Cosimo Morelli

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Cosimo Morelli

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Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Cosimo
Morelli
M
Imola
6 ottobre 1732
Imola
26 febbraio 1812
architetto

Francesco Cosimo Cassiano Morelli, nato ad Imola, 6 ottobre 1732 e ivi morto il 26 febbraio 1812 è stato un architetto italiano. Progettò numerosissimi edifici tra cui varie cattedrali, chiese, teatri e palazzi in tutto lo Stato Pontificio.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Il padre Domenico, imprenditore-capomastro, originario di Torricella, aveva sposato l'imolese Maria Vittoria Costa, stabilendosi poi in Romagna.

Cosimo frequentò la scuola dei Gesuiti (situata presso la chiesa di Sant'Agata) e completò la propria formazione prendendo lezioni dal prozio, Giovanni Domenico Trifogli (1675 - 1759), uno dei cosiddetti Maestri Comacini, architetti e capomastri ticinesi la cui opera era molto apprezzata nell'Italia settentrionale e centrale. Iniziò l'apprendistato nell'impresa paterna assieme al fratello Luigi. Si segnalò all'attenzione del vescovo di Imola, il cesenate Giovanni Carlo Bandi, che gli affidò la ristrutturazione del Duomo. Fu lo stesso Bandi che lo presentò al proprio nipote, Giovanni Angelo Braschi, uditore civile e segretario del cardinale camerlengo della Curia romana.

Nel 1759 Morelli si recò a Roma, dove si perfezionò in architettura presso lo studio del marchese Gerolamo Theodoli (progettista del Teatro Argentina).

Dopo aver realizzato i suoi primi lavori, nel 1776 partecipò al concorso per le nuove sagrestie vaticane. Giannangelo Braschi, divenuto Papa Pio VI, lo nominò architetto pontificio.

Cosimo Morelli fu tra i più prolifici architetti dello Stato Pontificio nella seconda metà del Settecento, grazie anche alla capacità di interpretare in maniera rigorosa il gusto estetico dell'epoca. In qualità di architetto pontificio, durante il pontificato di Papa Pio VI (1775-99) costruì, rinnovò ed ingrandì numerosi edifici, civili e religiosi.

La fama che arrise a Cosimo Morelli derivò anche dalla sua capacità organizzativa, che gli consentì di offrire ai committenti realizzazioni edilizie a costi marcatamente inferiori rispetto a quelli degli altri architetti dell'epoca. Morelli aveva alle sue dipendenze un collaudato gruppo di artigiani e, inoltre, poteva giovarsi della collaborazione di valenti pittori, quali Alessandro Dalla Nave, Antonio Villa e Angelo Gottarelli.

Non ci furono però solo rose, nella sua vita privata e professionale: come accade spesso ai potenti, fu fatto oggetto di sviscerati encomi ma anche di poco teneri oltraggi. A parte la battuta che per andare a Roma occorreva passare da porta Morelli, si registrano un tranciante giudizio di Vincenzo Monti (pressappoco: uno come lui è sempre meglio tenerselo buono) nonché le frasi pepate di Marcello Oretti ("Con poca abilità si procaccia le fabbriche principali dello Stato Pontificio") e di Antonio Canova, famoso scultore, il quale ebbe a dire riferendosi all'Imolese, che "l'impostura a questo mondo può davvero molto".

Negli ultimi anni del secolo subì un tracollo finanziario: aveva ottenuto in prestito 50.000 scudi (circa 20 milioni di euro), ma a causa della soppressione dello Stato Pontificio e della creazione della Repubblica Romana (1798-1799), il valore del denaro scese a zero. Cercò di vendere immobili per quella cifra. Trovò un principe polacco disponibile alla transazione, ma quando si accorse che la metà degli immobili erano ipotecati, il nobile si rivolse agli avvocati. Morelli perse il processo.

I suoi ultimi anni di vita furono duri: vecchio, malato e indigente, arrivò addirittura a chiedere aiuto proprio al Canova, che gli fece avere 24 scudi, con ammirevole ma anche comoda classe. Ci voleva ben altro calore per il Morelli, che morì quasi abbandonato da tutti il 26 febbraio 1812 a Imola. Fu sepolto nella chiesa di Santa Maria in Regola.

Onorificenze[modifica | modifica sorgente]

Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro— Roma

Opere[modifica | modifica sorgente]

  • 1.Chiesa di Santa Maria dell’ulivo(Imola)
  • 2.Conservatorio delle donzelle(ora orfanotrofio femminile) (Imola)
  • 3.Chiesa di San Macario
  • 4.Monastero delle carmelitane(Massa Lombarda,Ravenna)
  • 5.Torre dell’orologio(Massa Lombarda,Ravenna)
  • 6.Palazzo comunale(Massa Lombarda,Ravenna)
  • 7.Oratorio di Santa Maria Assunta detto Oratorio Parini(Castel Bolognese,Ravenna)
  • 8.Lavori di restauro alle mura di Castel Bolognese
  • 9.Libreria del collegio dei Gesuiti(Imola)
  • 10.Scalone e libreria del Convento dei Francescani(ora biblioteca comunale)(Imola)
  • 11.Santuario della Beata Vergine del soccorso(Bagnara di Romagna)
  • 12.Chiesa di San Salvatore(Massa Lombarda,Ravenna)
  • 13.Perizia del mulino di San Patrizio a Massa Lombarda
  • 14.Nuovo collegio Trisi(ora biblioteca civica)(Lugo)
  • 15.Progetto per la ricostruzione dell'Oratorio di San Matteo a Faenza
  • 16.Chiesa collegiata di San Francesco(Lugo)
  • 17.Chiesa Cattedrale di San Cassiano(Imola)
  • 18.Palazzo Vescovile(Imola)
  • 19.Tribuna e coro della Chiesa di San Agostino(Imola)
  • 20.Palazzo Vescovile(Imola)
  • 21.Chiesa Cattedrale di San Giuliano(Macerata)
  • 22.Dossale dell’altare maggiore della Chiesa di San Giovanni(Macerata)
  • 23.Progetto per la pescheria di Imola
  • 24.Chiesa di Santa Maria della Misericordia
  • 25.Chiesa Cattedrale di San Maurenzio(Fossombrone)
  • 26.Arco trionfale in onore di Clemente XIV
  • 27.Progetto per la piazza di Santarcangelo a Romagna
  • 28.Chiesa e Convento di Santo Stefano(Imola)
  • 29.Rifacimenti nella Chiesa metropolitana(Ravenna)
  • 30.Chiesa di San Giacomo presso la villa Rosponi(San Giacomo di Russi,Ravenna)
  • 31.Palazzo Anguissola(Piacenza)
  • 32.Ingresso e scalone di palazzo Scotti(Piacenza)
  • 33.Interventi nel palazzo apostolico(ora prefettura)(Ravenna)
  • 34.Progetto di ricostruzione del Duomo di Cesena
  • 35.Appartamenti festivi per la promozione alla Porpora del Principe Vescovo Giancarlo Bandi
  • 36.Progetto per la libreria di Cesena
  • 37.Ricostruzione del timpano di facciata della Chiesa Cattedrale di San Pietro(Bologna)
  • 38.Progetto di ampliamento del coro della Chiesa di San Pietro di Bologna
  • 39.Progetto di demolizione della “Spina dei Borghi”
  • 40.Progetto della nuova sagrestia di San Pietro i n Vaticano
  • 41.Lavori di prosciugamento delle Paludi Pontine
  • 42.Seminario Abbaziale(Subiaco)
  • 43.Chiesa Abbaziale dei S.S. Nicolò ed Agata (Zola Predosa,Bologna)
  • 44.Villa all’orto Vaina(Imola)
  • 45.Chiesa Parrocchiale(Montegrimano,Macerata)
  • 46.Chiesa di San Francesco(Montemilone,ora Pollenza,Macerata)
  • 47.Chiesa collegiata della Beata Vergine Assunta(Cisterna,Latina)
  • 48.Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta(Fermo)
  • 49.Arco trionfale Effimero in onore di Pio VI ad Imola
  • 50.Chiesa di Santa Maria in Regola(Imola)

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Cosimo Morelli e l'architettura delle legazioni pontificie, Anna Maria Matteuci, 1743, Pirazzoli Bologna

Sitografia[modifica | modifica sorgente]

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]