Battaglia di Waterloo
La battaglia di Waterloo fu una delle sette coalizione della guerra napoleonica.
Antefatti[modifica | modifica sorgente]
La battaglia si svolge nel villaggio belga di Mont-Saint-Jean che si trova a 5 chilometri dalla città di Waterloo. Durò una giornata, il 18 giugno 1815, per più di otto ore.
Schieramenti[modifica | modifica sorgente]
Impero francese[modifica | modifica sorgente]
Il comandante era Napoleone Bonaparte. L'esercito contava prima del fatto erano circa 72.000. Dopo il fatto si contava di 25.000 morti, 8.000 prigionieri e 8.000 disertori[1].
Armata dei Paesi Bassi e del Basso Reno[modifica | modifica sorgente]
I comandanti erano Gebhard Leberecht von Blucher e Arthur Wellesley, I duca di Wellington. Gli alleati erano chiamati settima coalizione ed erano parte dei diversi eserciti: Regno di Prussia, Ducato di Nassau, Ducato di Brunswick, Regno di Hannover, Regno Unito dei Paesi Bassi e Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda, erano composti di circa 185.000 soldati. Dopo l'ultima battaglia si contava di 21.447 morti.
Galleria[modifica | modifica sorgente]
Wellington a Waterloo, dipinto di Robert Alexander Hillingford
L'attacco finale dei prussiani delle divisioni Ryssel, Hiller e Tippelskirch al villaggio di Plancenoit, difeso dalla Giovane Guardia, la sera del 18 giugno 1815
Note[modifica | modifica sorgente]
- ↑ Fonte: Ministero della guerra, Stato Maggiore centrale - ufficio storico Gen. Alberto Pollio 1923