Lingua dei segni

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la dattilologia della LS

La lingua dei segni[1] è una lingua non verbale, cioè è una comunicazione visuale. S'intende di un linguaggio senza vocali, con il silenzio. Ha una grammatica composta di segni. Non vanno confusi con gesti, che è un altro significato. Spesso è molto diffuso dalle persone sorde, che appartengono alla Comunità Sorda, sono delle persone che non sentono. La lingua dei segni è usata anche dagli udenti, cioè persone che ci sentono.

Storia[modifica | modifica sorgente]

La nascita di un nuovo linguaggio[modifica | modifica sorgente]

La lingua dei segni ancora oggi è un mistero e non si sa chi l'abbia inventata questa lingua[2]. Secondo alcune fonti pare che il primo sia stato un frate spagnolo Pedro Ponce de Léon, che per primo era stato mandato da una famiglia nobile del Regno di Spagna nella prima metà del 1500 circa. Ponce de Léon cominciò ad educare ed insegnare i due figli sordomuti, che all'epoca non potevano né leggere, né sentire e nemmeno parlare. Grazie alla pazienza ed impegno dello stesso frate ebbe l'idea dell'insegnamento di un nuovo linguaggio: usare le mani anziché scrivere delle lettere. Da ciò poi venne un altro discepolo Juan pablo Bonet che raccolse la testimonianza e scrisse il primo manuale di educazione, che per la prima volta si poteva allora parlare di linguaggio dei gesti, scrisse nel 1620 l'abecedario: Abecedario demonstrativo, che era una raccolta di disegni delle mani accompagnate dalle lettere. Secondo molti studiosi e ricercatori di diverse Università, pare che ad inventare il primo sia stato un frate spagnolo, Pedro Ponce de Leon nella seconda metà del 1500, che aveva scritto un libro che oggi è scomparso, ed è passato alla storia come un libro fantasma (si chiamano pseudobiblium), cioè in alcuni libri viene citata più volte. Il secondo che scrisse era Juan Pablo Bonet, un altro frate spagnolo. nella seconda metà nel 1620 fu accusato da Ponce de Leon di plagio, cioè di aver copiato il suo lavoro sull'insegnamento della lingua dei segni ai bambini sordomuti, ovvero il bilinguismo.

Il metodo De L'Epée[modifica | modifica sorgente]

Nell'inizio 1700 è il periodo degli Illuminati e da qui con l'abate francese Charles-Michel De l'Epée che insegnò il bilinguismo cioè lingua dei segni francese ed il parlato ovvero la lingua francese, con una tecnica della logopedia. L'abate divenne molto famoso perché aveva fondato per primo fondò la prima scuola per sordi a Parigi, per poi con il tempo costruire in numerose Paesi europei di Istituti di Scuole per Sordomuti. Poi decise di ampliare i studi sul biloinguismo, cioè mettendo insieme tra oralismo e lingua dei segni francese.

Il periodo nero[modifica | modifica sorgente]

Solo nel 1800 con un prete italiano Ottavio Assarotti che era il vero fondatore della LIS, che all'epoca era la lingua dei segni genovese ed a Genova, nel 1811 fonda la prima scuola italiana per sordomuti che insegnava il metodo simile dell'abate francese. Era più frequente il suo metodo didattico in alcune province d'Italia.

Nel 1880 fu l'anno considerato storicamente un anno nero. A Milano fu organizzata l'ICED (Congresso Internazionale degli Educatori per Sordi) che partecipavano molti educatori ed insegnanti, la maggior parte erano delegati italiani. In quel momento si votava per una politica d'insegnamento e di tecnica per il futuro dei bambini sordi, che si decisserò di non insegnare più il metodo bilinguista, ma oralismo puro, cioè alla lingua parlata; ma questo valeva solo per l'Italia. Gli altri come lo statunitense Gallaudet, che con la sua scuola, il Gallaudet College, insegnavano agli alunni sordomuti il bilinguismo ovvero l'inglese e la lingua dei segni americana fino ad oggi.

Lista[modifica | modifica sorgente]

L'elenco delle lingua dei segni, in alcuni stati li riconoscono sia per Costituzioni, altri per delle leggi. Nell'organizzazione World Federation of the Deaf si segnano la lingua dei segni internazionale, che è l'unica lingua ufficiale in quest'organizzazione. Non tutti gli Stati portano il nome della propria lingua dei segni, ma anche di comunità sorde o di territori come in Africa per le tribù degli Hausa, lingua dei segni hausa o in Canada che si usano due lingue dei segni: da una parte l'ASL e dall'altra la lingua dei segni quebechese (deriva dalla LSF francese che è di origine del teritorio del Québec)[3].

Africa[modifica | modifica sorgente]

America[modifica | modifica sorgente]

Asia[modifica | modifica sorgente]

Europa[modifica | modifica sorgente]

Oceania[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]