Umbria

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Umbria
Regione
Regione-Umbria-Stemma.svg
Stemma
Flag of Umbria.svg
Bandiera
Umbria in Italy.svg
Localizzazione
Localizzazione
Stato Flag of Italy.svg Italia
Amministrazione
Capoluogo Perugia
Presidente Catiuscia Marini (PD)
Territorio
Superficie 8 464,33 km² km2
Abitanti 885 081 abitanti
Province Perugia, Terni
Comuni 92
Regioni confinanti Toscana, Lazio, Marche
Altre informazioni
Nome degli abitanti Umbri
Patrono San Francesco d'Assisi
Rappresentanza parlamentare 9 deputati, 7 senatore
Map of region of Umbria, Italy, with provinces-it.svg
Mappa delle province
 

L'Umbria è una regione italiana. Il suo capoluogo è Perugia.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Confini[modifica | modifica sorgente]

L'Umbria confina ad nord-est con le Marche, a sud con il Lazio e a nord-ovest con la Toscana.

Morfologia[modifica | modifica sorgente]

L'Umbria è una delle regioni più piccole d'Italia ma anche la regione che segna il centro d'Italia. L' Umbria è una regione collinare, è percorsa dal fiume Tevere e dai suoi affluenti tra cui il Nera. Un affluente del Nera è il Velino da cui nasce la cascata più famosa d'Italia che si chiama cascata delle Marmore, la cui acqua viene usata per la centrale idroelettrica. In Umbria si può trovare anche un lago poco profondo che si chiama Trasimeno.

Clima[modifica | modifica sorgente]

In una parte dell' Umbria crescono ancora gli Ulivi, invece nella maggior parte della regione si trova la foresta di latifoglie.

Suddivisione amministrativa[modifica | modifica sorgente]

Il capoluogo dell'Umbria è Perugia invece la sua provincia è Terni. Gli abitanti sono circa 889 405 secondo il censimento del 2016.

Le sue province sono: Perugia e Terni.

Economia[modifica | modifica sorgente]

Settore primario[modifica | modifica sorgente]

Vengono coltivati soprattutto viti, ulivi e cereali. Solo nelle valli si pratica l'agricoltura, si coltivano anche piante industriali come i girasoli, le barbabietole, tabacco e tartufo nero. Dall'allevamento di suini legato alla tradizione gastronomica locale, derivano numerosi prodotti tipici.

Settore secondario[modifica | modifica sorgente]

Nell'Umbria ci sono grandi acciaierie, industrie meccaniche, metallurgiche, chimiche ed elettroniche. A Perugia ci sono importanti industrie alimentari come la Buitoni, Perugina e la Colussi, industrie tessili e dell'abbigliamento. Ci sono anche aziende specializzate sulla lavorazione della carta ed aziende tipografiche. Per l'artigianato ci sono importanti per la lavorazione della ceramica, del ferro e del legno.

Settore terziario[modifica | modifica sorgente]

È un settore che punta soprattutto sul turismo. Ai luoghi di culto si affiancano le bellezze architettoniche ed artistiche dei centri minori di origine etrusca, romana e medievale.

Cultura[modifica | modifica sorgente]

Siti Unesco[modifica | modifica sorgente]

I siti UNESCO dell'Umbria sono: la città di Assisi, la chiesa di San Damiano, l'Eremo delle Carceri, il Santuario di Rovitorio e paesaggio storico, la Basilica di Santa Maria degli Angeli e palazzo di Capitanpo, Basilica di san Salvatore e il tempietto del Clitunno.

Gastronomia[modifica | modifica sorgente]

I piatti tipici dell'Umbria sono: le bruschette che adesso nei ristoranti si usano come antipasto, ma per i contadini era un pasto intero, le Ciriole che sono tagliatelle tipiche di Terni che assomigliano ai pizzoccheri, l 'Impastoiata è un piatto contadino che consiste in un abbinamento di polenta e fagioli, spaghetti con il tartufo ricetta proveniente da Spoleto, Cardi al grifo anche questo piatto contadino molto antico e conosciuto, Regina in porchetta specialità assoluta del lago Trasimeno, il nome del piatto deriva dal fatto che la Carpa (pesce) viene cucinata come una porchetta, Cappette di funghi alla griglia , gli Strufoli dolce caratteristico del periodo del carnevale.

Terremoti in Umbria[modifica | modifica sorgente]

Il terremoto di Norcia avvenne il 19 settembre 1979 (5.8 della scala Richter). Questo terremoto causò 5 vittime 10 feriti e 2000 sfollati e venne quasi totalmente distrutto il santuario della Madonna della neve. Causò molti danni anche nelle regioni vicine. Norcia è stata danneggiata anche dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Capo Horn, Gabriella Porino, Lattes, 2011, ISBN 978-88-8042-542-7