Argentina

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Argentina
Argentina – Bandiera Argentina - Stemma
Argentina - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica Argentina
Nome ufficiale República Argentina
Lingue ufficiali spagnolo
Capitale Buenos Aires  (3 000 000 ab. / 2010)
Politica
Forma di governo Repubblica presidenziale federale
Presidente Alberto Fernández
Indipendenza 9 luglio 1816 dalla Spagna
Ingresso nell'ONU 24 ottobre 1945
Superficie
Totale 2 780 403 km²
Popolazione
Totale 43 432 376 ab. (2017)
Densità 15 ab./km²
Nome degli abitanti Argentini
Geografia
Continente America
Confini Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay, Uruguay
Fuso orario UTC-3
Economia
Valuta peso argentino
Varie
Dominio internet .ar
Prefisso telefonico +54
Sigla automobilistica RA
Inno nazionale Himno Nacional Argentino
Festa nazionale 25 maggio
Argentina - Mappa
 


L'Argentina è uno stato dell'America meridionale. Confina a nord con la Bolivia e il Paraguay, a nordest con Brasile e Uruguay, a est con l'Oceano Atlantico, a ovest con il Cile e a sud sempre con il Cile e le acque atlantiche del Passaggio di Drake. Il tango è una danza tradizionale di Argentina. E arrostire la cucina tipica dell'Argentina.

Storia[modifica | modifica sorgente]

La colonizzazione europea[modifica | modifica sorgente]

Nei secoli XVII e XVIII, spinti da la conquista spagnola, gli araucani provenienti dal Cile emigrarono verso il centro e sudovest dell'attuale Argentina, con la conseguente araucanizzazione (mapuches) degli abitanti della regione.

Le esplorazioni organizzate dalla Spagna nel secolo XVI portarono ad Americo Vespucio, nel 1502, ed a Juan Díaz di Solís nel 1516, ad addentrarsi nell'estuario che battezzarono Rio de la Plata, in onore al metallo che cercavano e non trovarono. Nel 1526, Sebastián Gaboto fondò un forte sulle rive del fiume Carcarañá, primo stabilimento in Argentina.

Per frenare l'avanzamento portoghese, la Spagna inviò alla regione Pedro de Mendoza, previo contratto che stabiliva privilegi politici ed economici al conquistatore. Nel 1536, de Mendoza fondò Santa María del Buen Aire, piccolo villaggio, che nel 1541 fu abbandonato non potendo resistere l'assedio indigena.

L'Argentina fu dipendenza del Perù fino il 1776. Costituitasi dal 1617 come provincia autonoma di Buenos Aires divenne nel 1776 viceregno del Rio de la Plata, insieme a Bolivia, Uruguay e Paraguay. Una forte borghesia commerciale abitante di Buenos Aires, favorevole al libero commercio, fu la generatrice del movimento rivoluzionario del 1810 che creò le Province Unite del Rio de la Plata e destituì il viceré accusandolo di mancanza di fedeltà alla penisola, occupata dalle truppe napoleoniche.

L'indipendenza e l'era repubblicana[modifica | modifica sorgente]

Le Province Unite del Rio de la Plata non optarono per l'indipendenza fino al 1816 quando il restaurato monarca spagnolo Fernando VII ed i suoi fedelissimi evidenziarono essere incompatibili col liberalismo istituzionale e commerciale al quale aspirava la Giunta di Governo di Buenos Aires. Dal 1819 al 1829 scoppiò una guerra civile tra le province federalisti e i liberali e unitari di Buenos Aires.

Dal 1829 al 1852, con un breve intervallo dal 1832 al 1835, restò al potere J.M. de Rosas, che instaurò una dittatura sanguinaria e feroce. Juan Manuel de Rosas, conciliò gli interessi contrapposti del porto e dell'interno mediante una legge di dogane ed altre restrizioni alla penetrazione di prodotti provenienti della Francia ed Inghilterra. Nel 1833 la Gran Bretagna occupò le isole Malvinas col beneplacito degli Stati Uniti. Furono i primi tentativi d'integrare l'Argentina al mercato internazionale. Obiettivo riuscito dopo la denominata Grande Guerra (svolta in Argentina ed Uruguay tra 1839-1852) che vide protagoniste Argentina, Uruguay e Brasile, con l'intervento diretto dell'Inghilterra e Francia.

Terminata la guerra, cominciò la fase di accomodamento tecnico al mercato internazionale. La grande fase dello sviluppo si colloca tra il 1850 e il 1930. L'Inghilterra faceva fluire denaro nel Paese, si avviava la costruzione della rete ferroviaria e in Argentina arrivò la grande ondata migratoria europea (costituita per lo più da spagnoli ed italiani) che sfuggivano dalla povertà.

Dal 1946 al 1955 vi fu la dittatura populista di Juan Domingo Perón fiancheggiato dalla consorte Eva Duarte e dai suoi descamisados; iniziò poi un periodo di grande instabilità con alternanza di governi civili e militari. Il nuovo Presidente, Raúl Alfonsín, aprì un'inchiesta sulle atrocità commesse dai precedenti regimi militari. Nonostante, la situazione argentina continuava a peggiorare. Il 25 maggio 2003 viene eletto Nestor Kirchner. Discendente di emigrati svizzeri, un passato senza scandali da governatore della provincia di Santa Cruz, non appena eletto il nuovo Presidente Nestor Kirchner ingaggia una grande offensiva, mai vista prima in Argentina, alla corruzione dominante nell'amministrazione pubblica.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

L'Argentina occupa una superficie continentale di 2.766.890 km², tra la catena delle Ande a ovest e l'Oceano Atlantico meridionale a est e a sud. Figura al secondo posto per superficie nel Sud America e all'ottavo nel mondo. L'Argentina avanza delle rivendicazioni territoriali su una porzione d'Antartide (L'Antartide Argentina, non riconosciute ancora da nessun'altra nazione), dove dal 1904 mantiene una presenza costante.

Clima[modifica | modifica sorgente]

A causa dell'ampiezza nella latitudine e nei rilievi, l'Argentina è soggetta a una grande varietà di climi. Di norma, il clima è prevalentemente temperato, con estremi che vanno dal subtropicale a nord al subpolare nell'estremo sud. Il nord del paese è caratterizzato da estati molto calde e umide, con inverni miti e secchi, ed è soggetto a periodiche siccità. L'Argentina centrale ha estati calde con temporali (che nell'Argentina occidentale producono alcune delle più imponenti grandinate del pianeta), e inverni freschi. Le regioni meridionali hanno estati fresche e inverni freddi con pesanti nevicate, specialmente nelle zone montuose. Le zone più elevate, a tutte le latitudini, sperimentano condizioni più rigide.

Morfologia[modifica | modifica sorgente]

La superficie totale dell'Argentina (esclusa la parte antartica rivendicata), è la seguente:

  • Totale: 2.766.890 km²
  • Terra: 2.736.691 km²
  • Acqua: 30.200 km²

L'Argentina è lunga quasi 3.700 km da nord a sud, e 1.400 km da est a ovest (valori massimi). Può essere grossolanamente divisa in quattro parti: le pianure fertili della Pampa nel centro del paese, fonte del benessere agricolo argentino; il plateau della Patagonia nella metà meridionale fino alla Terra del Fuoco; le piane subtropicali del Gran Chaco a nord e la catena delle Ande lungo il confine occidentale con il Cile.

Orografia[modifica | modifica sorgente]

Le caratteristiche generali dell'orografia argentina è, a grandi linee, la presenza di montagne a ovest e di pianure a est.
All'ovest si trova la sezione principale delle Ande e a nord-ovest si trovano le vette più alte del continente, come l'Aconcagua, che con un'altezza di 6961 m s.l.m. è la montagna più alta al di fuori del sistema dell'Himalaya. Il tratto delle Ande della Patagonia tuttavia, ha picchi notevolmente più bassi rispetto a quelli che si trovano a nord.

Il punto più elevato sul livello del mare si trova nella Provincia di Mendoza. Il Cerro Aconcagua, con 6.962 metri, è la montagna più alta delle Americhe, dell'emisfero meridionale.

Popolazione[modifica | modifica sorgente]

  • maschile singolare: argentino
  • femminile singolare: argentina
  • maschile plurale: argentini
  • femminile plurale: argentine

Etnie[modifica | modifica sorgente]

La popolazione attuale dell'Argentina è il risultato della immigrazione europea, circa il 40% sono discendenti di italiani, il 25% sono discendenti degli spagnoli e il 20% degli altri europei (pari all'85% del totale). Solo l'1% della popolazione è indigena e il 14% meticcio. La maggior parte della popolazione è concentrata nella regione centrale, nelle province di Buenos Aires, Cordoba, Santa Fe, Chaco, Mendoza e Tucuman. Quasi tutta la popolazione vive in aree urbane.

Oggi si calcola che il 70% della popolazione argentini abbia anche la cittadinanza italiana o i requisiti per richiederla per ius sanguis. La popolazione è distribuita in modo assai ineguale: da sola la Gran Buenos Aires conta quasi 10 milioni di abitanti. Con una popolazione di quasi 40 milioni di abitanti, l'Argentina ha la popolazione più anziana d'America, il 17% ha più di 65 anni e solo il 22% ha meno di 15 anni. Il tasso di fecondità è di 2 figli per donna (ancora nel 2005) e il tasso di natalità è di 17,5 ‰.

Lingue[modifica | modifica sorgente]

La lingua ufficiale parlata della grande maggioranza della popolazione è lo spagnolo; nelle regioni andine sono ancora in uso le lingue dei nativi americani.

L'Argentina è il paese americano che meno conserva le tracce delle antiche popolazioni indigene, quasi totalmente sostituite dai coloni e dagli immigrati provenienti dall'Europa, in particolare dall'Italia. Ciò ha influito moltissimo sulla lingua spagnola, infatti lo spagnolo correntemente parlato in Argentina, specie a Buenos Aires (dove si parla un dialetto chiamato portegno), è evidentemente con influenze italiane.

Religioni[modifica | modifica sorgente]

Il 95% della popolazione professa il cattolicesimo; minoranze religiose notevoli sono costituite da protestanti ed ebrei.

Ordinamento dello stato[modifica | modifica sorgente]

L'Argentina è divisa in ventitré province (plurale provincias; singolare provincia), Buenos Aires è una città autonoma (comunemente nota come la capital federal ma ufficialmente come Capital de la República o Capital de la Nación).

  1. Città autonoma di Buenos Aires (Buenos Aires)
  2. Buenos Aires (La Plata)
  3. Catamarca (San Fernando del Valle de Catamarca)
  4. Chaco (Resistencia)
  5. Chubut (Rawson)
  6. Córdoba (Córdoba)
  7. Corrientes (Corrientes)
  8. Entre Ríos (Paraná)
  9. Formosa (Formosa)
  10. Jujuy (San Salvador de Jujuy)
  11. La Pampa (Santa Rosa)
  12. La Rioja (La Rioja)
  13. Mendoza (Mendoza)
  14. Misiones (Posadas)
  15. Neuquén (Neuquén)
  16. Río Negro (Viedma)
  17. Salta (Salta)
  18. San Juan (San Juan)
  19. San Luis (San Luis)
  20. Santa Cruz (Río Gallegos)
  21. Santa Fe (Santa Fe)
  22. Santiago del Estero (Santiago del Estero)
  23. Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell'Atlantico del Sud (Ushuaia)
  24. Tucumán (San Miguel de Tucumán)

Politica[modifica | modifica sorgente]

L'Argentina è una repubblica federale e presidenziale diretta per un presidente e un vicepresidente elleti per un mandato di 4 anni. Il potere legislativo è eserziato per il Congresso Nazionale (Congreso Nacional) composto dalla Camera dei deputati (Camara de los diputados) e dal Senato (Senado). Il vicepresidente della Nazione è anche il presidente del Senato. La residenzia officiale del presidente della Nazione è la Casa Rosada in Buenos Aires.

Bandiera[modifica | modifica sorgente]

La bandiera argentina

La bandiera dell'Argentina consiste di tre bande orizzontali di uguali dimensioni. Le due bande esterne sono azzurre e quella centrale è bianca, con al centro il Sol de Mayo. Mentre le dimensioni e le proporzioni sono state da sempre ben definite (addirittura con dimensioni ufficiali: 0,9 × 1,4 metri, con le bande colorate 30 cm per ognuna), i colori della bandiera argentina sono spesso oggetto di diatribe in quanto non c'è una determinazione precisa in nessun testo legislativo.

Economia[modifica | modifica sorgente]

L'economia dell'Argentina è caratterizzata da grande ricchezza e varietà di risorse naturali, una popolazione con un elevato grado di alfabetizzazione, un sistema agricolo ed una solida base industriale che la pone come la nazione più sviluppata dell'America Latina insieme al Cile. la terza potenza economica dell'America Latina, dopo il Brasile ed il Messico, ed è la 26ª del pianeta. Il PIL procapite a parità di potere d'acquisto nel 2012 ammontava a 17.917 dollari USA, secondo in tutta l'America Latina solo al Cile. Il PIL nominale nel 2012 ammontava a 475.211 milioni di dollari USA e a 735.125 a parità di potere d'acquisto.

Crisi del 2001[modifica | modifica sorgente]

Il paese ha sperimentato una grave crisi economica nel 2001, anche se il paese gradualmente ha recuperato per breve periodo fino a quando la crisi globale del 2008 ha fatto riprendere il crollo economico. Tuttavia, con la ripresa economica nel 2009 e 2010, la povertà è scesa dal 24% al 10% di crescita di inflazione è scesa dal 26,4% al 13,8% e il tasso di disoccupazione del 14,7% al 7,7%.

Settore primario[modifica | modifica sorgente]

L'Argentina è uno dei primi paesi al mondo per produzione agricola e per allevamento, in particolare dei bovini. I principali prodotti agricoli sono la soia, il mais, il frumento. Per quanto riguarda l'allevamento, l'Argentina è uno dei maggiori esportatori di carne bovina e ovina. Una parte consistente della produzione agricola della nazione è destinata all'esportazione (15%), mentre il resto è destinata come materia prima per le industrie alimentari. Cereali, latte e carne bovina rappresentano la base dell'alimentazione degli argentini.

Settore secondario[modifica | modifica sorgente]

L'industria manifatturiera argentina è il settore che partecipa di più alla formazione del Prodotto Interno Lordo (17,5%). Insieme al commercio e al settore pubblico è il settore occupazionale più rilevante dell'Argentina, 13% nel 2007. L'industria edile apporta il 6,7% del PIL e il 9,5% dell'occupazione totale. L'Industria argentina si divide in agraria e non agraria. L'industria agraria è dominata dall'industria alimentare e lavorazione della carne.

Settore terziario[modifica | modifica sorgente]

Il turismo è una risorsa importante per la repubblica, il settore partecipa al PIL con il 7,41%. I turisti provengono in massima parte da altri paesi dell'America Latina, dal Nord America e dall'Europa.

Provoloni[modifica | modifica sorgente]

il provolone è un prodotto che in Argentina ha sviluppato il PIL del 30%. Il provolone viene coltivato con tecniche segrete Argentine. Infatti il codice delle leggi Argentine ha vietato il provolone agrodolce Italiano. Grazie alle mitiche Grazia Pozzilini e Giuditta Marchesi italiane hanno lottato per la giustizia provolonica nel 1900. La loro fondazione di formaggli, di nome maiali provetti, ha contribuito allo sviluppo del provolone spagnolo. La provola salata dolce e agrodolce ora è su tutto il mercato latino!

Galleria[modifica | modifica sorgente]

Arte[modifica | modifica sorgente]

Architettura[modifica | modifica sorgente]

L'architettura coloniale fiorì intorno al XVII secolo per merito di architetti europei. In questo periodo vennero edificate la sede del consiglio municipale e le cattedrali di Buenos Aires e di Córdoba, caratterizzate da facciate monumentali e ricche decorazioni interne. Nel XIX secolo le costruzioni delle città adottarono uno stile accademico ed eclettico. Risalirono ai primi del Novecento il Palazzo del Congresso e il Teatro Cólon di Buenos Aires realizzati da Victor Meano, il più prestigioso architetto dell'epoca.

Pittura[modifica | modifica sorgente]

Nei primi anni del XIX secolo, al tempo di indipendenza e l'apertura del paese, diversi artisti stranieri visitarono e vissero in Argentina, lasciando anche le loro opere.

Letteratura[modifica | modifica sorgente]

La letteratura argentina all'origine è d'importazione, come evidenziò una delle opere più significative, intitolata La Argentina (1602) scritta dal prete spagnolo Martín del Barco Centenera, incentrata sulla conquista e sulla nascita di Buenos Aires. Il literaturista più riconosciuto in Argentina è Julio Cortazar.

Sport[modifica | modifica sorgente]

Lo sport più seguito e praticato dagli argentini è il calcio. La nazionale di calcio argentina ha conquistato due Coppe del Mondo: nel 1978 e nel 1986. È seconda nella classifica delle nazionali di calcio sudamericane per vittorie di Coppe America: 14, la più recente nel 1993. Ha vinto inoltre due ori olimpici (nel 2004 e nel 2008), 6 mondiali under 20 (record assoluto) e la prima edizione della Confederations Cup (nel 1992). È argentino il calciatore che secondo molti critici sportivi e tifosi è considerato (in coabitazione con Pelé) il migliore di tutti i tempi: ovvero Diego Armando Maradona. Un altro calciatore esploso negli ultimi anni e tra i più grandi della storia del calcio è Lionel Messi.