Utente:Wikiriccardo/sandbox

Da Vikidia, l'enciclopedia libera dagli 8 ai 13 anni.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Temistocle Calzecchi Onesti

Temistocle Calzecchi Onesti, nato a Lapedona, in provincia di Ascoli Piceno, il 15 dicembre 1853, e morto nel 1922 a Monterubbiano, è stato un fisico italiano.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Nato da Icilio e da Angela Onesti, studiò all'università di Pisa dove si laureò in scienze fisiche e matematiche

Il padre era il medico condotto del paese. Ma trascorse la sua giovinezza a Monterubbiano, il paese della sua famiglia. Si dedicò poi all’insegnamento nelle scuole superiori. In particolare presso i licei dell’Aquila, Fermo, Milano e Roma.

Si occupò di assistenza sociale e di educazione dei sordomuti. Il suo insegnamento lo praticò spesso in laboratorio. In particolare, tra il 1884 e il 1886, studiò il comportamento delle polveri conduttrici o limature di metallo,e pubblicò i risultati dei suoi studi su Il Nuovo Cimento.

Ricerche scientifiche e fisiche[modifica | modifica sorgente]

Nel 1879 fu nominato professore di fisica all’Istituto Tecnico di L’Aquila, nel 1883 chiese ed ottenne il trasferimento a Fermo, al liceo Annibal Caro dove iniziò i suoi studi sulla resistenza elettrica e sulla conduttività delle limature metalliche.

Fin dal 1835 Munk de Rösenschold a Lund aveva notato che miscugli di limature metalliche aumentavano la conducibilità se attraversati da scariche di una bottiglia di Leyda, nel 1852 l’americano Varley osservò la stessa cosa in presenza di scariche temporalesche e D. Hughes nel 1877 usò il fenomeno nel suo ‘microfono’. Ma Calzecchi Onesti compì lo studio più sistematico, fin dal 1884, sulla conducibilità delle polveri metalliche eccitate con extracorrenti indotte o scariche elettriche, e per questo costruì un ‘tubetto a limatura’ formato da un tubetto di vetro contenente polvere di nichel e argento, posto tra due elettrodi.

Dopo avere applicato il ‘tubetto’ ad un miglioramento del telefono di Hughes-Bell ne propose l’uso come avvisatore microsismico e lo provò nell’osservatorio meteorologico istituito a Fermo nel 1886, nei locali del liceo, a spese del Comune.

Le ricerche di Calzecchi Onesti precedettero di circa sei anni quelle del francese Edouard Branly e quelle dell’inglese Sir Oliver Lodge, che chiamò il dispositivo coherer, e ciò suscitò un’accesa controversia sulla priorità.

Calzecchi rivendicò poi la sua priorità nel 1897 con una lettera al ‘Nuovo Cimento’ e un intervento al primo congresso della Società Italiana di Fisica, ma la disputa lo amareggiò fino alla morte nel 1922; la questione fu poi ripresa con intenti sciovinistici durante l’epoca fascista.

Nella sua prima esperienza Calzecchi utilizzò un dispositivo con un microfono, una specie di telefono molto rudimentale. Il lavoro di Calzecchi, però, divenne più decisivo per la prima sperimentazione del telegrafo senza fili, che del telefono.

Il coherer, poi migliorato da Guglielmo Marconi e applicato come ricevitore di onde elettromagnetiche nel 1896, fu fondamentale nello sviluppo della telegrafia senza fili, anche se molto instabile e sostituito presto dai rilevatori magnetici e quindi dal diodo di Fleming.

Marconi non disse mai da quale fonte avesse conosciuto il coherer, ma elogiò Branly, e contribuì così a fare di lui l’autentico inventore, tuttavia è plausibile la tesi che il coherer sia stato presentato a Marconi dal professor Vincenzo Rosa a Livorno che conosceva il ‘tubetto’ di Calzecchi. Infatti Vincenzo Rosa, esperto elettrotecnico ed amico di Galileo Ferraris, fu il primo e solo maestro di Guglielmo Marconi.

Dagli studi sul funzionamento del microfono, il giovane Temistocle dedusse che qualunque corpo, conduttore e capace di produrre suono, se disposto allo stesso modo dell'asticella di carbone di Hughes, in stato di vibrazione avrebbe trasmesso i suoni prodotti dal suo stesso vibrare. Il comportamento di una corda metallica sonora confermò le sue previsioni; Poté così dichiararsi fiducioso di aver inventato un trasmettitore di suoni, e in particolare della voce, seguendo il procedimento di Graham Bell.

Conclusioni[modifica | modifica sorgente]

Calzecchi morì nel 1922 a Monterubbiano nella villa cinquecentesca di famiglia. Lasciò numerosi scritti su questioni scolastiche, didattiche educative e religiose, fu socio, fin dalla fondazione della Società Italiana di Fisica, cioè nel 1987.

A lui è stato intitolato il Liceo Scientifico Statale di Fermo.

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]