L’uomo che piantava gli alberi

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L’uomo che piantava gli alberi

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Genere
Lingua originale
Autore
Editore
Anno di pubblicazione
ISBN
racconto allegorico
francese
Jean Giono

1953

L'uomo che piantava gli alberi è un romanzo di Jean Giono, pubblicato nel 1953.

Trama[modifica | modifica sorgente]

Nel 1913 un giovane intraprende un’escursione ai piedi delle Alpi provenzali, ma, mentre si trova in una vallata deserta e senza alberi, finisce le scorte d’acqua e scopre che non c’è alcuna possibilità di rifornirsi. A un certo punto il ragazzo incontra un pastore di nome Elzéard Bouffier con il suo gregge di pecore e l’uomo gli offre acqua e riparo. Nel corso della giornata successiva il protagonista scopre che il pastore, divenuto vedovo, ha deciso di ridare nuovamente vita alla sterile vallata piantando ogni giorno cento ghiande. Si augura che cresca una foresta con migliaia di querce. Dopo alcuni anni, al termine della Prima guerra mondiale, il protagonista visita nuovamente la vallata deserta, ma il paesaggio è totalmente cambiato: sono cresciuti moltissimi alberi, la foresta si è estesa e nei ruscelli scorre di nuovo l’acqua. Il ragazzo visita Bouffier più volte e, negli anni, la foresta continua ad estendersi sempre di più fra l’incredulità degli abitanti delle vicinanze. Il protagonista incontra per l’ultima volta l’amico pastore dopo la Seconda guerra mondiale: il paesaggio arido si è ormai definitivamente trasformato in una regione florida e popolata.