Selenio
Selenio | |
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Dati fisico/chimici | |
Numero atomico | 34 |
Simbolo | Se |
Temperatura di fusione | 221 °C |
Temperatura di ebollizione | 684,6 °C |
Anno della scoperta | 1817 |
Scopritore | Jöns Jacob Berzelius |
Elemento chimico con simbolo Se, peso atomico 78,96 u e numero atomico 34.
Origine del nome[modifica | modifica sorgente]
Il selenio deriva dal greco “selene” che significa “luna” con allusione alla sua lucentezza. Il suo simbolo è .
Storia[modifica | modifica sorgente]
Venne scoperto nel XVIII in una fabbrica svedese. Il chimico Jöns Jacob Berzelius lo scoprì nel 1817.
Caratteristiche fisiche[modifica | modifica sorgente]
Il selenio si presenta allo stato solido. Il suo punto di fusione è pari a 221 °C e il suo punto di ebollizione è di 684,7 °C.
Diffusione in natura[modifica | modifica sorgente]
Esso è un non metallo. È una sostanza rara allo stato elementare e poco abbondante nei minerali, ma presente in discreta concentrazione in alcuni vegetali e nel terreno.
Usi[modifica | modifica sorgente]
Si usa per la fabbricazione delle cellule fotoelettriche, di semiconduttori. Inoltre viene utilizzato per la preparazione di smalti, pigmenti e nell’industria del vetro.
Un impiego del selenio è nella fotografia e serve ad estendere il campo di tonalità delle stampe in bianco e nero e per aumentare l’intensità dei toni e della permanenza delle immagini.
Sicurezza[modifica | modifica sorgente]
Questa sostanza è cancerogena e tossica se ingerita o inalata. Può essere nociva per gli organismi acquatici.
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]
- www.cure-naturali.it