie leggi e il proprio sistema di governare. Perciò il territorio viene diviso tra le dodici tribù. Ognuno godeva di autonomia nominava e prendeva decisioni attraverso un consiglio composto da anziani e dai capi delle famiglie più importanti. Solo in caso di situazioni di grande gravità si ricorreva a capi contemporanei e a giudici, ai quali erano affidati pieni poteri su tutte le tribù e la guida dell'esercito.

nel XI secolo a.c Israele viene invasa dai filistei: purtroppo ne il giudice contemporaneo e le 12 tribù furono in grado di fermare l'invasione. In seguito a ciò si decide di eleggere un re. Tra i più importanti viene ricordato il re Davide. Sconfisse i filistei e molti altri nemici e nella bibbia lo scontro con il gigante Golia. Estese i confini d'Israele: a nord-est dalla Fenicia,s nord-est al golfo di Aqaba a sud-ovest conquista Gerusalemme dove vi trasferì la corte dell'arca alleanza.

Il successore di Davide fu il re Salomone. Divenuto importante per la sua saggezza, il principale obiettivo è quello di favorire il commercio in Israele fra Egitto, Mediterraneo e Mesopotamia. Si alleò con i più abili marinai dell'epoca, i fenici ai quali affidò la costruzione di una flotta mercantile. A Gerusalemme fece costruire il famoso tempio con lo scopo di conservare l'arca dell'alleanza: una cassa di legno in cui erano conservate le 10 leggi (ovvero i 10 comandamenti) che il dio Jahvè aveva consegnato a Mosè sul monte Sinai. Purtroppo con il re Salomone ci furono anche degli aspetti negativi: il notevole sviluppo di città e commercio aumentò enormemente la differenza tra ricchi e poveri. Le opere pubbliche volute da Salomone aumentarono i tributi e i non ebrei furono costretti a dedicarsi ai lavori forzati. Il potere del sovrano e dei suoi funzionari entrava in contrasto con l'autonomia delle tribù. I sacerdoti temevano una trasformazione della monarchia da elettiva ad ereditaria. Quindi alla morte di Salomone esplosero le rivalità tra le 12 tribù.

inseguito alle lunghe e terribili lotte interne tra le 12 tribù Israele si divide in 2: al nord il regno d'Israele formato da 10 tribù con capitale Samaria; al sud regno di Giuda formato da 2 tribù con capitale Gerusalemme. Purtroppo la divisione indebolì gli ebrei. Da questa situazione ne trassero guadagno gli Assiri. Circa nel 772 a. C sconfiggono il regno e deportano gli abitanti. Nel 556 a.C i babilonesi conquistano a sud anche il regno di Giuda, distruggono il tempio di Gerusalemme. Nel 538 a.C il re persiano Ciro conquista Babilonia. Solo in quel momento gli ebrei deportati poterono ritornare in Palestina e riedificare il tempio distrutto. In cambio si impegnarono a pagare dei tributi ai persiani. Successivamente la regione viene conquistata da Alessandro Magno per poi passare nel 63 a.C sotto il dominio dell'impero romano. Come in precedenza i romani distrussero Gerusalemme e il suo tempio. Da cui in poi inizia la diaspora.

Diaspora[modifica | modifica sorgente]

In seguito alla distruzione del tempio da parte dei romani gli ebrei furono costretti a trasferirsi il altre città nell'impero romano. Purtroppo la mancanza di un tempio non permise agli ebrei di svolgere i sacrifici di animali imposti dalla legge di Mosè quindi furono costretti a modificare in parte le loro pratiche religiose. Nel momento in cui nell'impero romano il cristianesimo divenne la religione ufficiale gli ebrei vennero considerati una minoranza ostile: gli scribi (le figure più importanti dell'ebraismo dell'epoca) venivano considerati la condanna di Gesù. Gli ebrei potevano professare comunque la loro religione ma non potevano costruire o estendere nuove sinagoghe ma dovevano accontentarsi di quelle esistenti. Anche i mussulmani permisero agli ebrei di continuare a seguire la loro fede a patto che pagassero una tassa. purtroppo col passare degli anni le condizioni degli ebrei negli stati cristiani non fecero che peggiorare: furono isolati nei ghetti e portare un segno distintivo di colore giallo. Solo nell'ottocento con l'eliminazione dei ghetti gli ebrei poterono godere di diritti civili e politici. Dopo la chiusura dei ghetti gli ebrei potevano scegliere tra due alternative: assimilare la cultura moderna dell'occidente o recuperare l'identità ebraica. Molti scelsero la seconda alternativa e venne fondato il sionismo un movimento ebraico con lo scopo di riunire in patria tutti gli ebrei. Dopo il massacro nazista a danno degli ebrei con l'Olocausto viene fondato, 2 anni dopo la fine della 2 guerra mondiale nel 1948 lo stato di Israele. Nel 1950 il parlamento approva una legge in cui tutti gli ebrei, i discendenti degli ebrei anche quelli indiretti hanno il diritto di stabilirsi in Israele e ottenere la cittadinanza.

Ebraismo[modifica | modifica sorgente]

La religione ebraica è la più antica religione tra le fedi monoteiste da cui si origina il cristianesimo.Oltre che essere una religione monoteista per gli ebrei rappresenta anche un modo di vivere. Per questo molto spesso è difficile distinguere ebraismo, cultura ebraica e identità ebraica. Nel corso della storia si sono formati movimenti con caratteristiche ebraiche anche se non sono di tipo religioso. In Europa prima e dopo l'illuminismo (Spagna islamica e Portogallo), negli USA e in Asia (India, Cina e Medio Oriente). Questo fenomeno a dato origine a diverse culture ebraiche molto diverse.

Il termine "ebrei"[modifica | modifica sorgente]

Il termine "ebreo" viene usato per la prima volta dagli egizi. Il termine deriva dalla parola semitica "ever" che ufficialmente significa "colui che attraversa" o "colui che passa". Però secondo alcuni il termine potrebbe avere anche come significato di nomadi o per altri di "al di là del Giordano". In inglese ebreo significa jew parola che deriva dal medio inglese Gyw, Lewe. Questo termine a sua volta deriva dal francese giu che significa appunto "Giudeo".

Sionismo[modifica | modifica sorgente]

il sionismo è un movimento politico internazionale con il principale scopo di affermare l'autodeterminazione del popolo ebraico con la creazione di uno stato ebraico. Nasce con i ebrei residenti in Europa agli inizio del xx secolo. Inizialmente era un movimento minoritario al'interno della popolazione ebraica diventerà maggioritario inseguito alla Shoah. Nel 1948 quando viene creato lo stato di Israele dove oggi abitano il 30% degli ebrei, il movimento si è trasformato in un sostegno Internazionale per la costituzione dello stato oltre che a fornire un aiuto all'immigrazione.

Antisemitismo[modifica | modifica sorgente]

L antisemitismo è la paura o odio nei confronti dei giudei ovvero gli ebrei. Accusa di frequente gli ebrei di cospirare danni all intera umanità. Incolpare gli ebrei di uno o più problemi sociali, politici, economici. è presente un antisemitismo di tipo religioso nei testi del paganesimo, cattolicesimo, luteranesimo, islam oltre che di tipo culturale, razziale.

Nel continente Europeo[modifica | modifica sorgente]

In Europa nel corso della storia i miti e i pregiudizi contro gli ebrei sono stati molteplici. Ad esempio gli ebrei sono stati accusati di essere troppo attaccati al denaro e di contrastare in qualche modo le altre culture presenti nel continente europeo. La maggioranza imponeva agli ebrei di separarsi da loro vivendo in quartieri separati dove potevano praticare la fede ebraica e fare prestiti con interesse. In Spagna ci furono delle persecuzioni di ebrei convertiti al cristianesimo.i cosiddetti Marranos. Queste persecuzioni venivano attuate per motivi religiosi in quanto i cristiani si sentivano traditi e ingannati dal fenomeno delle false credenze di molti ebrei si convertivano al cristianesimo per trarre vantaggi politici- economici. Una volta che il falsi convertito veniva scoperto gli venivano revocati tali vantaggi. Durante l'ottocento l antisemitismo veniva approvato non solo dai nazionalisti ma anche da anarchici, progressisti e scrittori apolitici. In tempi più recenti gli ebrei sono stati accusati di aver attuato la rivoluzione russa. Mark, il teorico del socialismo aveva origine ebraiche, così come la filosofa anarchica Goldman, Luxemburg fondatrice del partito comunista tedesco e Lenin il fondatore della rivoluzione russa comunista durante la prima guerra mondiale.

In Italia[modifica | modifica sorgente]

Anche in Italia già nel medioevo ci fu un violento antisemitismo. Ad esempio molti giudei vennero esiliati dal regno di Napoli e dove erano acetati venivano trattati con diffidenza. Nell'Italia fascista l'antisemitismo ha inizio il 14 luglio 1938 con la pubblicazione del manifesto della razza dopo l'arrivo di Hitler in Italia. Il manifesto è stato redatto quasi completamente da Mussolini ma venne scritto da un gruppo di scienziati. Sempre nel 1938 in Italia dopo la Germania nazista vengono istituite le leggi razziali che prevedevano forti discriminazioni ai danni degli ebrei. Non potevano partecipare all'amministrazione pubblica o svolgere alcune professioni come l'avvocato, il notaio. l'antisemitismo italiano a differenza di quello tedesco aveva una forte componente spirituale/religiosa. Alcuni dei suoi padri tra cui dei religiosi cattolici si limitavano a perseguitare solo gli ebrei non convertiti al cattolicesimo. In riguardo a ciò Mussolini aveva elaborato lo slogan " discriminare non perseguitare" forse per rassicurare gli ebrei italiani (soprattutto quelli benestanti) che avevano sostenuto sia il partito fascista che la dittatura. La distinzione tra antisemitismo spirituale e quello biologico scomparve con la Repubblica Sociale Italiana al nord e al centro Italia. Gli ebrei italiani vennero perseguitati come quelli tedeschi.

In Germania[modifica | modifica sorgente]

Nel periodo tra la prima guerra e la seconda guerra mondiale gli ebrei vennero accusati di essere i responsabili o i capri espiatori della forte crisi economica in Germania durante la repubblica di Weimar dovuta principalmente ai debiti di guerra. Con l'ascesa di Hitler con il partito nazista e l creazione del terzo Reich gli ebrei tedeschi vengono discriminati con le leggi razziali imposte nel 1936. Nel 1940 con la soluzione finale inizia la Shoah o Olocausto ovvero gli ebrei vengono deportati nei campi di concentramento e sterminio.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]