Pino silvestre

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Un pino silvestre

Il pino silvestre è un albero sempreverde della famiglia delle Pinaceae. Il portamento è arboreo. Può raggiungere i 30 metri di altezza. Il tronco è dritto o curvo a seconda della fertilità del terreno. La chioma è leggera, verde e grigia; prima è conica e poi piramidale.

Il legno è molto resinoso, tenero con la parte interna (durame) rossiccia a quella esterna (alburno) biancastra. Le foglie sono aghiformi, riunite a due,lunghe 3 a 7 cm, pungenti ritorte e di colore verde/blu. I fiori maschili sono coni gialli/rosa alla base dei nuovi getti. Invece quelli femminili sono rosa al vertice dei nuovi getti la fioritura inizia da aprile a giugno. I frutti sono strobili, pigne, piccole rotondeggianti e legnose. L'apparato radicale inizia a fittone e poi assume forme diverse a seconda del terreno.

Classificazione[modifica | modifica sorgente]

Sempreverdi, aghifoglie.

Nome scientifico Pinus Sylvestris.

Nome dialettale Dialetto trentino: "Pin"

Famiglia Appartiene alla famiglia delle "pinacee"

Ambiente[modifica | modifica sorgente]

Vive preferibilmente in boschi puri (pinete) o insieme a latifoglie, abete rosso e larice. È una pianta eliofila, cioè ama molto la luce.

Il terreno adatto è un terreno frugale, cioè povero.

Usi[modifica | modifica sorgente]

Il legno del pino silvestre si usa per imballaggi e nell'industria cartaria. Tradizionalmente veniva ricavata dalle radici la «tia», sottili stecche di legno che servivano per accendere il fuoco al pari della moderna diavolina.

Note[modifica | modifica sorgente]


Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Intervista al Custode Forestale Serafini Andrea

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]