Monsampolo del Tronto

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Monsampolo del Tronto

Monsampolo Panoramica.jpg
Panorama di Monsampolo del Tronto

Nazione
Popolazione
Superficie
Sindaco
Italia
4 449 (2 023)
15,43 km²
Massimo Narcisi (lista civica)
Facciata della Chiesa di S. Maria Assunta
Abito femminile

Monsampolo del Tronto è un comune del centro Italia di 4 449 abitanti. Fa parte della provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche.

Storia[modifica | modifica sorgente]

La storia del paese[modifica | modifica sorgente]

Monsampolo ha origini da Monte Santo Paolo nell'anno 1100, fa riferimento al titolare della prima chiesa castellana dalla quale il Comune prese il nome.

Nel 1300 il nome cambia da Monte Santo Paolo a Monte Santo Polo. Nello stemma del comune sono rappresentati tre colli che si affacciano sul mare; prima sui tre colli c'era l'apostolo Paolo.

Storie di persone[modifica | modifica sorgente]

Nicola Gaetani Tamburini[modifica | modifica sorgente]

Ritratto di Nicola Gaetani Tamburini

Nicola Gaetani Tamburini nacque a Monsampolo del Tronto il 3 aprile 1820 da Giuseppe Tamburini e Maddalena Tamanti di Petritoli.

Nicola fu un grande patriota e venne incarcerato per dieci anni nel forte Malatesta di Ascoli. Dopo l'Unità d'Italia venne nominato provveditore degli studi e successivamente preside del Liceo Arnaldo di Brescia dove morì il 24 marzo 1870 all'età di 50 anni.

Grande studioso di letteratura, laureato in Legge, allevava nella sua casa i bachi da seta, un successo che gli avrebbe meritato il riconoscimento di "scienziato".

In occasione dei 150 anni della fondazione dell'Unità d'Italia il Comune ha dedicato una targa alla sua memoria.

Luigi Girolami al lavoro nel suo laboratorio nel 2007

Luigi Girolami[modifica | modifica sorgente]

Luigi Girolami nasce il primo luglio 1954 a Monsampolo del Tronto, dove ha allestito una mostra permane dedicata ai suoi magnifici presepi.

Luigi è un presepista di rinomata fama, dal 1998 al 2009 ha fatto parte dell'Associazione Italiana Amici del Presepio. Dal 1993 ha iniziato a creare presepi usando una sua tecnica specifica: acquista le statuette, le modifica e le ricolora. Per fare le case utilizza un sottile foglio di legno, lo ripassava con uno strato di gesso poi incide tutti i mattoncini.

L'amore per i presepi l'ha ereditato dalla madre, che sin da bambina realizzava i presepi di campagna con pupazzetti in creta dipinti con il carbone. Le sue opere illustrano la vita di Gesù, il Medioevo di Greccio, l'Egitto, dei Faraoni, la Cina del primo Imperatore, il Film della Natività, la Civiltà dei Pueblos, i Mestieri del Padre Pio, la Povertà Rurale, i Giochi Popolari e tante altre proposte.

L'artista ha esposto le sue opere a Loreto, Ancona, Ripe San Ginesio, Sant'Angelo in Pontano, Ascoli Piceno, Colonnella.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Monsampolo del Tronto nella provincia di Ascoli Piceno

Monsampolo del Tronto sorge su una collina, a 154 metri sul livello del mare, vicino alla via Salaria, sulla riva sinistra del fiume Tronto a 20 km da Ascoli Piceno e a 12 km da San Benedetto del Tronto.

Dal paese si può vedere un bellissimo panorama sulla vallata del Tronto, sulle colline picene, sui monti Sibillini, sul Gran Sasso fino al mare Adriatico. Il paese conta quasi 5000 abitanti e comprende la frazione di Stella che si estende lungo la via Salaria.

Il territorio di Monsampolo confina con i comuni di Acquaviva, Castorano, Monteprandone, Offida, Spinetoli e Controguerra in Abruzzo.

Il clima è mite tutto l'anno. Sulle colline intorno al paese si coltivano prevalentemente ulivi e viti.

Luoghi da visitare[modifica | modifica sorgente]

Centro storico[modifica | modifica sorgente]

Ingresso del Palazzo Guiderocchi

Il centro storico è bellissimo! Monsampolo è un esempio di borgo fortificato che ancora conserva l'impianto che gli diede il Comune tra il XIV e il XV secolo.

Il paesino è pieno di vie, rue, archi e vi erano edifici storici tra cui le torri. I torrioni servivano per le sentinelle armate che difendevano il paese avvistando da lontano il nemico.

All'interno delle mura vi erano la Chiesa di San Paolo, il palazzo civico dei cittadini, tra cui il Palazzo Guiderocchi. In questo Palazzo viveva la famiglia Guiderocchi, proveniente da Acquasanta, si era trasferita ad Ascoli nel 1300. Numerosi sono i personaggi di spicco della famiglia tra cui emergono Tommaso e i figli Astolfo e Flavia. Astolfo lascia la moglie Drusolina e le due piccole figlie Francesca e Aurelia che da subito divengono oggetto di contesa per futuri matrimoni. Ed è per questo che Aurelia, ancora giovanissima viene mandata per cinque anni alla corte di Urbino dove conosce il famoso poeta Torquato Tasso che, secondo alcuni studiosi, nella Gerusalemme Liberata trae ispirazione per alcuni personaggi dalle storie degli antenati di cui la piccola Aurelia Guiderocchi lo aveva reso partecipe.

Nel 1589 la contessa Aurelia Guiderocchi, dopo aver sposato in seconde nozze Giovanni Vincenzo Valignani, si ritira nel Palazzo di Terra Vecchia, successivamente Porzia, sua nipote erediterà il Palazzo di Monsampolo.

Musei[modifica | modifica sorgente]

I principali musei sono il Museo archeologico e il Museo delle mummie.

Museo archeologico[modifica | modifica sorgente]

Nel Museo Archeologico si trovano armi e reperti dei piceni e tombe dei defunti dove sono stati trovati anche vasi di origine greca e lucerne in terracotta.

Scavi Fosse Granarie

Museo delle mummie[modifica | modifica sorgente]

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Museo della cripta - Le mummie di Monsampolo.

Statua di Santa Teopista

Nel Museo delle mummie, ci sono quattro mummie in buono stato di conservazione, precisamente di tre donne e di un uomo.

Le mummie furono rinvenute dietro un muro, nella cripta della Chiesa di Santa Maria Assunta. Una delle tre donne è stata trovata a mani giunte (probabilmente, al momento del trapasso, stava pregando).

Sempre nel Museo ci sono le statue di Santa Teopista (la patrona di Monsampolo del Tronto) e della Madonna del Rosario (o della Vittoria). Santa Teopista è stata martire al tempo di Traiano ed è stata sepolta nella catacomba di Priscilla. La Madonna del Rosario (o della Vittoria) è rappresentata con un bambinello, delle scarpine e dei vestiti decorati a fiori.

Stella di Monsampolo[modifica | modifica sorgente]

Nella frazione di Stella di Monsampolo si può visitare la piccola Abbazia di San Mauro che è dedicato in origine a San Benedetto.

Si tratta di un convento che fu costruito allargando le mura di un piccolo tempio che era già presente e, secondo alcuni storici, era stato costruito sul luogo del martirio di un appassionato evangelizzatore cristiano del Piceno e dell'alto Teramano, San Marone, ucciso sotto gli imperatori Nerva o Traiano tra il 96 e io 117 d.C.

In seguito il nome di Marone fu modificato in Mauro. Tra il 941 e il 990 l'abbazia era una realtà operante. Intorno al decimo secolo, barbari e saraceni - durante le loro sanguinose scorribande - misero a ferro e fuoco l'intero territorio Piceno, distruggendo borgate e castelli.

I benedettini che abitavano la piccola abbazia furono costretti a fuggire e corsero a ripararsi alla meglio verso la più vicina collina, dove costruirono un castello, che prese il nome dell'apostolo Paolo, e cioè Mons Sancti Pauli, oggi Monsampolo.

Tradizioni[modifica | modifica sorgente]

Cosa mangiare[modifica | modifica sorgente]

Un dolce tipico di Monsampolo è il torrone di fichi, noto anche come panetto di fichi di Monsampolo del Tronto, fatto con ingredienti poveri come i fichi secchi sbucciati ed essiccati al sole, mandorle tostate, cedro candito, cannella, vaniglia, cacao, buccia di arance candita ed essenze varie.