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Facciata esterna palazzo Nannarini-Sassatelli,opera dell'Augustoni

La vita[modifica | modifica sorgente]

Pietro Augustoni nasce a Como nel 1741, e fa parte di quella schiera di architetti lombardi venuti a lavorare nelle Marche.

Origini e formazione[modifica | modifica sorgente]

Soprattutto gli anni '80 del Settecento afferma la sua attività e la sua fama nella città di Fermo e nel fermano. Nell'architettura religiosa, come in quella civile, riuscì ad ottenere i maggiori incarichi lavorando praticamente senza concorrenza; a Roma, dove era nato, fece parte dei sovrintendenti della basilica di San Pietro e dei palazzi vaticani.

Opere principali (periodo fermano)[modifica | modifica sorgente]

Lavoratore indefesso, stabilì un ufficio di architetti, ingegneri, mastri che per un trentennio hanno seguito la costruzione delle gran parte delle chiese parrocchiali rinnovate in tutta la vasta archidiocesi Fermana.

È stato il principale artefice dello sviluppo dello splendore urbano di Fermo: a lui sono attribuiti il convento dei Filippini (oggi sede del tribunale), vari palazzi delle famiglie Erioni, Pelagallo, Vitali, Nannerini, l’ammodernamento delle chiese di San Zenone, San Francesco, il monumento a san Sabino presso il Girfalco, egli si occupò dell’incasato nuovo di Grottammare e della collegiata di Santa Vittoria in Matenano, oltre che di vari edifici di impronta neoclassica a Loro Piceno, Mogliano M., Ascoli P., Recanati, Caldarola.

Nel 1791 Augustoni è ormai un architetto talmente affermato che può permettersi di dettare condizioni economiche e di tempo di realizzazione hai propri committenti

Morì a Fermo il 15 ottobre 1815.