Emozioni secondarie

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Le emozioni secondarie sono emozioni più complesse rispetto a quelle primarie e, a differenza di queste ultime, non sono innate ma si sviluppano nel tempo, più o meno a partire dai due anni di età, a mano a mano che l'individuo cresce e interagisce con gli altri.

Sono stati condotti numerosi studi sulle emozioni, che hanno portato a una loro classificazione. Dalla combinazione di quelle di base o primarie, deriverebbero le emozioni complesse o secondarie, quali:

  • AMORE: dal latino “amor-oris”, è un sentimento di affetto verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
  • AMMIRAZIONE: è un sentimento che ci attira a qualcosa o qualcuno. Quando ci piace una persona per le cose che ha fatto o che ha, spesso l'ammirazione si trasforma in una specie di invidia che tutti noi possiamo provare.
  • ANSIA: è un sentimento che comprende la paura e la preoccupazione, che può trasformarsi in una patologia (attacco di panico) con sintomi quali difficoltà di respirazione; svenimento istantaneo; vertigini e battito cardiaco accelerato. Può avvenire in qualsiasi momento e molte volte inaspettatamente. Chi ne soffre impara a gestirlo e a prevederlo.
  • DIVERTIMENTO: è un sentimento di felicità e tranquillità opposto all'ansia e alla paura, distoglie da tutte le preoccupazioni quotidiane.
  • ECCITAZIONE: dal latino "excitatio-onis", comporta un aumento di trasformazioni chimiche nelle cellule degli organismi. Questo succede quando sono presenti situazioni nuove o stimolanti.

La cosiddetta mappa corporea delle emozioni illustra ciò che avviene a livello fisiologico quando proviamo un'emozione.

Il fiore o ruota delle emozioni di Plutchik.

Lo psicologo statunitense Robert Plutchik (1927-2006) ha rappresentato graficamente e cromaticamente le emozioni: dal mescolarsi delle otto emozioni primarie avrebbero origine quelle complesse o secondarie, che nell'immagine seguente si trovano tra un "petalo" e l'altro del suo famoso “fiore” (o “ruota”) delle emozioni. Quindi, ad esempio, l'amore risulterebbe dalla combinazione della gioia con la fiducia; il rimorso da “tristezza + disgusto”; il disprezzo da “disgusto + rabbia”, e così via.

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