Perù

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Perù
Perù – Bandiera Perù - Stemma
Perù - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica del Perù
Nome ufficiale República del Perú
Lingue ufficiali Spagnolo, quechua, aymara
Capitale Lima  (9 822 514 ab. / 2017)
Politica
Forma di governo Repubblica presidenziale
Presidente Martín Vizcarra
Indipendenza 28 luglio 1821 dalla Spagna
Ingresso nell'ONU 31 ottobre 1945
Superficie
Totale 1 285 220 km²
Popolazione
Totale 33 208 524 ab. (2017)
Densità 24,71 ab./km²
Nome degli abitanti Peruviani
Geografia
Continente America
Confini Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador
Fuso orario UTC-5
Economia
Valuta Nuevo Sol peruviano
Varie
Dominio internet .pe
Prefisso telefonico +51
Sigla automobilistica PE
Inno nazionale Somos libres, seámoslo siempre
Festa nazionale 28 luglio
Perù - Mappa
 


Il Perù (in spagnolo: República del Perú; in quechua: Piruw Ripuwlika; in aymara: Piruw Suyu) è uno stato dell'America meridionale. Il territorio peruviano è stata sede di antiche culture, che vanno dalla civiltà Norte Chico, uno delle più antiche del mondo, all'Impero Inca, lo Stato più grande dell'America precolombiana.

Storia[modifica | modifica sorgente]

L'antica Perù era una regione di civiltà successive in quanto l'emergere di Caral-Supe nel 3200 avanti Cristo. L'Impero Inca era l'ultimo stato nativo, che ha dominato gran parte dell'America Meridionale occidentale al XV secolo.

Dominio spagnolo[modifica | modifica sorgente]

Nel 1524 Francisco Pizarro e Diego de Almagro iniziarono l'esplorazione del Perú. L'incontro della cultura Inca con la cultura spagnola iniziò con la conquista spagnola nel XVI secolo. Nel 1532 i seguaci di Francisco Pizarro catturarono Atahualpa a Cajamarca. La popolazione aborigena decrebbe durante i primi decenni e il Viceregno del Perú nacque nel 1542 dopo uno scontro tra gli stessi conquistatori e la Corona spagnola. Il processo di insediamento spagnolo si consolidò nel XVI secolo con il vice re Francisco de Toledo il quale, con i propri ordinamenti, stabilì il fondamento per l'economia coloniale: il sistema di controllo della mano d'opera indigena (mita) per le miniere e la produzione artigianale.

Queste attività, insieme al monopolio mercantile, furono la base dell'economia coloniale. Ma il cambio di dinastia e le riforme borboniche del XVIII secolo crearono disuguaglianza tra diversi settori sociali. La ribellione indigena più importante fu quella di Túpac Amaru II, con la quale ebbe inizio il movimento creolo che rese indipendente la regione ispano-americana nel XIX secolo.

Fino al XVII secolo il Virreinato del Perù comprese il territorio che si estendeva da Panama alla Tierra del Fuego La predica dei sacerdoti si mescolò con le credenze andine fino a che si stabilì un sistema di credenze misto, il sincretismo, che continua tutt'oggi a essere presente. Insieme agli spagnoli giunse in Perú anche la razza negra, che aggiunta alla popolazione indigena e spagnola, fa parte del tessuto sociale e razziale di questo paese. Durante i secoli XVI e XVII, la produzione intellettuale e l'arte coloniale peruviana apportarono alcuni elementi alla tradizione spagnola.

L'indipendenza[modifica | modifica sorgente]

L'indipendenza del Perù

Il 28 luglio 1821 il generale José de San Martín, al comando della Spedizione di Liberazione del Perù proveniente dal Cile, dichiara l'indipendenza del Perù. Tuttavia, la situazione rimaneva instabile e l'effettiva liberazione del Paese fu completata solo quando terminò la guerra contro la Spagna.

L'indipendenza del Perù è uno dei tanti capitoli delle guerre di emancipazione hispano-americana, che cominciò nel 1808 e terminò nel 1829, e che vide la monarchia spagnola scontrarsi con i nascenti stati latino-americano che pretendevano l'indipendenza. Inoltre, prima dell'emancipazione hispano-americana e durante la formazione del Perù coloniale, si svilupparono altre ribellioni e rivoluzioni, che avevano come obiettivo la formazione di uno Stato peruviano indipendente dall'impero spagnolo.

La nascita della repubblica[modifica | modifica sorgente]

La nascita dello Stato Peruviano fu dichiarato paese indipendente da Don José de San Martín nel 1821 e nel 1824 Simón Bolívar mise fine alle guerre di indipendenza. Tuttavia, nonostante gli sforzi volti a organizzare la giovane repubblica peruviana, nel XIX secolo il paese dovette pagare il costo della lotta: la dura crisi economica e una dittatura militare che diede pochissime opportunità di governare a governi civili.

Ad aggravare la crisi economica in cui si trovava il paese concorse la guerra del Pacifico scoppiata nel 1879, in cui il Perú fu sconfitto dal Cile e la capitale stessa venne occupata. Il governo di Lima dovette subire per dieci anni l'occupazione dei distretti di Tacna e di Arica, che solo nel 1929 ebbero la loro sistemazione definitiva (Tacna al Perú, Arica al Cile). A quell'epoca, sotto l'influsso delle rivoluzioni russa e messicana si formò l'Alleanza Popolare Rivoluzonaria Americana (APRA), di tendenza marxista, fondata nel 1924 con un programma di nazionalizzazione delle risorse del paese e di riforma agraria in favore degli Indios.

La Costa, caratterizzata da debolissime escursione termiche, è una delle zona più aride del mondo. L'Amazzonia peruviana è invece caratterizzata da abbondantissime precipitazioni (oltre 3000 mm) che, unite a temperature elevate e costanti, favoriscono lo sviluppo di una fitta foresta sempreverde di tipo equatoriale. Nelle montagne orientali le temperature sono mitigate dall'altitudine. I rilievi residuali più elevati ospitano ghiacciai e nevi eterne, che non scendono comunque sotto i 4500 m.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Stato dell'America del Sud, che confina a nord con l'Ecuador, a NE con la Colombia, a est con il Brasile, a SE con la Bolivia, a sud con il Cile, ed è bagnato a ovest dall'Oceano Pacifico; al Perú appartiene la sezione occidentale del lago Titicaca, al confine boliviano; 1.285.000 km2.

Idrografia[modifica | modifica sorgente]

Il Perù contiene il 4% dell'acqua dolce totale del pianeta. I maggiori bacini idrografici sono tre; il bacino del Rio delle Amazzoni, che scorre a est delle Ande, il bacino del Pacifico, dove scorrono fiumi che nati dalla Cordigliera scorrono a ovest verso il Pacifico, e la conca del Lago Titicaca, al confine con la Bolivia. Il Titicaca è il secondo lago più vasto dell'America meridionale, nonché il più alto lago navigabile del mondo (3800 m s.l.m.).

Clima[modifica | modifica sorgente]

La Costa, caratterizzata da debolissime escursione termiche, è una delle zona più aride del mondo. L'Amazzonia peruviana è invece caratterizzata da abbondantissime precipitazioni (oltre 3000 mm) che, unite a temperature elevate e costanti, favoriscono lo sviluppo di una fitta foresta sempreverde di tipo equatoriale. Nelle montagne orientali le temperature sono mitigate dall'altitudine. I rilievi residuali più elevati ospitano ghiacciai e nevi eterne, che non scendono comunque sotto i 4500 m.

Popolazione[modifica | modifica sorgente]

  • maschile singolare: peruviano
  • femminile singolare: peruviana
  • maschile plurale: peruviani
  • femminile plurale: peruviane

Etnie[modifica | modifica sorgente]

Più del 45% della popolazione è di diversi gruppi indigeni (la maggior parte dei quechua e Incas), seguito dal 37% dei meticci e il 15% sono bianchi ("criollos") di ascendenza spagnola o britannica, meno di 5% sono neri o asiatici.

Il Perù ha una popolazione di 28.396.124 milioni di persone secondo il censo del 2007. Le principali città in Perù sono Lima, Arequipa, Trujillo e Chiclayo.

Lingue[modifica | modifica sorgente]

Lo Spagnolo è la lingua ufficiale insieme a diverse lingue indigene, circa il 20% parla Quechua. Anche in vaste aree parla inglese o tedesco (5%).

Religioni[modifica | modifica sorgente]

Il cristianesimo rappresenta il 96% della popolazione, dove la religione cattolica è predominante (86%) e una decima parte è protestante. La comunità avventista è composta da 100 000 persone, 35 000 di mormoni e 20 000 di testimoni di Geova.

Altre religioni sono musulames (0,7%), ebrei e buddisti (0,3%), inca Spiritualità (1%) e le persone senza religione (2%).

L'arrivo degli spagnoli in Perù ha significato l'introduzione del cattolicesimo in questa zona popolata di etnie aborigeni, che erano le religioni animistiche e politeiste, che ha prodotto un sincretismo religioso. Attraverso un lungo processo di indottrinamento e di pratiche tra coloni pre-ispanici, il frati evangelizzazione spagnolo ha fatto il suo compito più importante.

Ordinamento dello stato[modifica | modifica sorgente]

Il Perù è suddiviso in 26 regioni alle quali va aggiunta la provincia di Lima che non appartiene a nessuna regione. Le regioni sono a loro volta suddivise in 195 province le quali sono composte da 1832 distretti.

  1. Amazonas
  2. Áncash
  3. Apurímac
  4. Arequipa
  5. Ayacucho
  6. Cajamarca
  7. Callao
  8. Cusco
  9. Huancavelica
  10. Huánuco
  11. Ica
  12. Junín
  13. La Libertad
  14. Lambayeque
  15. Lima (Metropolitana)
  16. Lima Provincias
  17. Loreto
  18. Madre de Dios
  19. Moquegua
  20. Pasco
  21. Piura
  22. Puno
  23. San Martín
  24. Tacna
  25. Tumbes
  26. Ucayali

Bandiera[modifica | modifica sorgente]

La bandiera peruviana

La bandiera del Perù venne creata da José de San Martín e adottata nel 1825. Nel corso della guerra contro la Spagna, vedendo levarsi uno stormo di fenicotteri dal petto bianco e dalle ali rosse, egli avrebbe esclamato: "Ecco la bandiera della libertà".

Dapprima comparsa in varie versioni, la bandiera peruviana è composta da tre bande verticali di uguali dimensioni; bianca quella centrale e rosse le due laterali. La versione qui mostrata è la bandiera civile. La bandiera di stato ha lo stemma al centro. Il 7 giugno, anniversario della Battaglia di Arica, è il giorno della bandiera.

Economia[modifica | modifica sorgente]

Agricoltura[modifica | modifica sorgente]

Nel tempo degli inca si coltivava soprattutto mais, patate e coca usando il metodo di coltivazione a terrazze. Ora si coltivano sempre patate e mais, di cui il Perù è il quinto esportatore al mondo, i carciofi e soprattutto gli asparagi, di cui il Perù è il secondo esportatore al mondo

Minerali[modifica | modifica sorgente]

Il rame è il minerale maggiormente esportato, assieme all'argento; di questi due metalli il Perù infatti è il secondo esportatore al mondo. Abbondantemente presenti anche zinco, oro, prodotti petroliferi, piombo, argento, ferro, stagno, fosfati, carbone, vanadio, bismuto, guano, mercurio, antimonio, molibdeno, tungsteno e sale.

Pesca[modifica | modifica sorgente]

La pesca è concentrata su acciughe, sardine, gamberetti e olio di pesce sono tra i prodotti della pesca più esportati, anche se il più esportato in assoluto è la farina di pesce, della quale il Perù è il primo produttore al mondo.

Industria[modifica | modifica sorgente]

I settori industriali più sviluppati sono quello tessile e quello siderurgico. Di rilievo anche la produzione di cemento, tabacco, metallurgia, alimentari, carta e chimica, sebbene non ancora esportata.

Esportazioni[modifica | modifica sorgente]

Stati Uniti 23%, Cina 7%, Giappone 7%, Svizzera 6%, Germania 6%, Altri 51%.

Importazioni[modifica | modifica sorgente]

Nel 2008 le esportazioni US$ 31 529 000 000, hanno superato le importazioni US$ 28 439 000 000, soprattutto per i generi alimentari, i macchinari, attrezzature per trasporti, e prodotti industriali in genere.

Turismo[modifica | modifica sorgente]

Il Perù accoglie ogni anno 2,3 milioni di turisti. La loro provenienza è: USA 22%, Argentina 12%, Cile 9%, Germania 8%, Spagna 7%, Italia 6%, Regno Unito 4%, Giappone 3%, Cina 2%, altri 27%.

Galleria[modifica | modifica sorgente]

Ambiente[modifica | modifica sorgente]

Il più visitato dai turisti sono le città di Lima e il suo centro storico, Cusco caratterizzati dalla sua Inca e architettura coloniale, ma le sue attrazioni principali sono il Valle Sacrato e Machu Picchu.

Arte[modifica | modifica sorgente]

Tra gli scrittori celebri citiamo:

Sport[modifica | modifica sorgente]

La pratica dello sport in Perù risale all'epoca pre-Inca, poi continuata con la civiltà Inca. Con l'arrivo degli spagnoli in questo paese lo sport cambiò radicalmente, e gli eventi sportivi divennero quelli della tradizione europea.

La storia peruviana ai Giochi Olimpici è piuttosto breve; il Perù ha vinto la sua prima e unica medaglia d'oro nel tiro a segno pistola libera con Edwin Vásquez Cam alle Olimpiadi di Londra del 1948.

L'unica squadra peruviana che ha vinto un titolo internazionale è il Cienciano, vincitore della Copa Sudamericana 2003 e della Recopa Sudamericana 2004.

Note[modifica | modifica sorgente]


Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]