Emmy Noether

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Emmy Noether

Ritratto Emmy Noether.jpg
matematica del Novecento

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Emmy
Noether
F
Erlangen
23 marzo 1882
Bryn Mawr
14 aprile 1935
fisica e matematica

Emmy Noether è stata una matematica tedesca, definita "la madre della moderna algebra astratta"; ha formulato il teorema che porta il suo nome e che ha aiutato Einstein a mettere a punto la versione definitiva della relatività generale.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Amalie Emmy Noether nasce a Erlangen-Baviera nel 1882 da famiglia ebrea; dovrà superare molti ostacoli nella sua vita sia perché scienziata sia perché ebrea. Saarà una matematica brillante, tanto fondamentale per la materia da legare il proprio nome alla sua più grande scoperta, il “Teorema di Noether” del 1915, che mostra la connessione tra simmetrie e leggi di conservazione. "Le innovazioni più caratteristiche della matematica del ventesimo secolo sono in gran parte dovute al suo contributo": queste le parole del matematico Nathan Jacobson nella sua introduzione al "Collected Papers" della Noether.

Figlia del matematico Max Noether, Emmy decide di seguire le orme paterne. Viene così accettata all’Università di Erlangen, ma, essendo donna, può farlo solo da uditrice. Dopo due anni di solo ascolto, si trasferisce all’Università di Gottinga e, nel 1907, completa il dottorato con una tesi eccellente sugli invarianti algebrici, diventando la seconda donna laureata in quel corso di studi. Vorrebbe insegnare, ma non può, non è un uomo. Emmy comincia quindi ad aiutare il padre, prima nelle ricerche e nelle lezioni sostituendolo quando malato, fino a pubblicare sotto il nome del padre gli aggiornamenti alle sue scoperte.

Nel 1915 ritorna all’Università di Gottinga su invito dei matematici David Hilbert e Felix Klein: è la prima volta che può esprimere il suo sapere con il suo vero nome, anche se non retribuita. È solo nel 1922 che diventa "professore senza mandato" e comincia a ricevere un piccolo stipendio. Il suo status non cambia molto durante la sua permanenza a Gottinga, a causa non solo dei pregiudizi nei confronti delle donne, ma per il fatto di essere ebrea, pacifista e simpatizzante marxista. Attorno a lei si forma un gruppo di studenti, chiamati “Noether’s boys” che la seguono entusiasti, divenendo dei grandi matematici. Emmy si dimostra una docente appassionata non solo a quello che insegna, ma anche allo sviluppo personale di ciascuno di loro.

Diviene famosa in ambito accademico: è la prima donna a tenere una sua conferenza alla sessione del Congresso internazionale dei matematici di Zurigo nel 1932.

Nel 1933, quando il nazismo sale al governo, vieta agli ebrei ogni possibilità di insegnamento. Emmy fugge negli Stati Uniti al Bryn Mawr College, un istituto universitario femminile di ottima fama, dove prosegue le sue ricerche. Emmy fonda la Teoria degli Anelli in Algebra e in Fisica e rivoluziona il mondo della scienza degli anni Venti con il “Teorema di Noether”. Un lavoro che colpisce l’ammirazione di Albert Einstein, il quale pubblica nel 1935, poche settimane dopo la sua morte, sul New York Times un caldo apprezzamento per la collega: "È stato il genio matematico creativo più importante sin dall'inizio dell'istruzione superiore per le donne". Il collega algebrista BL van der Waerden, nel suo necrologio, definisce l'originalità matematica di Emmy "assoluta al di là di ogni confronto", e il fisico matematico Hermann Weyl "il suo lavoro ha cambiato il volto dell'algebra". I famosi fisici Lederman e Hill affermarono che il teorema da lei elaborato equiparava il livello del teorema di Pitagora.

Grazie al suo contributo, gli algebristi sono passati dallo studio di soluzioni per equazioni a quello delle strutture algebriche: un passo fondamentale nella storia. Per tutta la vita la Noether dovette lottare contro l'emarginazione e la segregazione, perché donna ed ebrea. Il mondo, forse, non era pronto a riconoscere i successi di una donna; la società maschilista e l'antisemitismo erano ancora molto radicati nella sua epoca.

Un consiglio che Emmy darebbe a noi giovani di oggi sarebbe: “Non permettete a una società ingiusta di intaccare le vostre qualità. Credete in ciò che fate e combattete per difendere il vostro lavoro. Condividete le vostre idee e non siate egoisti!”

Filmografia[modifica | modifica sorgente]

  • "Simmetrie - la mirabolante storia di Emmy Noether" - lezioni spettacolo di Andrea Pennacchi, con Alessandra Quattrini, musiche di Giorgio Gobbo, voce off di Maria Virgillito, prodotto in collaborazione con il Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Padova. Lo spettacolo racconta la vita della matematica tedesca che, attraversando qualsiasi pregiudizio (donna di scienza e di famiglia ebrea), nel 1915 diede il nome all'omonimo teorema, diventando una tra le più importanti donne legate al mondo della scienza e della fisica.
  • Roberta Fulci, una delle voci di Radio3Scienza, ha realizzato una puntata di WikiRadio dedicata a Noether.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Sara Sesti, Liliana Moro - Scienziate nel tempo, Più di 100 biografie, Ledizioni, Milano 2020
  • James Brewer e Martha Smith "Emmy Noether: A Tribute to Her Life and Work", Dekker, 1981;
  • Elena Rinaldi, "Genio e pregiudizio - Il Teorema di Noether e un nuovo mondo di simmetrie" - Hoepli Editore, 2020;
  • Taylor & Francis Inc, "Emmy Noether: The Mother of Modern Algebra" di M.B.W.Tent (Autore), 2008;
  • Gabriella Greison, "Sei donne che hanno cambiato il mondo" - Greison Anatomy Libri, 2016 - Sei brevi romanzi di donne che hanno cambiato il mondo: Marie Curie (1867-1934), Mileva Mari (1875-1948), Lise Meitner (1878-1968), Hedy Lamarr (1914-2000), Rosalind Franklin (1920-1958);
  • Eduardo Saenz de Cabezon (matematico e divulgatore scientifico, professore all'Università di La Rioja, Spagna) "El arbol de Emmy"

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]