Trentino-Alto Adige

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Trentino-Alto Adige
(de) Trentino-Südtirol
regione a statuto speciale
Stemma Trentino-Südtirol.png
(dettagli)
Flag of Trentino-South Tyrol.svg
(dettagli)
Trentino-Alto Adige - Mappa.svg
Province
Localizzazione
Stato Flag of Italy.svg Italia
Amministrazione
Capoluogo Trento
Presidente della Regione Arno Kompatscher (SVP)
Vicepresidente della Regione Maurizio Fugatti (Lega)
Presidente del CR-RR Roberto Paccher (Lega)
Sindaco di Trento Franco Ianeselli (PD)
Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi (Indipendente (politica)Ind.-csx)
Data di istituzione 1948
Territorio
Altitudine 749 m s.l.m.
Superficie 13 605,5 km2
Abitanti 1 071 775
Densità 78,78 ab. km2
Province Trento, Bolzano
Comuni 326 comuni
Confini Lombardia, Veneto, Grigioni (CH), Salisburghese (AT, Tirolo (AT)
Altre informazioni
Lingue italiano, tedesco
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 04
ISO 3166-2 IT-32
Nome degli abitanti trentini, altoatesini, sudtirolesi
Targa I
PIL 31,6 mld
PIL procapite 30 186
Rappresentanza parlamentare 11 deputati e 7 senatori
Cartografia
Trentino-Alto Adige in Italy.svg
Sito istituzionale

Il Trentino-Alto Adige è una regione italiana autonoma ed ha statuto speciale. Si trova nell'Italia nord orientale ed ha come capoluogo Trento. Il Trentino-Alto Adige ha due province: la provincia autonoma di Trento (il Trentino) e la provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige). Ha 1.074.524 abitanti (1° gennaio 2019). Il suo territorio è per il 100% montuoso ed il 75% circa è sopra i 1000 metri di altezza. Nella provincia di Bolzano esiste il bilinguismo: oltre che alla lingua italiana si parla anche il tedesco. In val di Fassa si parla il Ladino, una lingua riconposciuta come minoranza klinguistica. I cartelli stradali, soprattutto in Alto Adige sono in entrambe le lingue. Il presidente della provincia autonoma di Bolzano è Arno Kompatscher, quello della Provincia Autonoma di Trento è Maurizio Fugatti.

Confini[modifica | modifica sorgente]

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Il Trentino-Alto Adige è una regione del Nord-Italia. La cui area è di 13606 km² : il Trentino ha una superficie di 6207 km² , mentre l’Alto Adige ne ha una di 7398 km² . Il 75% circa si estende sopra i 1000 metri dove ci sono molti piccoli laghi. Il Trentino è basato particolarmente sull'agricoltura, ma anche il turismo, non manca sulle montagne (soprattutto in inverno).

Montagne[modifica | modifica sorgente]

Il Trentino-Alto Adige è una delle regione italiane più a nord, è considerata una regione prevalentemente montuosa. Le catene si innalzano fino ai 3900m. Le montagne più elevate sono:

  • l'Ortles (3.899 metri)
  • Le Dolomiti di Brenta (3.764 metri).

Le montagne rappresentano il confine naturale con la regione Veneto e con la provincia di Bolzano. Il gruppo delle Piccole Dolomiti e il Gruppo Pasubio Carega nell'area Sud del Trentino costituisce il confine con il veneto. Le Maddalene rappresentano il confine settentrionale della val di Non in Trentino con l' Alto Adige. La catena dell' Adamello divide il Trentino dalla Lombardia. Il Trentino è una regione prevalentemente montuosa; le montagne occupano tutta la provincia di Bolzano, che è la più settentrionale ed è interessata dalla catena principale delle Alpi, con molte cime che superano i 3.000 m (Ortles) e alcune che addirittura sfiorano i 4.000 (Marmolada); alcuni importanti passi (Resia e Brennero) mettono in comunicazione con il versante alpino settentrionale dell’ Austria Anche la provincia di Trento è occupata da catene alpine secondarie, ma imponenti e molto elevate: a ovest i gruppi dell’Ortles, del Cevedale e del Brenta; a est le Dolomiti. Anche queste montagne superano spesso i 3.500 m di altitudine.


Le Alpi del Trentino Alto-Adige si dividono in Atesine e alpi Retiche. Nell' arco alpino ci sono anche le Dolomiti, che però non fanno parte delle classificazione ma appartengono alla regione del Trentino Alto-Adige e si trovano nel nord est della regione. Le principali cime sono:

  • ALPI RETICHE
  1. Ortles (m 3.905) - Alpi Retiche Meridionali
  2. Cevedale (m 3.769) - Alpi Retiche Meridionali
  3. Adamello (m 3.554) - Alpi Retiche Meridionali
  • ALTE ATESINE
  1. Palla Bianca (m 3.736) - Alpi Atesine
  2. Monte Similàun (m 3.602) - Alpi Atesine
  3. Gran Pilastro (m 3.510) - Alpi Atesine
  4. Vetta d'Italia (m 2.911) - Alpi Atesine
  • DOLOMITI
  1. Marmolada (m 3.342) - Dolomiti
  2. Sassolungo (m 3.181) - Dolomiti
  3. Cima Tosa (m 3.173) - Dolomiti
  4. Gruppo del Sella (m 3.151) - Dolomiti
  5. Latemar (m 2.846) - Dolomiti


Dolomiti[modifica | modifica sorgente]

Le Dolomiti sono gruppi di montagne delle Alpi Orientali italiane che appartengono alle province di Trento e Bolzano in Trentino e la provincia di Belluno in Veneto. Il 26 giugno 2009 il Comitato Esecutivo della Convenzione sul patrimonio materiale dell'umanità dell'UNESCO, riunito a Siviglia, ha dichiarato le dolomiti Patrimonio dell'umanità. Ci sono due tipi di roccia sulle dolomiti:

  1. calcaree
  2. dolomitiche rocce

Questo nome è stato preso da un naturalista francese che che fu stato il primo a studiare il tipo di roccia di questa montagna, dolomia che è stata “battezzata” in suo onore. Le Dolomiti sono costituite da un minerale chiamato dolomite ( formato da carbonato con doppio di calcio e magnesio.) La prima denominazione di “Dolomiti” fu data nel 1837 a Londra.


Passi valicabili[modifica | modifica sorgente]

I passi valicabili si distinguono in quelli percorribili con automezzi e biciclette e in quelli percorribili solo a piedi.


Passi valicabili con due e quattro ruote[modifica | modifica sorgente]

Nome Altitudine Località Provincia
Passo Sella 2240 Val Gardena-Canazei Bolzano
Passo Pordoi 2239 Canazei Belluno Trento
Passo Gardena 2137 Val Gardena-Val Badia Bolzano
Passo Fedaia 2046 Canazei-Rocca Pietore Belluno-Trento
Passo Rolle 1984 Predazzo-San Martino Trento
Passo Cereda 1372 Primiero-Agordo Trento
Passo San Pellegrino 1918 Falcade-Moena Belluno-Trento
Passo Campolongo 1875 Corvara in Badia Belluno-Bolzano
Passo Lavazè 1085 Val di Fiemme Belluno-Trento


Passi valicabili a piedi[modifica | modifica sorgente]

Nome del passo altitudine
Forcella del Sasso Lungo 2683
Passo Rosetta 2573
Passo Vajolet 2549
Passo Duron 2168

Fiumi[modifica | modifica sorgente]

In Trentino Alto-Adige ci sono tanti corsi d’acqua. Il fiume più importante è l’Adige, i suoi affluenti sono il Passirio, Isarco, Noce e l' Avisio. Un altro fiume è il Brenta, si trova in Trentino e sfocia nel Mar Adriatico. Il Sarca è un emissario del Lago di Garda. La Drava si trova in Alto-Adige ma va anche nel territorio austriaco ed è un affluente del Danubio.

Laghi del Trentino[modifica | modifica sorgente]

Lago Di Garda[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Garda è situato nel nord-est Italia ad un altitudine di circa 65 m.l.s.m. Nel Trentino è situato nella parte meridionale. Il Lago di Garda è il lago più grande d’Italia. Il lago è diviso dal fiume Adige dal Monte Baldo, che è posto in parallelo.

Le città più importanti che si affacciano sulla riva sono:

  • Riva del Garda
  • Desenzano
  • Limone
  • Peschiera

Le regioni bagnate dal lago di Garda sono:

  • Trentino Alto Adige
  • Veneto
  • Lombardia.
Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Garda ha una superficie che arriva a 368 km2 , una lunghezza pari a 52 km, larghezza di 16 km, profondità massima di 346 m, una profondità media di 133 m e un volume di circa 49 km3.

Le isole presenti nel lago di Garda sono:

  • isola del Sogno (Malcesine e prende il nome dalla Val di Sogno)
  • isola dell’Olivo (Malcesine)
  • isole di Trimelone (Brenzone)
  • isola del Garda (sponda bresciana del lago di Garda)
  • isola San Biagio (Manerba del Garda).


La temperatura media estiva nel Lago di Garda sono 26 °C e quella invernale è di 5 C in gennaio.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

I pesci più diffusi nel lago di Garda sono: il lavarello, il luccio, gli anguilliformi, la bottatrice (pesce siluro), il tinca, il pesce persico, l'alburno e l’Alosa.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Le attività del lago di Garda sono: lo sport e il turismo soprattutto sportivo. Gli sport più diffusi nel Lago Di Garda sono: il windsurf e la canoa. altre attività sono il cicloturismo, turismo equestre oppure mototurismo, roadbike, Trekking, roadbike sull’acqua etc.

Lago di Tovel[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Tovel è all'interno del parco naturale dell'Adamello Brenta. La valle si insinua dall’abitato di Tuenno per 17 km tra il monte Peller a ovest e il massiccio della Campa a est.

Caratteristiche geografiche e fisiche[modifica | modifica sorgente]

La superficie è di 0,38 km2 , la lunghezza è di 1 km e la larghezza 0,5 km, mentre la profondità 38,5m.

È stato anche chiamato lago degli orsi perché sono presenti alcuni orsi bruni nella valle, e lago rosso per il fenomeno dell'arrossamento delle sue acque, il fenomeno avveniva fino al 1964 per azione di un'alga.

Leggenda[modifica | modifica sorgente]

La leggenda narra che una principessa non accettava mai nessuna proposta di matrimonio dai principi di altri regni. Un giorno però un principe particolarmente viziato minacciò la principessa di fare guerra se la principessa non lo avesse preso in sposo. La principessa non accettò e iniziò la guerra davanti a questo lago. La principessa morì e con il sangue dei caduti le acque si sono tinte di rosso sangue.

Lago di Ledro[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Ledro è situato sulla strada che collega Riva del Garda a Storo, nel basso Trentino, la città dove è situato è Ledro. Si trova nel Trentino sud-occidentale, nella Valle di Ledro.

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

Le acque sono balneabili e raggiungono 24° C d’ estate e d’inverno raggiungono i 4° C. Il perimetro del lago è di circa 10 km, mentre la superficie è di 2,2 km2.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

I pesci presenti sono il coregone, la tinca, il luccio e qualche anguilla; ci sono anche varie piante tra queste il leccio, la stella alpina, il nocciolo, pino silvestre, abete bianco felci, frutti di bosco e funghi.

Sport[modifica | modifica sorgente]

Tra gli sport praticati ci sono la canoa, il windsurf, la vela, il nuoto e la pesca.

E’ possibile anche praticare in mountain bike un sentiero, la Ponale che congiunge Riva del Garda e Ledro ed è una passeggiata molto suggestiva.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Ledro è anche famosa perché sono state ritrovate delle palafitte che risalgono già a 4.000 anni fa, il museo viene chiamato il museo delle palafitte del Lago di Ledro, le quali nel 2012 sono state proclamate patrimonio mondiale dell’UNESCO e fanno rivivere al visitatore la vita degli antenati. Con l’abbassamento delle acque vennero scoperte alcuni pali risalenti all’età del bronzo e i resti di una canoa in legno. All'attività di esposizione si è affiancata la ricerca archeologica dopo si è pure aggiunta la didattica e le attività estive.

Lago di Molveno[modifica | modifica sorgente]

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

La superficie è di circa 3,3 km2 , la lunghezza è di 4,4 km e la larghezza è di 1,5 km mentre la profondità è di 123 m. Ad ovest del lago si erge la Catena Centrale mentre a sud est il massiccio del monte Gazza e della Paganella. Il lago si trova nel Trentino centrale, sull'altopiano della Paganella.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

La flora Lago di Molveno è molto ricca di specie differenti, la cui presenza è favorita da condizioni climatiche ideali. Tra le varie specie, si segnalano faggi ed abeti bianchi, oltre ad una grande varietà di pini: il Mugo, il Silvestre, il Montano ed il Cembro. La fauna presenta molti pesci, i più famosi sono il pesce persico, la tinca, il salmerino alpino e il salmerino di lago.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Molveno ha un discreto turismo in estate grazie a i suoi alberghi. Il lago di Molveno è stato premiato da Legambiente e dal TCI con il marchio di qualità ambientale "5 vele" nonché risulta essere dal 2014 il "lago più bello d'Italia" per la qualità dell'acqua, della spiaggia, dei servizi e della sicurezza. Ogni 10 anni circa l'invaso viene svuotato quasi completamente per poter permettere la manutenzione della centrale idroelettrica di Nembia.


Lago di Toblino[modifica | modifica sorgente]

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Toblino ha la superficie è di 0,67 km2 ed è lungo 1,6 km mentre è largo 0,8 km. La profondità massima è 14 m. Si trova nel Trentino meridionale nella valle dei Laghi. Il comune del Lago di Toblino si chiama Madruzzo; i comuni vicini a questa città sono Cavedine, Comano Terme, Dro, San Lorenzo Dorsino, Trento.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Toblino ha una vegetazione particolarmente interessante. Il lago e l'area circostante sono stati dichiarati un biotopo per interessi naturalistici, botanici, etologici, ed è tutelato dalla Provincia autonoma di Trento.

Biotopo del lago di Toblino[modifica | modifica sorgente]

I pesci presenti in acqua sono il coregone, il persico reale ,lo scazzone, la trota di torrente e il lavarello con piante tipiche tipo il leccio, il lauro e l’alloro. Sulle sponde sono presenti tanti uccelli che sono l’airone cinerino, l’airone rosso , il cormorano, lo svasso maggiore, lo svasso collo rosso e il tuffetto.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Si può visitare il castello di Toblino.

Lago di Caldonazzo[modifica | modifica sorgente]

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Caldonazzo è situato nel Trentino centro-orientale, nella Valsugana. I comuni che si affacciano sul lago sono: Calceranica al Lago, Caldonazzo, Pergine Valsugana e Tenna. Ha una superficie di 5,627 km2 ,la lunghezza di 4,735 km, la larghezza di 1,870 km, una profondità di 49 m ed una profondità media di 26,5 m.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

I pesci presenti nel lago sono la bottatrice, la tinca, il cavedano europeo, il salmerino di lago e il persico sole. La fauna del lago comprende molti uccelli tra i quali: l’ airone cenerino, airone bianco maggiore, anatra anaconda, cannareccione, folaga, gabbiani; la flora è tipica degli altri laghi del Trentino.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Gli sport possibili da fare sono la canoa, la vela, il windsurf e lo sci nautico.

Laghi dell' Alto Adige[modifica | modifica sorgente]

Lago di Carezza[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Carezza è un piccolo Lago Alpino che si trova nell’alta Val d’Ega a 1.534 m nel comune di Nova Levante, a circa 25 km da Bolzano. Il lago è noto per i suoi colori infatti nella lingua ladina si chiama “Lec de Ergobando” che vuol dire lago dell’arcobaleno.

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

La sua estensione e profondità cambiano a seconda della stagione e delle condizioni metereologiche: il livello più alto è raggiunto in tarda primavera con lo scioglimento delle nevi. In tale periodo raggiunge una lunghezza pari a 287 m e una larghezza di 137 m, mentre la profondità raggiunge i 17 metri. La temperatura più alta mai registrata è di 13 gradi nel mese di agosto.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

Nelle sue acque ci vive il salmerino alpino, conosciuto anche come salmerino artico, pesce appartenente alla famiglia Salmonidae.Nei suoi boschi è molto comune il piceas abies, abete rosso dalle qualità di abete di risonanza usato nella costruzione di casse armoniche.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Il lago rappresenta una delle destinazioni turistiche più famose e apprezzate di tutto l’Alto Adige, grazie alla bellezza delle sue acque di un verde intenso e per lo splendido panorama che si può ammirare percorrendo il sentiero che circonda il lago.

Lago di Caldaro[modifica | modifica sorgente]

Il Lago di Caldaro è il più grande specchio d’acqua naturale della provincia autonoma di Bolzano.

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

E’ situato nell’Altr'Adige a 216 m nel comune di Caldaro sulla Strada del vino a circa 20 km da Bolzano. E un lago di origine alluvionale, e tanto frequentato da turisti. La superficie e di 1,4 km2, una profondità di massima di 5,4 m e un volume di 6000000 km3. Il bacino idrografico è 55,5 km quadrati e ha alcuni immissari e sorgenti subacquee.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

Di origine alluvionale, il lago è alimentato da alcune sorgenti subacquee. Molto frequentato dai turisti, il lago di Caldaro ha lungo le sue rive impianti balneari, campeggi, alberghi e ristoranti piccoli porti per le barche a vela. Per la sua ventilazione il lago di Caldaro favorisce l'esercizio di sport eolici quali il e la barca a vela.

Attività[modifica | modifica sorgente]

IL lago di Caldaro favorisce due sport che sono il windsurf e la barca a vela. Vicino sorgono le rovine di Castelchiaro ed Castel Varco. A est del lago sorge la chiesa più antica dell’Alto Adige: la Basilica di San Pietro raggiungibile attraversare la gola di Rastenbachklamm.

Lago di Braies[modifica | modifica sorgente]

Il Lago di Braies è un lago alpino nella Val di Braies, una valle laterale della Val Pusteria, nel comune di Braies a 97 km da Bolzano.

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

La lunghezza è di 1,2 km, la superficie di 0,33 km2 , la larghezza di 0,4 km, una profondità massima di 36 m e una media di 17 m.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

Il lago di Braies è di origini franose, in inverno, quando la temperatura scende sotto gli 0 gradi l’intero lago si ghiaccia.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Negli ultimi anni il turismo grazie alla serie televisiva “Un Passo dal Cielo” è diventato il lago più visitato del Trentino Alto Adige. Il lago è circondato su tre lati da cime dolomitiche e giace ai piedi dell’imponente parete rocciosa della Croda del Becco e si trova all’interno del parco naturale Fanes. Il lago è meta turistica che attira per il colore che è blu/verde smeraldo. Il lago è una meta turistica, che attira per il colore blu/verde smeraldo delle sue acque limpide e per lo scenario naturale in cui è immerso.

Lago di Dobbiaco[modifica | modifica sorgente]

Situato in Val Pusteria nel comune di Dobbiaco a circa 106 km da Bolzano, Il lago si trova al sud di Dobbiaco e viene attraversato dal fiume Rienza.

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

IL Lago di Dobbiaco è un lago alpino di origine franosa. Il lago è situato al confine tra due parchi : il parco naturale Tre Cime ed il parco naturale di Fanes. Il bacino ha un volume stimato di 286.000 m3 e un perimetro di 4,5 km. La sua superficie è di 0,143 km3 e la profondità massima è 3,5 m La sua lunghezza è di 0,6 km e la larghezza è di 0,4 km.

Caratteristiche biologiche[modifica | modifica sorgente]

Il lago si è formato nell'antichità, grazie alle numerose frane che spesso si staccano dalle montagne del monte Serla sulle sponde del lago. Questo lago montano è sottoposto ad un continuo apporto di detriti e anche di sviluppo di piante acquatiche sommerse.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Le sue acque sono fredde in tutte le stagioni, per cui non è un meta turistica di balneazione, ma si può fare dei giri in barca o in pedalò. In inverno quando l’acqua è ghiacciata è possibile giocare a curling o semplicemente passeggiare sul ghiaccio. Nel lago è possibile pescare il pesce scazzone e alcuni tipi di trota. Nel 2000 intorno al lago è stato costruito un sentiero naturalistico e lungo il tragitto ci sono alcune tabelle informative sulla flora, la fauna e caratteristiche geomorfologiche.

Lago di Monticolo[modifica | modifica sorgente]

In mezzo al Bosco di Monticolo, un bosco misto di conifere e latifoglie, si trovano i due Laghi di Monticolo (Montiggler Seen). Quest'oasi lungo la Strada del Vino dell'Alto Adige invita d'estate a soffermarsi in un'atmosfera veramente particolare, grazia anche al clima mite della zona. A poca distanza del Grande Lago di Monticolo, una diramazione conduce a l'Idilliaco villaggio di Monticolo (comune di Appiano) attraverso la Valle della Primavera fino alla conca del Lago di Caldaro.

Caratteristiche fisiche e geografiche[modifica | modifica sorgente]

Il Grande Lago di Monticolo si trova in un avvallamento in gran parte boscoso del Monte di Mezzo ed è lungo ca. 700 m. La larghezza del lago varia tra i 200 e 300 m (perimetro: 2,02 km). Il Piccolo Lago di Monticolo invece si trova in una conca secondaria, anche questa interamente boscosa, nordest del lago più grande. Il Piccolo Lago di Monticolo è caratterizzato da una forma semicircolare con un diametro di ca. 300 m e un perimetro di 890 m.

Attività[modifica | modifica sorgente]

Touring Club Italia e Legambiente hanno selezionato questo lago come uno dei più puliti d’Italia, riconoscendo non solo la qualità delle sue acque, ma anche il livello dell’offerta turistica e l’eccellenza gastronomica e ricettiva che l’accompagnano.

Clima[modifica | modifica sorgente]

Ha un clima continentale e alpino di alta montagna, può variare in base ai venti, all'altitudine e alla presenza di laghi come quello di Garda: questi fattori possono conferire un clima mediterraneo al Trentino-Alto Adige.

Flora[modifica | modifica sorgente]

La flora nel Trentino Alto Adige è differente a seconda del territorio, anche dell’altitudine e della vicinanza al Lago di Garda (lago più grande in Italia):

  • la vegetazione è di tipo mediterranea sulle sponde e nelle vicinanze del lago di garda, si possono coltivare:
  1. Ulivi
  2. Limoni
  3. Viti
  • in montagna sotto i 1000 m. s.l.m. si trovano:
  1. Betulle
  2. Larici
  3. Abeti rossi
  • in montagna sopra i 1200–1400 m. s.l.m. si trovano :
  1. Carpini
  2. Faggi
  3. Aceri
  • in montagna sopra i 1400 m. s.l.m. ci sono boschi di aghifoglie.
  • in montagna sopra i 2000 m. s.l.m. ci sono i prati e gli arbusti.


Fauna[modifica | modifica sorgente]

Tra i 1300–1400 m. si trovano i camosci, tra i 800–500 m. si trovano i caprioli e si possono trovare anche cervi. Tra i 2000–3000 m. si trovano le marmotte e le lepri grigie. Tra le montagne si trovano anche:

  1. Orsi
  2. Lupi
  3. Lince.


Aree protette[modifica | modifica sorgente]

In Trentino Alto Adige è presente un parco nazionale chiamato Parco Nazionale dello Stelvio, che si estende anche in Lombardia. Gli altri parchi presenti sono naturali:

  1. Parco naturale provinciale dell'Adamello-Brenta; parco più lungo e esteso in Trentino.
  2. Parco naturale Gruppo di Tessa; parco più grande tra quelli altoatesini.
  3. Parco naturale dello Sciliar; Primo parco istituito in provincia di Bolzano.
  4. Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino; Questo parco è situato in Trentino.
  5. Parco Nazionale dello Stelvio.
  6. Parco naturale delle Tre Cime di Sesto.
  7. Parco naturale del Fanes-Senes-Branes
  8. Parco naturale Puez-Odle.
  9. Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina.
  10. Parco naturale Monte Corvo.

In Trentino Alto-Adige ci sono diverse riserve regionali, tra cui la riserva naturale situata sulle tre cime del monte Bondone, anche riserve di protezione speciali tra cui il Biotopo Laghetto di Gargazzone.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Il Paleolitico e le prime popolazioni[modifica | modifica sorgente]

La storia del Trentino parte nel paleolitico superiore in cui i ghiacciai coprivano buona parte del territorio; in seguito i ghiacciai hanno cominciato a ritirarsi e poi nell’età del ferro hanno cominciato a stabilirsi delle popolazioni. I primi furono i Reti e i Galli, poi ci furono i Romani.

Dalla caduta dell'Impero Romano alla nascita del Principato Vescovile[modifica | modifica sorgente]

Con la caduta dell’impero romano, le Alpi erano un buon territorio da conquistare per i barbari. Alla metà dell’anno 500 i Longobardi crearono il ducato di Trento, considerato di importanza strategica, anche nell’impero Carolingio. Il territorio alpino era sempre più considerato autonomo, anche dopo la caduta del Sacro Romano Impero questo territorio era voluto dai regnanti. Dopo molte conquiste il Trentino-Alto Adige venne ceduto al regno tedesco e dai tedeschi venne conquistato dalla Baviera. La nascita del Principato Vescovile di Trento, nel 1027, è una conseguenza della politica dell'imperatore Corrado II il Salico. I vescovi non avevano diritto a un successore e questa era una scelta dell’ imperatore e per evitare che le dinastie dei vescovi prendessero il controllo.

La nascita della comunità di Fiemme e gli avvocati della Chiesa[modifica | modifica sorgente]

I primi due secoli furono di grande prosperità: quando vennero firmati i Patti Gebardiani, nacque la Magnifica Comunità di Fiemme, prima comunità repubblicana, senza vassallaggio. Il potere dei principi-vescovi non si estendeva al di fuori della regione e Federico Wanga rafforzò il potere vescovile. Con la concessione del Comitato di Trento, il vescovo ebbe dei poteri principeschi, molto estesi per l’epoca: era sotto l’imperatore nella piramide politica, esercitava le sue funzioni pubbliche, ma la sua carica ecclesiastica gli impediva di comandare, difendere il territorio e imporre le leggi. Nacque l’avvocato della Chiesa: per la prima volta l’incarico fu affidato ai conti di Flavon, poi ai conti del Tirolo che fecero diventare questo incarico ereditario, facendoli così acquistare molto potere, anche se, essendo vescovi, non avrebbero avuto il diritto di governare.

La Contea del Tirolo e l'Impero Asburgico[modifica | modifica sorgente]

Questo fatto porterà il casato del Tirolo a conquistare gran parte del Trentino, ponendo le basi alla futura “Contea del Tirolo”. La casata tirolese si estinse nella seconda metà del 1300 con la morte di Mainardo III, che lasciò i possedimenti ai duchi d’Asburgo e da lì il Trentino entrò nell’Impero Asburgico fino alla fine della prima guerra mondiale (1914-1918).

Bernardo Cles e l’indebolimento del potere temporale[modifica | modifica sorgente]

Il principato vescovile sopravvisse agli sconvolgimenti politici che si verificarono negli anni prima del 1500 e si rafforza con l'investitura di Bernardo Cles: cardinale, cancelliere dell'Impero e appartenente a una nobile famiglia fedele agli Asburgo; lui preparò il Principato a fare una riunione conciliare che si è tenuta solo dopo la sua morte e che mise il Trentino al centro degli eventi politici europei per circa vent’anni. In onore della figura di Bernardo Cles vennero costruite varie opere architettoniche edificate nella città e nei dintorni di Trento, la stesura del “Codice Clesiano”, che era un rinsaldamento dei diritti del Principato ed una riorganizzazione dei suoi rapporti con il Contado regolata dagli “Statuti Clesiani”. Al governo di Bernardo Cles succedette la dinastia dei Madruzzo per un secolo, seguiti da contese tra i conti tirolesi e la casa d’Austria (subentrata nel 1665). Il potere temporale si indebolì, così che Pietro Vigilio Thun fu l’ultimo principe - vescovo con il potere temporale.

Dal 1700 al 1900[modifica | modifica sorgente]

Tra il 1700 e il 1800 il Trentino fu governato da Maria Teresa d’Austria e dal figlio Giuseppe II: in questo periodo la regione perse molta autonomia, ma ci furono molte riforme. Nel 1796 Napoleone invase Trento, poi passò all’Austria e con gli accordi di Presburgo nel 1805 il Trentino Alto Adige divenne territorio della Baviera. Nel 1809 ci fu l’annessione alla Baviera e una rivolta popolare guidata da Andreas Hofer, capo di contadini. Nel 1815 il Trentino Alto Adige tornò a far parte dell’Austria, fino al 1848, quando la regione divenne autonoma.

Il Trentino-Alto Adige durante le due guerre mondiali[modifica | modifica sorgente]

La prima guerra mondiale[modifica | modifica sorgente]

Nel resto d'Italia la guerra iniziò nel 1915, ma in Trentino cominciò nel 1914, perché faceva perte dell'impero austro-ungarico. La prima guerra scoppiò il 28 luglio 1914 e partirono circa 60.000 uomini sotto i 40 anni per combattere sul fronte orientale in Russia. L'assenza degli uomini compromise l'agricoltura in particolare che divenne un' attività delle donne. Il sentimento di tanti trentini era di far parte dell'Italia, tra cui Cesare Battisti e Fabio Filzi. La società trentina si divise in due perché una parte voleva rimanere sotto l'Austria e una parte sotto l'Italia. Il territorio trentino era il fronte italiano dove è stata combattuta la prima guerra mondiale e dopo il conflitto morirono più di 10.000 persone. In ricordo di tutti i caduti Don Antonio Rossaro fece costruire nel 1924 con il bronzo dei cannoni delle nazioni che hanno combattuto la Campana dei Caduti sul colle di Miravalle di Rovereto.

Il primo dopoguerra e il fascismo[modifica | modifica sorgente]

Dopo la Grande guerra, il Trentino ha attraversato una crisi economica a causa delle conseguenze della guerra: le persone impiegate nell’agricoltura diminuirono e l’agricoltura ne risentì. Oltre a questo ci furono le conseguenze della crisi economica del 1929 che partì dall’America con il crollo delle banche a Wall Street. Anche in Trentino aumentò la disoccupazione. L’unico settore in Trentino ebbe sviluppo fu quello delle centrali idroelettriche.

La seconda guerra mondiale[modifica | modifica sorgente]

Il Trentino, dopo la caduta di Mussolini, fu occupato dai nazisti. Nelle valli si organizzò la Resistenza, ma i tedeschi repressero il desiderio di far tornare l’Italia indipendente e libera e uccisero gli oppositori in due stragi: la strage del basso Sarca e di malga Zonta nel 1944. Oltretutto dal 1943 al 1945, il Trentino subì diversi bombardamenti.

Il Trentino Alto Adige nel dopo guerra e la nascita dell’autonomia locale[modifica | modifica sorgente]

Nel 1945 le truppe alleate invadono Trento e Bolzano. L’autonomia della regione Trentino Alto Adige nasce dopo un accordo firmato il 5 settembre 1946 a Parigi dai Ministri degli Esteri di Italia e Austria, Alcide Degasperi e Karl Gruber. L’autonomia fu voluta dalle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, per tutelare la minoranza di lingua tedesca, perché si era deciso di non concedere la riunificazione del Sudtirolo all’Austria. L’accordo divenne un allegato al trattato di pace degli Alleati con l’Italia. Le ragioni di un’autonomia così grande sono dovute sia alla tradizione autonomistica del territorio alpino in cui si trova la Regione Trentino Alto Adige, sia al pensiero di Alcide Degasperi di risolvere il problema della convivenza fra gruppi linguistici diversi (italiano e tedesco) con il riconoscimento dell’autonomia di questo territorio, soprattutto della lingua e della cultura. L’articolo 1 dell’Accordo di Parigi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre del 1947, afferma che: "Gli abitanti di lingua tedesca della Provincia di Bolzano e quelli dei vicini comuni bilingui della provincia di Trento godranno di completa eguaglianza di diritti rispetto agli abitanti di lingua italiana, nel quadro delle disposizioni speciali destinate a salvaguardare il carattere etnico e lo sviluppo culturale ed economico del gruppo di lingua tedesca". Nell’articolo 2 viene riconosciuto alle popolazioni del Trentino Alto Adige l’esercizio di un potere legislativo ed esecutivo autonomo. Il 26 febbraio del 1948 fu approvato il primo Statuto d’autonomia, con legge costituzionale del Parlamento italiano. Lo schema era tripolare, con la Regione e le due Province di Bolzano e di Trento. Nella convivenza tra italiani e tedeschi ci sono state alcune difficoltà, per cui è stato creato il Secondo Statuto, approvato dal Parlamento italiano il 10 novembre 1971. Esso assegna alle due Province di Trento e di Bolzano un vasto numero di competenze legislative, che prima erano della Regione; poi pian piano anche altre funzioni che prima erano dello Stato sono passate alle province. Fra le novità introdotte dal nuovo Statuto vi è la tutela, oltre che della minoranza di lingua tedesca, anche delle altre minoranze locali presenti sul territorio regionale, come i ladini di entrambe le province.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]


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