Guatemala

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Guatemala
Guatemala – Bandiera Guatemala - Stemma
Guatemala - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica del Guatemala
Nome ufficiale República de Guatemala
Lingue ufficiali Spagnolo
Altre lingue lingue indigene
Capitale Città del Guatemala  (4 500 000 ab. / 2011)
Politica
Forma di governo Repubblica presidenziale
Presidente Alejandro Giammattei
Indipendenza 15 settembre 1821
Ingresso nell'ONU 21 novembre 1945
Superficie
Totale 108 889 km²
Popolazione
Totale 14 713 763 ab. (2011)
Densità 162 ab./km²
Nome degli abitanti Guatemaltechi
Geografia
Continente America
Confini Messico, Belize, El Salvador, Honduras
Fuso orario UTC-6
Economia
Valuta Quetzal guatemalteco
Varie
Dominio internet .gt
Prefisso telefonico +502
Sigla automobilistica GCA
Inno nazionale Guatemala Feliz
Festa nazionale 15 settembre
Guatemala - Mappa
 


Il Guatemala è uno stato dell'America centrale. La capitale è Città del Guatemala.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Preistoria[modifica | modifica sorgente]

Dal 2000 a.C. al 250 d.C. le prime manifestazioni delle culture autoctone appaiono associate alla vita di piccoli villaggi agricoli urbani sulle coste del Pacifico dalle terre dell'Altopiano alle terre basse del Petén.

Lo splendore della civiltà maya, dal 250 d.C al 900 d.C., si manifesta attraverso il dominio di tecniche agricole molto sviluppate: canali d'irrigazione, terrazze artificiali, estensione del potere politico-religioso, sviluppo di reti di commercio a grande distanza e conseguente influenza tra diverse culture. Dal 900 al 1500 d.C. si presentano profondi cambiamenti nell'organizzazione politica e sociale.

Epoca coloniale[modifica | modifica sorgente]

File:Alvarado.jpeg
Il conquistatore del Guatemala, Don Pedro de Alvarado y Contreras

Nel 1523 Pedro de Alvarado, luogotenente di Cortés, proveniente dal Messico al comando di 300 soldati spagnoli, inizia la conquista del territorio maya, con saccheggio della terra conquistata. Nel 1524 viene fondata la città di Santiago de los Caballeros de Guatemala. Gli indigeni vengono dominati, sfruttati al limite delle loro forze e subiscono una decimazione che li porta vicini alla scomparsa totale. Lo sfruttamento degli indigeni è continuato anche dopo l'indipendenza per il susseguirsi di governi rappresentativi solo della minoranza bianchi nelle cui mani erano e sono concentrate le ricchezze del Guatemala.

La Capitaneria Generale del Guatemala (Chiapas, Soconusco (oggi del Messico), El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica), concentrato tutto il potere nello stato del Guatemala.

La società del Guatemala coloniale era divisa sostanzialmente in tre gruppi: gli indios, i ladinos e l'élite spagnola. Il termine ladinos si riferiva in origine agli indigeni che avevano perso i legami con la comunità ed erano andati a vivere presso i conquistatori, ovvero indios parlanti lingua spagnola.

L’indipendenza del Guatemala[modifica | modifica sorgente]

L’indipendenza del Guatemala dalla Spagna fu il frutto di un movimento anti-colonialista e non nazionalista: i creoli non si facevano portatori di un programma di ridistribuzione del potere, ma volevano semplicemente tagliare fuori la Spagna. Anzi è stata più la paura di una sollevazione della popolazione che non un vero e proprio progetto di acquisizione del potere, a muovere gran parte dell'élite creola. Negli anni del crollo del Vicereame della Nuova Spagna (1812-1821), i criollo del Guatemala fecero perlopiù da spettatori, e proclamarono l'indipendenza solo quando ormai era chiaro che la Spagna non c'era più.

I regimi liberal-conservatori[modifica | modifica sorgente]

Intorno al 1850 la storia del Guatemala subisce una profonda svolta: prodotti tipici come indaco e cocciniglia diventano definitivamente obsoleti per il mercato internazionale, ma soprattutto, l'America Centrale scopre di essere il luogo ideale per la produzione di caffè. Il caffè, a differenza delle tradizionali colture di coloranti, richiedeva grandi piantagioni e grandi quantità di manodopera.

Dopo la fine del governo di Rafael Carrera (1840-1865), che dopo una rivoluzione era riuscito a stare al potere appoggiandosi in parte su indios e ladini (senza peraltro danneggiare troppo le élite), i latifondisti più conservatori ripresero il potere, sotto la bandiera liberale, sostenuti dal boom della domanda di caffè in Europa. I liberali, che un tempo avevano a modello il sistema statunitense della piccola proprietà e del mercato libero, avevano adesso una mentalità più pratica ed erano disposti a chiudere un occhio su certe questioni “intellettuali”: la piccola conduzione non poteva portare alcun giovamento alle grandi esportazioni di caffè, il mercato mondiale chiedeva grosse quantità ad un costo basso. Per coltivare caffè servivano molta terra e molte braccia.

Nel 1871 Justo Rufino Barrios, uno dei maggiori proprietari terrieri dell’epoca e membro dell’èlite creola, inaugura la nuova era liberale, che avrà termine dopo più di settanta anni con la rivoluzione democratico-borghese del 1944.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Guatemala Confina con il Messico, Belize e El Salvador. Per quanto riguarda gli oceani si affacciano sull'Oceano Pacifico e Oceano Atlantico.

Il Guatemala presenta una elevata intensità di forti eventi sismici (che con regolarità provocano seri danneggiamenti ad infrastrutture viarie ed elettriche nelle località di maggior incidenza), nonché una intensa attività vulcanica. In particolare, il vulcano “Pacaya”, sito fra la capitale ed Antigua, non ha mai cessato di emettere cenere nelle località più contigue dei Dipartimenti di Sacatepéquez, Escuintla e Guatemala.

Morfologia[modifica | modifica sorgente]

Il territorio del Guatemala è essenzialmente montuoso fatta eccezione per la zona costiera meridionale e per la parte settentrionale, corrispondente al dipartimento di Petén, una vasta zona pianeggiante ricca di foreste tropicali continuazione delle piane dello Yucatan (Messico).

I sistemi montuosi che attraversano il paese sono due, la Sierra Madre e la catena di Cuchumatanes.

Idrografia[modifica | modifica sorgente]

I fiumi del versante occidentale, come l'Acomé sono corti e poco profondi, ma più adatti allo sfruttamento idroelettrico, quelli sul versante orientale sono invece più lunghi e profondi, tra i più lunghi vi sono il Polochic (in cui confluisce il Cahabón) che alimenta il Lago Izabal dal quale defluisce il Río Dulce, il Motagua (fiume più lungo del paese) e il fiume Usumacinta, che delimita il confine tra lo stato messicano del Chiapas e il dipartimento di Petén.

Clima[modifica | modifica sorgente]

Il clima, tendenzialmente tropicale, varia a seconda dell'altitudine delle diverse zone del paese. La zona costiera è caratterizzata da un periodo secco in inverno (da novembre ad aprile) e da un periodo piovoso in estate. Sul finire dell'estate la costa orientale è a rischio uragani: nel 1998 il paese fu colpito dall'uragano Mitch e nel 2005 dall'uragano Stan con oltre 1500 vittime dovute alle alluvioni.

Popolazione[modifica | modifica sorgente]

  • maschile singolare: guatelmateco
  • femminile singolare: guatelmateca
  • maschile plurale: guatelmatechi
  • femminile plurale: guatelmateche

Etnie[modifica | modifica sorgente]

Il Guatemala ha attualmente più di 14 milioni di abitanti, è il paese più popoloso dell'America Centrale, è anche il paese che è cresciuto demograficamente di America Latina. A proposito di 2,4 milioni vivono nella Città di Guatemala.

A differenza di altri paesi dell'America centrale, il Guatemala (come il Belize) non ha maggioranza etnica a causa di ricchezza culturale e razziale. Circa il 50% del paese sono meticci (localmente chiamati: Ladino), il secondo più grande gruppo etnico sono indigeni; 46%, che si estende da ovest a sud del Petén. Il bianchi, una minoranza, sono discendenti di borghesi di Spagna, Germania e altri paesi europei (3% della popolazione), praticamente dominano tutto il paese. 1% corrisponde ad altri gruppi etnici come i Garifunas (miscela di nero, indigeni ed europeo), Xinca e gli immigrati.

Lingue[modifica | modifica sorgente]

La lingua spagnola è la lingua ufficiale, parlata dal 60% della popolazione, che si estende da sud, est, la capitale e il nord Peten. Ci sono circa 21 lingue maya del paese, pronunciate in tutto l'Occidente. Xinca, questa lingua quasi estinta (ci sono solo circa 100 relatori) e Arawak (circa 5000 altoparlanti). Ci sono lingue straniere.

Religioni[modifica | modifica sorgente]

Oggi, solo il 59% della popolazione è ancora cattolica, la religione è progressivamente diminuito dalla crescita delle Chiesa Protestanti, che appartengono al 31% della popolazione. Circa l'1% anche pratica tradizioni maya, sono rispettati dalla Costituzione del 1985, 2% praticato altre religioni e l'8% sono atei o non credenti.

Ordinamento dello stato[modifica | modifica sorgente]

Il Guatemala è diviso in 22 dipartimenti (departamentos) a loro volta divisi in 333 comuni (municipios).

  • 1. Alta Verapaz (Cobán)
  • 2. Baja Verapaz (Salamá)
  • 3. Chimaltenango (Chimaltenango)
  • 4. Chiquimula (Chiquimula)
  • 5. Petén (Flores)
  • 6. El Progreso (Guastatoya)
  • 7. Quiché (Santa Cruz del Quiché)
  • 8. Escuintla (Escuintla)
  • 9. Guatemala (Città del Guatemala)
  • 10. Huehuetenango (Huehuetenango)
  • 11. Izabal (Puerto Barrios)
  • 12. Jalapa (Jalapa)
  • 13. Jutiapa (Jutiapa)
  • 14. Quetzaltenango (Quetzaltenango)
  • 15. Retalhuleu (Retalhuleu)
  • 16. Sacatepéquez (Antigua Guatemala)
  • 17. San Marcos (San Marcos)
  • 18. Santa Rosa (Cuilapa)
  • 19. Sololá (Sololá)
  • 20. Suchitepéquez (Mazatenango)
  • 21. Totonicapán (Totonicapán)
  • 22. Zacapa (Zacapa)

Bandiera[modifica | modifica sorgente]

La bandiera guatelmateca

La bandiera del Guatemala è un bicolore in tre bande verticali, di uguali dimensioni: la centrale è bianca e le laterali celesti.

Tradizionalmente il celeste simboleggia gli oceani Pacifico e Atlantico, il bianco la purezza dei valori della nazione. La banda centrale è caricata dell'emblema con il quetzal.

Economia[modifica | modifica sorgente]

Guatemala è la più grande economia dell'America centrale. Il più grande settore dell'economia guatemalteca è l'agricoltura, dove il caffè, zucchero e cardamomo dominano. Il settore del turismo è la più grande secondo e il terzo settore servizi. Le principali esportazioni e le importazioni sono per gli Stati Uniti e il Messico. Il prodotto interno lordo guatemalteco è di 79.000 milione di dollari statunitensi (USD, $), e tra il 50% - 55% vive in povertà.

Turismo[modifica | modifica sorgente]

Di grande interesse sono le rovine delle antiche popolazioni: Maya e Aztechi. Il flusso turistico proviene da:

  • Stati Uniti: 28%
  • Regno Unito: 23%
  • Canada: 14%
  • Europa meridionale: 7%
  • Oceania: 6%
  • Altro: 22%

Ambiente[modifica | modifica sorgente]

Arte[modifica | modifica sorgente]

Testi come il Popol Vuh, Rabinal Achi e Memoriale di Tecpan-Atitlán sono state scritte dopo la conquista, lingue indigene con caratteri latini, e poi tradotti in spagnolo e distribuiti da diversi paesi dell'America centrale. La figura principale in risalto con lettere del Guatemala è Miguel Angel Asturias, che ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura 1967. Il suo interesse per le radici del popolo si esprime in tutte le opere con frequenti riferimenti miti indigeni.

La musica strumentale guatemalteca ha visto un periodo di fioritura colle sinfonie di José Eulalio Samayoa, compositore classico romantico di importanza epocale. Lo strumento nazionale è la marimba. Il compositore contemporaneo, direttore d'orchestra e musicologo Dieter Lehnhoff, conosciuto soprattutto per il suo lavoro di trasmissione della musica classica dell’America Centrale, ha studiato a lungo la musica rinascimentale e barocca del Guatemala.

Sport[modifica | modifica sorgente]

La Nazionale di calcio guatemalteca è la nazionale calcistica del Guatemala, controllata dalla Federazione di calcio del Guatemala, è affiliata alla FIFA dal 1946. Non si è mai qualificata alla fase finale dei mondiali di calcio, ma ha partecipato per tre volte alle Olimpiadi. Nelle qualificazioni per il Mondiali 2006 è finita quinta nella fase finale della CONCACAF, mancando così lo spareggio con il Bahrain, quinto classificato del girone asiatico.

Note[modifica | modifica sorgente]


Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]