Castello di Ponzano di Fermo

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Castello di Ponzano di Fermo

Il Castello di Ponzano di Fermo è un edificio storico detto anche Torrione della vendetta.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Il castello di Ponzano è posto sulla sommità di un dorsale collinare le cui  le fiancate declinano rapidamente verso il fiume, a Sud-Est, mentre digradano con andamento più dolce a Nord-Ovest verso la valle D’Ete Vivo. Il castello è di forma ovoidale con l’abitato che si trova sulla sommità ed è addossato alle mura. La funzione originale era quella difensiva secondo lo schema semplice di un borgo arroccato; esso era circondato da mura, aveva una sola porta di ingresso, presentava torrioni “rompi tratta” lungo la cinta muraria. Tutto lo spazio ovoidale, dalla cima fino al basso era probabilmente occupato da piccole abitazioni separate le une dalle altre da vicoli stretti e brevi e il borgo era occupato da case molto fitte. Il disegno urbano originale è andato perduto a causa delle ristrutturazioni e demolizioni settecentesche. Dopo gli eventi del 1443 che videro Ponzano di Fermo coinvolto negli scontri con gli Aragonesi e gli Sforza tutto l’assetto urbano del Castello fu ridisegnato per l’afflusso massiccio di buona parte degli abitanti del distrutto “Castello di S. Maria Mater Domini.” Durante il 1443 per Ponzano è un periodo particolarmente importante ed impegnativo, nel produrre nuovi spazi abitativi. La struttura del nuovo assetto urbano ha chiuso un’epoca:rivoluziona tutto un apparato fondato su esigenze prettamente difensive; ha ceduto il passo ad una nuova “struttura” civile della Comunità totalmente aperta e padrona del territorio circostante. Con questo nuovo secondo Incastellamento, l’abitato si allarga oltre le mura ad occidente,andando a colmare gli spazi abitativi fin verso la chiesa rurale di S. Giorgio (oggi diruta e sconsacrata) posta al di fuori della cerchia muraria. Nell’arco del tempo in quest’aria si forma “il borgo” permettendo una seconda entrata al nucleo centrale del castello detta Intrata Vicinale all’inizio fatto di abitazioni basse e modeste,con piccole finestre e poche stanze. La risoluzione del 1449  certifica che le case prospicienti le mura fossero dotate di merli a scopo difensivo questo per dare protezione ma soprattutto difesa anche hai più piccoli centri abitati. Se non ci fosse stata la demolizione ed i rifacimenti settecenteschi avremmo potuto ammirare Ponzano avvolto da una cinta muraria merlata e turrita in una immagine spettacolare.

Struttura[modifica | modifica sorgente]

Dalla porta della chiesa di S.Maria spunta il Torrione che domina il paesaggio e ha la funzione di entrata nel Castello. Già esteriormente si può notare una rampa che unisce la struttura del vecchio CASTRUM agli spazi sottostanti in un solo impianto topografico che aiuta a rilevare il primitivo aspetto dell'assetto difensivo. La ricostruzione del Torrione, è avvenuta nella seconda metà del 1400, ha eliminato ciò che vi era di più originale. Le tecniche e le nuove strutture a merli a coda di rondine, emblema di parte ghibellina. Attraverso la porta d'ingresso, si possono notare tre arcate e fornici a sesto acuto. Nel primo vicolo a destra è presente il medievale Ingresso al Palazzo della comunità con un elegante arco ornato in cotto del XVI sec alla quale si può accedere nella parte superiore del Loggiato che fino a un secolo servivano come Edificio Pubblico. Ai piedi del torrione si può notare circa a metta della salita si può notare una data incisa, (1443-adi-2-aprile). Li probabilmente c'era una casa o una chiesa nel perimetro fortificato del castello. Nel 1443, nella parte opposta del castello fu edificata una seconda entrata che veniva chiamata ("Lu utrotu" dal latino INTROITUS); molto utile per i trasporti veloci di merci ma ora non più accessibile. La torre è ornata con merli a coda di rondine e circa tre fessure con un’inclinazione che punta verso il basso Quest’ultimo era a scopo difensivo infatti nel momento in cui il nemico cercava di penetrare nel castello si faceva passare l’olio bollente in queste fessure in questo modo i nemici venivano ustionati in modo grave. Un'altra fessura a scopo difensivo è la quella che si trova a destra dell’ingresso sotto i tre archi, in essa veniva introdotto il fucile per una difesa a distanza dai nemici. Il Castello è di forma ovaidale è posto sulla cima di un dorsale collinare le cui fiancate declinano rapidamente verso il Rio (Petroso).

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Ferruccio Scoccia, Ponzano di Fermo guida storico-artistica, Grafiche De Paolis Montottone, 1998

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]