Utente:Azalea57/sandbox2
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Genere Lingua originale Autore Editore Anno di pubblicazione ISBN |
romanzo italiano Antonio Ferrara Coccole books 2014 |
La corsa giusta è un libro per ragazzi scritto da Antonio Ferrara. È stato pubblicato nel 2014 dalla casa editrice Coccole books.
Storia[modifica | modifica sorgente]
Il libro racconta in prima persona la vita di Gino Bartali, che nel 2013 è stato proclamato "Giusto tra le Nazioni" per il contributo da lui dato alla difesa dei cittadini ebrei perseguitati in Italia a seguito delle leggi razziali.
Trama[modifica | modifica sorgente]
Fin da bambino Gino ama pedalare e con la sua bicicletta percorre ogni giorno molti chilometri, finché non gli viene proposto di entrare a far parte di una squadra ciclistica. Da quel momento ha inizio la sua carriera che, tra alti e bassi, lo porta a raggiungere molti successi; nonostante il duro colpo subito per la morte del fratello Giulio durante una gara ciclistica, vince numerose competizioni tra cui il Giro d'Italia e il Tour de France. Durante la guerra viene arruolato e riceve l'incarico di portaordini con la sua bicicletta: è così che incontra padre Niccacci, un prete che fa parte di una rete clandestina organizzata dal cardinale di Firenze Elia Della Costa per aiutare gli ebrei a fuggire all'estero. Bartali si assume l'incarico di trasportare e consegnare i documenti falsi per le famiglie ebree in fuga dall'Italia, e lo fa nascondendoli nel telaio della sua bicicletta. Finita la guerra, riprende la sua carriera e riceve grande notorietà anche grazie alla rivalità con l'amico - nemico Fausto Coppi. Una volta ritiratosi dalle gare, ormai anziano, riprende la sua tranquilla vita con l'amata moglie Adriana ed i figli, conservando nel profondo la nostalgia per le gare e per la bicicletta.
Cultura di massa[modifica | modifica sorgente]
Citazioni[modifica | modifica sorgente]
"Uno passa tutta l'infanzia a immaginare com'è fatto un campione, passa tutta la sua vita di ragazzo a sognarselo la notte, a sperare una volta di incontrarlo, di toccargli la mano, di chiedergli l'autografo, e poi un giorno gli capita di essere lui, il campione, a vent'anni, e non gli sembra vero, e non se ne fa capace..."
"E mi piaceva, questa cosa qua che un prete e un ateo facessero combutta contro i nazisti per salvare gli ebrei, e figuriamoci se allora non gli davo un po' una mano anch'io. E così adesso ero anch'io come un partigiano."
" Certo che la paura ti veniva, quando partivi. La paura ti inseguiva, ce l'avevi sempre dietro, solo che io cercavo di correre più veloce di lei. Pensavo alla paura che sicuramente avevano pure i partigiani nascosti sopra le montagne, che lo stesso venivano giù e rischiavano la pelle per fare quello che andava fatto."
Tematiche[modifica | modifica sorgente]
- sport
- antisemitismo
- seconda guerra mondiale
- libri della biblioteca della legalità
Note[modifica | modifica sorgente]
Bibliografia[modifica | modifica sorgente]
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]