Artemisia Gentileschi
Artemisia Gentileschi | |||
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Nome Cognome Sesso Luogo di nascita Data di nascita Luogo di morte Data di morte Attività |
Artemisia Gentileschi Femmina Roma 8 luglio 1593 Napoli 1652-1656 pittrice |
Artemisia Gentileschi è stata una pittrice italiana di scuola caravaggesca.
Biografia[modifica | modifica sorgente]
Artemisia Gentileschi nasce a Roma l’8 giugno del 1593 ed è la primogenita di sei fratelli.
Nel 1615 diventa orfana di madre ed è proprio dopo questo avvenimento che inizia ad avere rapporti con la pittura grazie al padre che era un pittore e nel 1610 realizza la sua prima opera chiamata “Susanna e i vecchioni”.
Nel 1611 suo padre Orazio la affida alla guida di Agostino Tassi, un pittore talentuoso di quei tempi ma con un carattere sanguigno e iroso, infatti non aveva un bel passato con la giustizia: oltre ad essere coinvolto in disavventure giudiziarie anche come mandante di omicidi era un noto scialacquatore.
Infatti poco tempo dopo, nel 1611 approfittando dell’assenza del padre, Tassi violentò Artemisia e questo segnò molto la vita e la carriera di essa. Dopo l’avvenuto Tassi cercò di rimediare cercando di sposare Artemisia attraverso il matrimonio riparatore. Tuttavia nonostante la testimonianza di Artemisia, Orazio denunciò Tassi solo nel 1612. Il giorno dopo Artemisia sposò Pierantonio Stiattesi un pittore discretamente famoso.
Infine gli ultimi anni li passò a Napoli ed è lì che morì in un periodo tra il 1652 e il 1656.
Attività[modifica | modifica sorgente]
Opere più importanti: “Susanna e i vecchioni”, “Giuditta che decapita Oloferne", “Giuditta con la sua ancella”, “Conversione della Maddalena”, “Autoritratto come allegoria della pittura”
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]
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