Ildegarda di Bingen

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Ildegarda di Bingen

Hildegard of bingen and nuns.jpg

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Ildegarda
bingen
F
Bermersheim vor der Höhe
16 settembre 1098
Bingen am Rhein
17 settembre 1179
monaca cristiana, scrittrice, filosofa, naturalista...


Ildegarda è stata una monaca cristiana, mistica, scrittrice, teologa e musicista tedesca nata nel 1098.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Ultima di dieci fratelli, nacque a Bermersheim vor der Höhe nell'estate del 1098.

All'età di otto anni, venne messa a causa della sua salute nell'Abbazzia di Disibodenberg dai suoi genitori Ildeberto e Matilda di Vendersheim dove venne affidata a una cugina badessa; qui prende i voti fino a divenire superiore in quell'Abbazia.

Entrata nel monastero Benedettino, in Germania, a soli otto anni si avvicinò alla conoscenza del latino e della teologia.

Inoltre iniziò ad avere le sue prime visioni mistiche, che tenne nascoste fino al 1141; dopo vari studi, iniziò a raccontare le sue visioni e le mise nella sua prima opera Scivias.

Pochi anni dopo, si trasferisce nella comunità femminile di Rupertsberg fondato da lei stessa nel 1150 a Bingen, le cui rovine vennero rimosse per costruire una ferrovia. Si dice facesse vestire sfarzosamente le consorelle, per salutare cantando le festività domenicali.

Nel 1165 fonda un'altra abbazia, tuttora esistente come centro religioso-culturale, ad Eibingen, sul lato opposto del Reno. L'abbazia è visitabile, e nella chiesa si possono ammirare gli affreschi che ritraggono i momenti salienti della vita di Ildegarda e i segni straordinari che accompagnarono il momento del suo trapasso, avvenuto il 17 settembre 1179. Tra la fine del 1159 e il 1170, compì quattro viaggi pastorali, predicando nelle cattedrali di Colonia, Treviri, Liegi, Magonza, Metz e Würzburg. Abbiamo di lei poesie, canti, moltissime lettere e un'autobiografia di cui ci restano frammenti. La sua esperienza mistica è descritta in particolare nel Liber scivias degli anni 1141-51. La festa in suo onore è il 17 settembre.

Ildegarda scriveva canzoni e melodie in onore di Dio, la sua vastissima produzione spirituale comprende inni, antifone, sequenze, 77 composizioni, canzoni da lei raggruppate sotto il titolo SYMPHONIA HARMONIAE CAELESTIUM REVELATIONUM. Per il suo concetto "l'anima è sinfonica" ha il merito di prima donna musicista nella storia del cristianesimo. Dopo la SINFONIA DELL'ARMONIA DELLE RIVELAZIONI CELESTI le fu impedito dall'arcivescovo di Magonza di suonare nel monastero, questo le fu ripermesso solo 6 mesi prima della sua morte. Le sue idee avanzate sulla musica anticipa di secoli l'utilizzo di uno strumento accompagnato dalla voce umana. Nelle sue composizioni è tutto affidato alle voci bianche e femminili (parole e musica), le linee melodiche non hanno frasi fisse. La sua musica è essenzialmente preghiera ed è ispirazione poetica.

La "trilogia profetica" di Ildegarda è costituita da:

  • Scivias, terminato nel 1151 (ed. Hildegardis Scivias, A. Führkötter - A. Carlevaris, CCCM, XLIII; XLIIIA, Turnhout, 1978).
  • Liber vitae meritorum, iniziato nel 1158 (ed. Sanctae Hildegardis Opera, J.B. Pitra, Monte Cassino, 1882).
  • Liber divinorum operum, terminato nel 1174 (ed. Liber divinorum operum simplicis hominis, in Patrologia Latina, vol. 197).

La trilogia costituisce anche un'opera sistematica di teologia morale

Le altre opere sono:

  • Ordo virtutum (1152), la prima sacra rappresentazione del Medioevo (ed. Peter Dronke, Poetic Individualities in the Middle Ages, Oxford, 1970).
  • Symphonia harmoniae celestium revelationum, databile al (1151-1158) (ed. Hildegard von Bingen: Lieder, edd. P. Barth, M.-I. Ritscher e J. Schmidt-Gorg, Salzburg, 1969), che contiene le liriche musicate da Ildegarda;
  • Epistolae: ed. in Patrologia Latina, vol. 197; altre lettere in J. B. Pitra, Sanctae Hildegardis Opera, Monte Cassino, 1882; le lettere del manoscritto di Stoccarda sono state edite da F. Haug in «Revue Bénédictine» 43 (1931), 59-71; altre lettere dal manoscritto B sono state edite da Peter Dronke in Women Writers of the Middle Ages, Cambridge, 1984, 256-64.
  • Vita Sancti Disibodi
  • Vita Sancti Reperti
  • Expositio Evangeliorum
  • Explanatio Simboli S. Athanasii
  • Explanatio Regulae Sancti Benedicti
  • Lingua Ignota, Litterae ignotae: J. B. Pitra, Sanctae Hildegardis Opera, Monte Cassino, 1882 e in Patrologia Latina, vol. 197.

L'opera omnia di Ildegarda, nell'edizione della Patrologia Latina del Migne, è consultabile online con indici analitici.


In tutta la sua vita Ildegarda ebbe delle visioni mistiche in cui entrava in contatto e in dialogo diretto con Dio. È stata proclamata santa da Benedetto XVI il 7 ottobre 2012.

Oggi è conosciuta per la sua musica e la sua massima modernità ed è definita precorritrice del femminismo.

Rimedi terapeutici[modifica | modifica sorgente]

Un notevole contributo lo diede pure alle scienze naturali.

Ildegarda studiò le proprietà delle piante e delle pietre, per trovare in esse degli effetti curativi. Lei spiegò anche come si generavano le malattie e cosa fare per riacquistare la salute. Lei utilizzava un metodo innovativo per quei tempi: non descrisse solo la forma delle piante, ma anche le caratteristiche del rimedio.

In “Herbora sempliciorum”, Ildegarda di Bingen elenca e illustra le erbe coltivate nei monasteri e da cui vengono tratti i rimedi. Studia le proprietà puramente materiali delle piante o delle pietre, ma non si ferma all’esame esteriore: le interessa piuttosto scoprire i poteri terapeutici nascosti in esse. Attribuiva anche alle pietre un effetto curativo, anticipando quella che oggi è chiamata la “cristalloterapia”.

Nel suo “Causa e curae” spiega come si generano le malattie e cosa fare per riacquistare la salute. Lei utilizza un metodo completamente innovativo per l’epoca: non descrive solo la forma delle piante e le caratteristiche del rimedio, ma illustra anche l’effetto che la sostanza produce quando entra in relazione con l’uomo.

Attività come badessa[modifica | modifica sorgente]

Ildegarda fondò un monastero nel 1150, intitolato San Rupertsberg. Faceva vestire decorosamente le sue consorelle con gioielli per salutare con canti le festività domenicali.

Contributi alla scienza[modifica | modifica sorgente]

Diede un grande contributo alla scienza naturale scrivendo due trattati enciclopedici, che raccoglievano il sapere medico e botanico. Ildegarda studiò teologia, musica e medicina; lasciando alcuni libri contenenti su profezie. Ed ebbe anche degli interessi per la lingua, inventando una lingua ignota, che utilizzava per fini mistici.

La sfida all'imperatore[modifica | modifica sorgente]

Ildegarda più volte definì se stessa come «una piuma abbandonata al vento della fiducia di Dio», fece della sua religiosità un'arma per una battaglia da condurre per tutta la vita: scuotere gli animi e le coscienze del suo tempo.

Non ebbe timore di uscire dal monastero per conferire con vescovi e abati, nobili e principi. In contatto epistolare con il monaco cistercense Bernardo di Chiaravalle, sfidò con parole durissime l'imperatore Federico Barbarossa . L'imperatore non si vendicò dell'affronto, ma ruppe il rapporto di amicizia che avevano.

I rapporti con la Chiesa[modifica | modifica sorgente]

Lei fondò il monastero di Bingen am Rhein e fu spesso in contrasto con il clero, ma riuscì a ribaltare il concetto monastico. Quando ormai era ritenuta un'autorità al interno della Chiesa, papa Eugenio III, lesse alcuni dei suoi scritti durante il sinodo di Treviri. E fu anche autorizzata ad esporre in pubblico le sue visioni.

Note[modifica | modifica sorgente]


Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

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