Erbio

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Erbio
Aspetto dell'elemento
Erbio allo stato solido
Dati fisico/chimici
Olmio ← Erbio → Tulio
Numero atomico 68
Simbolo Er
Temperatura di fusione 1 529 °C
Temperatura di ebollizione 2 868 °C
Anno della scoperta 1843
Scopritore Carl Gustav Mosander



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L'erbio è l'elemento chimico di numero atomico 68 e il suo simbolo è Er.

Tavola periodica magnesio

Caratteristiche[modifica | modifica sorgente]

L'erbio è un metallo malleabile, tenero, abbastanza stabile all'aria; resiste all'ossidazione più di altri elementi della serie dei lantanoidi. Dal punto di vista chimico è trivalente, ovvero tende ad assumere nei suoi composti il numero di ossidazione +3. I suoi sali sono di colore rosa e il suo sesquiossido (Er2O3) viene chiamato erbia.

Applicazione[modifica | modifica sorgente]

Nella tecnologia nucleare come assorbitore di neutroni. Come elemento drogante per le fibre ottiche per realizzare amplificatori di segnale in fibra (amplificatore coassiale). Aggiunto al vanadio, l'erbio ne abbassa la durezza e ne migliora la lavorabilità. L'ossido di erbio ha un bel colore rosa e per questo si usa a volte come colorante per smalti lucidi per vetro o ceramica. Il vetro all'erbio si usa spesso per lenti di occhiali da sole e bigiotteria. La sua configurazione elettronica è Xe4f126s².

Fibreoptic

Storia[modifica | modifica sorgente]

L'erbio (dal nome della cittadina svedese di Ytterby) fu scoperto da Carl Gustav Mosander nel 1843. Mosander separò l'ittria dalla gadolinite in tre distinte frazioni, che chiamò ittria, erbia e terbia. Erbia e terbia all'epoca erano però confusi; dopo il 1860 quella che era nota come terbia fu rinominata erbia e nel 1877 quella che era nota come erbia fu rinominata terbia.

Disponibilità[modifica | modifica sorgente]

L'erbio non si trova in natura come elemento puro, bensì combinato con altri elementi in minerali quali la monazite. La sua separazione e purificazione sono sempre stati processi piuttosto laboriosi e costosi, anche se le tecniche di separazione basate sullo scambio ionico sviluppate nel tardo XX secolo hanno reso i lantanoidi e i loro composti molto meno costosi che in passato. Le principali fonti di erbio sono i minerali xenotite e euxenite-(Y).

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Francesco Borgese, Gli elementi della tavola periodica. Rinvenimento, proprietà, usi. Prontuario chimico, fisico, geologico, Roma, CISU, 1993, ISBN 88-7975-077-1.
  • R. Barbucci, A. Sabatini e P. Dapporto, Tavola periodica e proprietà degli elementi, Firenze, Edizioni V. Morelli, 1998 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2010).
  • (en) Albert Stwertka, Guide to the Elements – Revised Edition, Oxford University Press, 1998, ISBN 0-19-508083-1.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

Wikipedia-logo-v2.svg Erbio su it.wikipedia