Isola di Capri

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Parte dell'isola e i tre faraglioni
La Grotta Azzurra
La famosa piazzetta di Capri
La Marina Grande di Capri tra il 1890 ed il 1900
Panorama della città di Anacapri

L'isola di Capri è un'isola che fa parte dell'arcipelago campano. In base al censimento del 2011, conta 14.117 abitanti.

Si tratta di un luogo ad alta vocazione turistica.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

L'isola di Capri è formata da due comuni: Capri ed Anacapri. Si trova a poca distanza dalla penisola sorrentina a cui un tempo apparteneva, ma ne fu poi separata dal mare, che sommerse una parte della penisola dando origine all'isola. Lo spazio di mare che oggi separa Capri dalla penisola sorrentina è detto "stretto di Bocca Piccola".

La morfologia (la composizione) dell'isola è variegata: presenta sia monti di media altezza (come il Monte Solare e il Monte Tiberio) che vasti altopiani (di cui il più famoso è il Monte Anacapri), inoltre presenta diverse scogliere, baie e grotte. Tra le grotte, la più celebre è la Grotta Azzurra che da scrittori e poeti viene raccontata e celebrata nel suo rilasciare magici effetti luminosi.

L'isola presenta una diversità tra ovest ed est: è Capri ad avere l'accesso al mare, attraverso dei rilievi che degradano verso le marine (la marina grande e la marina piccola), mentre Anacapri, situata ad ovest dell'isola è composta essenzialmente da alte montagne, e non ha accesso al mare: gli anacapresi si servono delle coste presenti a Capri, mediante il sentiero della Scala Fenicia. Questa diversità tra Capri e Anacapri ha contribuito già dalla prima colonizzazione dei greci (VIII secolo a.C.) a formare due differenti comunità di persone: più montanari gli anacapresi, più comunicanti anche con la terraferma i capresi (stavolta intesi come gli abitanti del comune di Capri).

Nell'immaginario collettivo, un aspetto caratteristico di Capri è la presenza di tre isolotti, detti faraglioni collocati nel mare a poca distanza dalla riva di Capri alla cui isola appartengono anche dal punto di vista geofisico. I tre faraglioni sono famosi anche perché il modo in cui sono posizionati crea un suggestivo effetto paesaggistico.

Flora e fauna[modifica | modifica sorgente]

La vegetazione di Capri si compone oltre che di specie vegetali rari, principalmente di agavi, fichi d'India e ginestre; inoltre anche su quest'isola si coltiva il limone sorrentino. La fauna locale presenta specie animali rarissime, come la lucertola azzurra.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Grazie al ritrovamento di reperti archeologici, si scoprì che Capri fu abitata sin dai tempi della preistoria. In seguito l'isola (come l'intera Campania) fu conquistata dai greci. Sin dalla prima colonizzazione, le differenze interne all'isola (tra ovest ed est) contribuirono a formare due diverse comunità: quella dei capresi e quella degli anacapresi.

Fu in epoca romana, dal 29 a.C. che Capri visse uno dei suoi momenti storici migliori: l'isola divenne il soggiorno preferito di Augusto imperatore e successivamente dimora dell'imperatore Tiberio per dieci anni, decennio in cui quindi l'isola divenne uno dei centri dell'antica Roma più importanti.

Augusto e Tiberio fecero costruire diverse ville imperiali sull'isola.

Finita l'epoca imperiale, Capri tornò a far parte dello stato di Napoli (a cui già appartenne prima dell'impero di Augusto), e nel Medioevo divenne meta preferita di saccheggi da parte dei pirati.

Nell'866 passò sotto il dominio di Amalfi: l'imperatore Ludovico II premiò gli amalfitani per aver aiutato a liberare il vescovo di Napoli, Attanasio. La dipendenza di Capri ad Amalfi si rese particolarmente evidente nell'arte e nell'architettura, giacché gli amalfitani avevano frequenti rapporti con l'Oriente. Le influenze architettoniche e artistiche bizantine ed islamiche sono visibili ancora oggi.

Nel corso dei secoli medievali, Anacapri e Capri furono comunità rivali, e avevano disparità di trattamento: lottavano per i vantaggi fiscali ed alimentari. Fu solo il 24 ottobre 1496 che Federico I di Napoli stabilì perfetta parità tra Capri e Anacapri.

Dalla prima metà degli anni 1000 tramite annessione voluta dal principe Guaimario IV l'isola fu parte assieme alla vicina penisola sorrentino-amalfitana e a buona parte del Sud Italia del Principato di Salerno, la cui città capitale fu detta per tale motivo Opulenta Salernum.

In seguito passò nelle mani di Carlo V, a capo di un vasto impero. Nel corso dei secoli, tra il 1500 e il 1800 l'isola fu meta continua di invasioni piratesche. Il pirata Barbarossa si impadronì di Capri nel 1535, mentre una seconda invasione avvenne nel 1553 ad opera di Dragut. L'insicurezza dominante fece sì che Carlo V autorizzasse gli isolani a girare armati, inoltre furono costruite nuove torri a difesa dell'isola.

Nel corso di queste invasioni e saccheggi, sull'isola comparve anche il primo turista: Jean Jacques Bouchard, il cui diario ritrovato nel 1850 rimane un'importante testimonianza dell'isola di quegli anni. Fu infine nel 1830 che l'era di forte pirateria su Capri terminò, grazie alla conquista da parte della Francia degli stati barbareschi (Marocco, Algeria, Tunisia e Tripoli).

Nel frattempo l'isola fu nei primi dell'ottocento coinvolta nella dura lotta tra francesi ed inglesi (1806). Questi ultimi ebbero la meglio sui primi, e conquistarono anche Capri che in quel periodo contava circa 3000 abitanti e divenne una conquista inglese per due anni. Fu poi Gioacchino Murat (generale poi Re di Napoli) nel 1808 a liberare l'isola e restituirla in mani francesi. Ciò fino al 1815, quando vi fu la restaurazione borbonica e la conseguente nascita del Regno delle Due Sicilie con il re Ferdinando I.

Da quel momento Capri divenne meta di numerosi viaggiatori dal mondo che la visitarono ed ammirarono anche per la Grotta Azzurra celebrata da scrittori e poeti. Meta di pittori e artisti letterari, l'isola iniziò a conoscere un nuovo sviluppo economico, che si sostituì all'agricoltura (che diminuì) e alla produzione della seta e del corallo (attività che si interruppero). Nel 1861 entrò a far parte dell'Italia unita, e da allora fu sotto l'egida della provincia di Napoli (dal 2014 città metropolitana di Napoli).