Rinascita economica dell'XI secolo

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1leftarrow blue.svg Voce principale: Medioevo.


Nell'anno 1000, in Italia, ebbe inizio la rinascita economica del Basso Medioevo caratterizzata dall'appianarsi fino alla scomparsa delle scorrerie barbare (ricordiamo quelle devastanti dei Normanni, Ungari). Inoltre in questo periodo ci fu una notevole quantità di raccolto e di risorse varie e anche una crescita demografica.

Rinnovamento agricolo, economico e culturale[modifica | modifica sorgente]

Agricoltura[modifica | modifica sorgente]

Ci furono grandi quantità di terreno disboscate e bonificate permettendo l'espansione di spazi coltivabili. Si investì molto sui mulini a vento e a acqua. Nacquero numerosi attrezzi per facilitare e velocizzare il lavoro nei campi come:

  • l'aratro col versoio, caratterizzato da una lama, il versoio, posto nella parte terminale dell'aratro che permetteva di dissodare meglio il terreno
  • il collare rigido per gli animali da soma

Fu messa in pratica una nuova rotazione agraria, detta triennale, che consisteva nella suddivisione del terreno da coltivare in 3 parti; in tal modo ogni anno una di queste parti rimaneva a riposo, quest'ultima è detta maggese.

Commercio[modifica | modifica sorgente]

Le città rinacquero anche grazie alla ripresa del commercio che era dovuto alla crescita demografica quindi anche di manodopera. Il commercio favorì la circolazione della moneta grazie alla quale si passò da un rudimentale baratto a una vera e propria economia di mercato. Questo fatto giovò alla alla fascia sociale della borghesia che si affermò negli stati moderni. Furono molto importanti.


Moneta medievale francese

Le repubbliche marinare[modifica | modifica sorgente]

Le prime città a trarre beneficio dalla rinascita economica furono le cosiddette repubbliche marinare. Alcune di esse ( Amalfi e Gaeta[1]) godevano di una fiorente economia e di un'autonomia politica considerevole già dall'Alto Medioevo. L'esaurirsi delle razzie corsare musulmane dopo il X secolo permise il prosperare di nuove repubbliche marinare: Genova, la sua protetta Noli, Pisa, Ancona[2] e, in Dalmazia, Ragusa.[3]. Le repubbliche marinare giunsero a dominare tutto il Mar Mediterraneo.

Amalfi[modifica | modifica sorgente]

Espansione di Amalfi

Amalfi si affermò nel Mediterraneo per la bravura dei suoi marinai che furono in grado di:

  • perfezionare la bussola
  • disegnare le prime carte nautiche
  • scrivere le leggi del mare dette Tavole Amalfitane

La potente città cadde per mano dei Normanni nel XI che si impadronirono anche dell'Italia Meridionale.

Venezia[modifica | modifica sorgente]

Il Milione

Nell'anno 1000, in Italia, ebbe inizio la rinascita economica del Basso Medioevo caratterizzata dall'appianarsi fino alla scomparsa delle scorrerie barbare (ricordiamo quelle devastanti dei Normanni, Ungari). Inoltre in questo periodo ci fu una notevole quantità di raccolto e di risorse varie e anche una crescita demografica. La città di Venezia, essendo situata in una zona paludosa, era ben protetta dai nemici barbari ma rendeva impraticabile l'agricoltura. Perciò dovettero dedicarsi al mercato marittimo. Il più famoso dei mercanti è Marco Polo.

Marco Polo era stato un viaggiatore, scrittore e ambasciatore e la sua famiglia faceva parte del patriziato veneziano. Il suo primo viaggio risale al 1271, insieme al padre e allo zio, Nicolò e Matteo Polo e come meta avevano la provincia occidentale della Cina, all'epoca dei fatti chiamata Tangut e attualmente conosciuta come Pechino. La narrazione dei suoi viaggi fu raccolta nel volume Il Milione,scritto da Rustichello nel 1298.

Pisa e Genova[modifica | modifica sorgente]

Nel XI queste due città si allearono per difendersi dalle flotte barbare e dalle scorrerie dei Saraceni. Dopo che li ebbero sconfitti si concentrarono sul commercio.

La paura dell'anno Mille[modifica | modifica sorgente]

La Bibbia narrava che dopo la nascita di Cristo l'uomo avrebbe vissuto solo per altri mille anni e questa profezia incuteva timore tra la popolazione ignorante dell'epoca.

Gli storici dell'800 e quelli contemporanei[modifica | modifica sorgente]

Gli storici dell'800 raccolsero alcune testimonianze dei "cronisti" medievali che ritenevano di vivere alla fine dei tempi. Come il monaco Rodolfo Calabro che, data la sua convinzione, scrisse un'opera narrante la carestia che colpì la città di Borgogna nel 1033. Il volume è intitolato Storia dei Franchi.

La le ipotesi dell'800 furono smentite dagNell'anno 1000, in Italia, ebbe inizio la rinascita economica del Basso Medioevo caratterizzata dall'appianarsi fino alla scomparsa delle scorrerie barbare (ricordiamo quelle devastanti dei Normanni, Ungari). Inoltre in questo periodo ci fu una notevole quantità di raccolto e di risorse varie e anche una crescita demografica. li storici attuali che ritengono tuttora il terrore dell'anno Mille un mito storiografico (= un'idea che viene eliminata da uno studio serio e accurato). March Bloch è colui che diede inizio a questi studi.

Note[modifica | modifica sorgente]

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Gentile G.-Ronga L., La storia in rete, Padova, Editrica La Scuola (ISBN 88-350-1637-1)

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. autori vari, Lazio guida rossa del Touring Club Italiano, Touring Editore, 1981 (pag. 743); Giovanna Bergamaschi, Arte in Italia: guida ai luoghi ed alle opere dell'Italia artistica, Electa, 1983 (pag. 243); Giuseppe Sandro Mela, Islam: nascita, espansione, involuzione Armando Editore, 2005 (Google eBook, pagina 67); Salvatore Aurigemma, Angelo de Santis, Gaeta, Formia, Minturno
  2. Armando Lodolini, Le repubbliche del mare, edizioni Biblioteca di storia patria, a cura dell'Ente per la diffusione e l'educazione storica, Roma 1967 (il capitolo del libro riguardante Ancona è consultabile alla pagina: [1]; Horst Dippel, Costituzioni Degli Stati Italiani (volume 10: Documenti costituzionali di Italia e Malta, parte 1: Ancona-Lucca) edizioni Walter de Gruyter (Germania), 2009 (pagina 130); autori vari, Marche guida rossa Touring Club Italiano, Touring Editore, 2005 (pagine 88 e 104); Giuseppe Sandro Mela, Islam: nascita, espansione, involuzione Armando Editore, 2005 (Google eBook, pagina 67); Peris Persi, Conoscere l'Italia (volume Marche), Istituto Geografico De Agostini, Novara 1982 (pag. 74); Gabriella Airaldi, Benjamin Z. Ḳedar, I comuni italiani nel regno crociato di Gerusalemme, Università di Genova, Istituto di medievistica, 1986 (Pag. 525); Valerio Lugoni (a cura di) Meravigliosa Italia, Enciclopedia delle regioni, edizioni Aristea, Milano; Guido Piovene, in Tuttitalia, Casa Editrice Sansoni, Firenze & Istituto Geografico De Agostini, Novara (pag. 31); Pietro Zampetti, in Itinerari dell'Espresso (volume Marche), a cura di Neri Pozza, Editrice L'Espresso, Roma 1980
  3. Autori vari, Croazia. Zagabria e le città d'arte. Istria, Dalmazia e le isole. I grandi parchi nazionali Touring Editore, 2004 (pagina 129); Jack Kerouac, I vagabondi del Dharma Mondadori editore, 2010 (pagina 439); Vesna Pavic Croazia, guida completa Giunti Editore, 2005 (pagina 121); Armando Pitassio, Corso introduttivo allo studio della Storia dell'Europa Orientale: dall'antichità a Versailles Morlacchi Editore, 2000 (pagine 98 e 128); Sergio Anselmi, Ragusa e il Mediterraneo: ruolo e funzioni di una Repubblica marinara tra Medioevo ed etā Moderna, Cacucci editore, 1988