Gallio (elemento chimico)

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Gallio
Aspetto dell'elemento
Cristallo di gallio
Dati fisico/chimici
Zinco ← Gallio → Germanio
Numero atomico 31
Simbolo Ga
Temperatura di fusione 29,76 °C
Temperatura di ebollizione 2 400 °C
Anno della scoperta 1875
Scopritore Paul Émile Lecoq de Boisbaudran


Il Gallio nella tavola periodica è nella casella numero 31, il suo simbolo chimico è Ga.

Origine del nome[modifica | modifica sorgente]

Il Gallio fu scoperto da Paul Émile Lecoq de Boisbaudran nel 1875 esaminando una roccia proveniente dai Pirenei.

Il Gallio prende il nome dal cognome latinizzato dello scopritore.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Prima della Seconda guerra mondiale il Gallio era ottenuto soprattutto come sottoprodotto della lavorazione del rame.

Per molto tempo il gallio non fu usato molto nelle industrie.

Caratteristiche chimiche[modifica | modifica sorgente]

Il gallio molto puro ha il colore argenteo; il gallio solido è abbastanza morbido e si può tagliato con un coltello. È stabile se lasciato all'aria aperta e in acqua, ma reagisce e si dissolve in liquidi acidi e basici.

Usi[modifica | modifica sorgente]

Il gallio viene utilizzato nell'industria elettronica. Il Nitruro di Gallio (con formula: GaN) è un semiconduttore formato dalla combinazione del Gallio (Ga) con l'Azoto (N) e si utilizza dagli anni '90 per produrre i diodi LED.

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

Anche se il Gallio è solido a temperatura ambiente, diventa liquido se riscaldato leggermente: basta il calore di una mano. Il gallio è uno dei pochi metalli che si presentano insieme allo stato liquido insieme al Mercurio, Cesio e Rubidio che hanno questa proprietà.

Fonti[modifica | modifica sorgente]