Frances Hamilton Arnold

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Frances Hamilton Arnold

Frances Arnold EM1B5928 (32361895088).jpg

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Attività
Frances
Hamilton Arnold
F
Pittsburgh
25 luglio 1956
biochimica e ingegnera

Frances Hamilton Arnold è una biochimica e ingegnera statunitense che nel 2018 ha ottenuto il premio Nobel per la Chimica «per l’evoluzione diretta degli enzimi».

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Frances Arnold (Pittsburgh-Pennsylvania, 25 luglio 1956), figlia di Josephine Inman (nata Routheau) e del fisico nucleare William Howard Arnold, cresce nel sobborgo Edgewood, diplomandosi nel 1974 all'Allderdice High School.

Si laurea in Ingegneria meccanica e aerospaziale alla Princeton University nel 1979, concentrando la sua ricerca sull’energia solare; il suo lavoro di redazione della tesi, svolto nel laboratorio di Harvey Warren Blanch, riguarda le tecniche di cromatografia di affinità, tecnica di laboratorio divisa in tre fasi di utile uso pratico nella separazione delle biomolecole. Nel 1985 consegue un dottorato di ricerca in Ingegneria chimica all'Università della California, Berkeley.

Nel 1986 si unisce al California Institute of Technology come ricercatrice: viene promossa assistente alla cattedra e, successivamente, nel 1992 professoressa associata e nel 1996 professoressa ordinaria. Nel 2013 viene nominata direttrice del Centro di Bioingegneria Donna e Benjamin M. Rosen di Caltech. Inoltre, lavora con la National Academy of Science's e la Science & Entertainment Exchange, aiutando gli sceneggiatori di Hollywood a trattare accuratamente gli argomenti scientifici.

Nel corso della sua carriera ha focalizzato, dunque, le sue ricerche sull’impiego degli enzimi nei più diversi campi, dalla farmaceutica alle terapie antitumorali, dalla produzione di carburanti organici (biocarburanti) ai pesticidi non chimici. Inizia, così, a collezionare meritatissimi premi: nel 2016 le è stato conferito il Millennium Technology Prize, e prima ancora nel 2005 il Food, Pharmaceuticals, and Bioengineering Division Award, AIChE e il Francis P. Garvan-John M. Olin Medal, ACS; nel 2007, l’Enzyme Engineering Award e il FASEB Excellence in Science Award; nel 2001 il Charles Stark Draper Prize.

Fino ad arrivare nel 2018 quando ottiene il premio Nobel per la Chimica “per l’evoluzione diretta degli enzimi” (dividendolo con George P. Smith e a Gregory P. Winter per la loro tecnica chiamata Phage display, in cui un batteriofago o fago, cioè un virus che infetta i batteri, può essere usato per evolvere nuove proteine). La sua idea è da sempre quella di sfruttare l’evoluzione per produrre proteine in modo sostenibile, così come quella di avere a disposizione carburanti che non richiedano l’estrazione dal sottosuolo, bensì il lavoro silenzioso di lieviti che trasformano gli scarti agricoli, così come sistemi di protezione delle colture dagli insetti parassiti senza spruzzare una goccia di pesticidi. Il premio Nobel per la Chimica del 2018 non sarebbe potuto andare a scoperta migliore dato che era dedicato alle ricerche che migliorano la vita degli esseri umani sul pianeta Terra nella riduzione della loro impronta ecologica.

Arnold è la quinta donna nella Storia dei Nobel a vincere il premio.

Filmografia[modifica | modifica sorgente]

Interpreta sé stessa nell'episodio 18 della stagione numero 12 della serie TV “The Big Bang Theory”, dal titolo “The Laureate Accumulation” e cioè “La mobilitazione dei luminari”. Si può vedere qui in alcuni spezzoni della puntata di The Big Bang Theory al minuto 3:09

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

Wikipedia-logo-v2.svg Frances Hamilton Arnold su it.wikipedia