Granchi

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Granchio con il carapace giallo

Il granchio appartiene alla classe dei crostacei ed è un artropode marino. Il nome crostacei deriva dal nome crosta, un'armatura rigida che protegge il loro corpo.

I crostacei[modifica | modifica sorgente]

I crostacei sono differenti dagli altri artropodi perché hanno due paia di antenne e respirano dalle branchie. I crostacei, come altri artropodi, hanno il corpo suddiviso in tre parti (capo, torace, addome) e hanno 10 zampe. Il loro organismo è rivestito da uno scheletro esterno chiamato esoscheletro, che ha il compito di proteggere l’animale e di evitare che l’animale si disidrati. L’esoscheletro è sostituito periodicamente per permettere la crescita dell’organismo: questo processo si chiama “muta”. I crostacei non ancora adulti fanno parte del plancton e negli oceani fanno parte del “krill”(principale alimento delle balene). Quando i crostacei diventano adulti e non cambiano più l’esoscheletro sono protetti da una corazza dura. Possiedono due paia di antenne, si muovono con le zampe e respirano con le branchie. I crostacei vivono in ambienti acquatici, anche se ci sono specie terrestri. Esistono tante specie commestibili, come il granchio, il gambero, l’astice, l’aragosta e la granceola. I granchi (Brachyura Linnaeus, 1758) sono dei crostacei decapodi acquatici che hanno le estremità delle zampe davanti a forma di tenaglie, dette chele, e una corazza che copre tutto il loro corpo ma non le zampe, detta carapace. Il carapace non cresce insieme al granchio, quindi il crostaceo è costretto a cambiarlo dopo essere cresciuto. Il momento in cui il granchio si libera del carapace è detto muta. Le chele vengono utilizzate soprattutto per difendersi dai predatori, ma anche per afferrare gli oggetti e il cibo per mangiare. Una specie comune nel Mar Mediterraneo è il Granchio corridore, tipico degli scogli.

Come è fatto[modifica | modifica sorgente]

Il granchio pesa da 50 a 100 g e la sua lunghezza cambia a seconda della specie e il granchio comune ha un diametro di 8 cm. Ha il corpo formato da un addome piccolo coperto da un guscio chiamato “carapace”. La specie comune ha davanti un paio di “chele”, che sono delle pinze con cui afferra gli animali più piccoli e si difende dagli animali più grandi; ha anche 4 paia di arti nel torace e addome che servono per nuotare e muoversi e camminare di lato ed è molto buffo. Il guscio è la sua maggiore difesa ma siccome non cresce con l’animale, quando diventa ’’stretto” viene abbandonato. Si gonfia d’acqua finché l’armatura cede e si rompe mentre compare, sotto, la nuova corazza ancora molle. Deve aspettare alcuni giorni perché si indurisca. Il granchio rimane così indifeso ed è costretto a rimanere nascosto tra le rocce finché la sua “pelle” non forma una nuova corazza.

Cosa mangia[modifica | modifica sorgente]

Mangia le alghe, i bivalvi (cozze e vongole), larve di insetti, insetti, vermi e piccoli pesci.

Habitat[modifica | modifica sorgente]

Ci sono specie che possono vivere in acque dolci e specie che vivono in acqua salata del mare dove i granchi vivono sui fondali sabbiosi e tra gli scogli. Molte specie sono notturne perché sono minori i predatori.

Riproduzione[modifica | modifica sorgente]

Come tutti gli artropodi, per riprodursi il granchio usa le uova della femmina.

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

Granchio gigante
  1. Come si fa a distinguere un granchio femmina da un granchio maschio? Bisogna prenderlo delicatamente per la corazza. Se allarga le pinze, è un maschio, se le piega contro di sé,è una femmina.
Granchio violinista
  1. In Giappone vive una specie gigante e le sue chele possono arrivare a 5 metri di lunghezza.
  2. Perché il granchio violinista ha questo buffo nome?Perché possiede una pinza, molto più sviluppata dell’altra e il maschio si serve di questa pinza come un archetto di un violino per attirare l’attenzione della femmina che vuole corteggiare. Per conquistarla apre e chiude le pinze come le nacchere.
  3. Perché il granchio rosso è chiamato anche “granchio arrabbiato”? Perché, appena si trova di fronte a un pericolo, sembra impazzire.

Solleva molto in alto le pinze e distribuisce pugni nel vuoto mentre si allontana.


Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Il libro degli animali,di Francesca Bignotti e Irene Ceruti, Artemisia progetti editoriali
  • Conoscere il mare, come e perché? Per rispondere alle domande dei bambini - edizioni Larus S.P.A.2003