Alvaro Valentini
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| Nome Cognome Sesso Luogo di nascita Data di nascita Luogo di morte Data di morte Attività |
Alvaro Valentini M Fermo 16 gennaio 1924 Fermo 21 febbraio 1996 scrittore, poeta | ||
Alvaro Valentini è stato un celebre poeta, autore di numerosi saggi, un critico e traduttore di quotidiani nato a Fermo nel 1924 e morto nel 1996.
Biografia[modifica | modifica sorgente]
Alvaro Valentini fu un personaggio molto legato alla città di Fermo, dove nacque il 16 gennaio 1924.
Già da bambino dovette sopportare la morte del padre, tema che ricorrerà diverse volte nelle sue produzioni letterarie.
Si laureò nel 1946 all'Università di Roma presso la Facoltà di Lettere con la tesi «Situazione della poesia di Cardarelli», avendo per relatore della tesi Giuseppe Ungaretti. Nella sua vita si dedicò all’insegnamento nella sua città, passando dalle medie inferiori per arrivare ai licei. Poi insegnò la letteratura italiana presso l’Università di Macerata.
Dedito particolarmente alla poesia la cui produzione è stata raccolta dopo la sua morte in un volume curato da Sandro Baldoncini, pubblicò anche opere di narrativa. La sua prima opera fu «Niobe».
Studiò molte opere poetiche di Giacomo Leopardi, diventando un attivo vicepresidente del Centro studi leopardiani di Recanati. Si dedicò a Dante Alighieri, Guido Gozzano e Franco Matacotta.
Nel 1959 vinse il premio Trebbio Poetico, mentre nel 1961, il Premio Boccadasse. Nel corso della sua carriera collaborò spesso con l'editore romano Bulzoni, per cui curò svariati volumi di letteratura italiana, e pubblicò molte raccolte di racconti e alcune di poesia.
Morì a Fermo il 21 febbraio del 1996.
Curiosità[modifica | modifica sorgente]
La città di Fermo continua a ricordarlo in diversi modi: gli ha intitolato la piazza di Campoleggio, Largo Alvaro Valentini, un centro studi, molte iniziative ed un premio di critica letteraria.
Bibliografia[modifica | modifica sorgente]
- Fabio Ciceroni e Valerio Volpini (a cura di), Le Marche tra parole e immagini. Autori marchigiani del '900, Milano, Federico Motta Editore / Banca delle Marche, 1996.
Voci correlate[modifica | modifica sorgente]
