Indio
Indio | |
---|---|
Dati fisico/chimici | |
Numero atomico | 49 |
Simbolo | In |
Temperatura di fusione | 156,6 °C |
Temperatura di ebollizione | 2 072 °C |
Anno della scoperta | 1863 |
Scopritore | Ferdinand Reich e Theodor Richter |
L'indio è l'elemento chimico di numero 49 e il suo simbolo è in. Questo metallo raro, malleabile e basso-fondente è chimicamente affine all'alluminio e al gallio ma più ancora allo zinco, i cui minerali sono la principale fonte di questo elemento.
Storia[modifica | modifica sorgente]
Fu scoperto mentre con uno spettrografo stavano cercando il tallio in alcuni minerali di zinco riuscirono ad isolare il metallo puro nel 1867.
Caratteristiche fisiche[modifica | modifica sorgente]
L'indio è un metallo molto tenero bianco bianco-argenteo brillante e lucido. Come lo stagno, anche l'indio emette un acuto stridio quando delle barrette di indio metallico vengono piegate.
Caratteristiche chimiche[modifica | modifica sorgente]
È radioattivo (ma molto debolmente), può bagnare il vetro.
Dove si trova in natura[modifica | modifica sorgente]
l'indio si trova lavorando i minerali di zinco ed anche in ferro piombo e rame.
Usi[modifica | modifica sorgente]
Venne utilizzato per la prima volta su vasta scala per rivestire il motore di un aereo durante la seconda guerra mondiale, poi negli anni ottanta venne utilizzato come semiconduttore e anche come pellicola. Oggi viene utilizzato per rivestire altri metalli, come campione di riferimento per tarare altri strumenti, per la manifattura di pannelli elettroluminescenti e come gamma-emettitore in medicina nucleare.
Sicurezza[modifica | modifica sorgente]
È debolmente tossico.