Granducato di Toscana

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Granducato di Toscana
Granducato di Toscana – Bandiera Granducato di Toscana - Stemma
Sotto una Fede et Legge un Signor solo
Granducato di Toscana - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Granducato di Toscana e Ducati di Firenze e Siena
Nome ufficiale Magnus Ducatus Tusciæ
Granducato di Toscana
Lingue ufficiali Italiano
Altre lingue Toscano
Capitale Firenze  (141 934 ab. / 1860)
Politica
Forma di governo Monarchia
Nascita 1569
Causa nascita Concessione del titolo di Granduca di Toscana a Cosimo I de' Medici
Fine 15 marzo 1860
Causa fine Annessione al Regno di Sardegna
Superficie
Massima espansione 21 050 km² nel 1 815
Popolazione
Massima espansione 1 815 243 abitanti  (1860)
Nome degli abitanti Toscani
Territorio
Continente Europa
Bacino geografico Italia centrale (gran parte dell'odierna Toscana)
Economia
Valuta Fiorino toscano, Lira toscana
Religione
Religioni preminenti Cattolicesimo
Religioni minoritarie Ebraismo
Granducato di Toscana - Mappa
Evoluzione storica
Preceduto da Repubblica di Firenze (dal 1532 al 1569), Stato Nuovo di Siena (dal 1559 al 1766), Regno d'Etruria (dal 1807 al 1814), Ducato di Lucca
Succeduto da Regno di Etruria (dal 1801 al 1807), Province Unite del Centro Italia
Ora parte di Italia


Il Granducato di Toscana fu uno Stato indipendente situato nella penisola italiana, esistito dal 1569 al 1859, prima sotto la dinastia della famiglia Medici e poi degli Asburgo-Lorena.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Con la bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569 nasce la costituzione di uno Stato Nuovo, inizialmente chiamato Ducato di Siena. Cosimo I de' Medici ottiene il titolo di granduca di Toscana. La Toscana, divenne di diritto e di fatto uno Stato indipendente; in questi primi anni ci fu una dipendenza politica ed economica dalla corte di Vienna. Nelle mani di Pietro Leopoldo di Lorena il granducato conosce la fase più innovativa del governo lorenese, in cui una solida politica agraria si accompagna alle riforme del commercio, dell'amministrazione pubblica e della giustizia. Nel periodo 1779-1782 Pietro Leopoldo avvia un progetto costituzionale che continua ulteriormente nel 1790 per fondare i poteri del sovrano. Nel 1790 il figlio Ferdinando III di Toscana divenne Granduca. Nel 1796 le armate francesi occuparono Livorno per sottrarla all'influenza britannica e Napoleone Bonaparte entrava a Firenze occupando il Granducato, pur non abbattendo il governo locale. Solo nel marzo 1799 Ferdinando III fu costretto all'esilio a Vienna. Ferdinando III tornò in Toscana solo nel settembre 1814, dopo la caduta di Napoleone. Al Congresso di Vienna, ottenne alcuni ritocchi del territorio. Alla morte del padre nel 1824 Leopoldo II di Toscana assunse il potere e subito dimostrò di voler essere un sovrano indipendente, anche se dal punto di vista politico, il governo di Leopoldo II fu in quegli anni il più mite e tollerante negli stati italiani. Nell'aprile 1859, con la Seconda guerra di indipendenza italiana contro l'Austria alle porte, Leopoldo II proclamò la neutralità, ma ormai il governo granducale aveva i giorni contati. A Firenze la maggior parte della popolazione era favorevole all'annessione al Regno di Sardegna e le truppe militari davano segni di insubordinazione. A seguito del decreto reale del 22 marzo 1860 la Toscana venne annessa ufficialmente al Regno di Sardegna, futuro Regno d'Italia.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

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Ordinamento dello stato[modifica | modifica sorgente]

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Galleria fotografica[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]