Shoah

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Per Olocausto si intende il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati, a partire dalla seconda metà del XX secolo, di tutte le categorie di persone ritenute inferiori per motivi politici o razziali, tra cui gli ebrei, per il quale è identificato più correttamente con il termine Shoah.

Terminologia e significato[modifica | modifica sorgente]

La parola Olocausto deriva dal greco è vuol dire bruciato interamente. Shoah in ebraico significa: "disastro" o "catastrofe" e con questo termine si indica il genocidio degli ebrei commesso dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Descrizione[modifica | modifica sorgente]

Tra il 1933 e il 1945, furono circa 15-17 milioni le vittime dell'Olocausto, di entrambi i sessi e di tutte le età. L'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista. Ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi e proseguì durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione. Culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa che venivano condotte in modo sistematico: venivano fatte liste dettagliate di vittime presenti, future e potenziali. Furono trovati metodi sempre più efficienti per uccidere persone in massa, passando dalle fucilazioni, all'avvelenamento con monossido di carbonio. Adolf Hitler scrisse nel suo testamento finale, prima di suicidarsi il 30 aprile 1945, che i "criminali ebrei" avevano "espiato" il loro "errore" in "modo umano". I detenuti venivano uccisi anche da malattie come la scabbia, la scarlattina, il tifo, la difterite, la dissenteria e la denutrizione a causa delle condizioni disumane che erano costretti ad affrontare. I campi di concentramento si trovavano in tutta l'Europa. La macchina della distruzione raggiunse il suo punto culminante in sei campi di sterminio situati in Polonia dove furono trasportati e uccisi circa 3 milioni di ebrei. Oltre al campo di Auschwitz-Birkenau, attualmente sono considerati campi di sterminio o campi di concentramento e sterminio i campi di Bełżec, Sobibór, Treblinka, Chełmno, Majdanek. Questi centri senza precedenti nella storia dell'umanità erano costituiti da due elementi distinti: il campo propriamente detto e le installazioni per lo sterminio all'interno del campo; i "campi di distruzione" funzionavano con efficienza nel loro compito di uccidere individui; i risultati vennero raggiunti mediante un'accurata pianificazione.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

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