Atena (divinità)

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Atena è la dea greca della saggezza, delle arti e della strategia in battaglia; il suo nome in romano è Minerva. Viene tradizionalmente raffigurata con il peplo, l'egida e l'elmo sulla fronte. Altri oggetti importanti per lei sono la lancia e lo scudo, che raffigurava la gorgone e l'ulivo. Il suo animale sacro è la civetta.

Genealogia[modifica | modifica sorgente]

Zeus
Meti
Atena

Secondo alcuni Atena è nata dal cranio di Zeus, dopo che lui si mangiò la madre Meti. Lei nacque già adulta vestita e armata.

Secondo altri è nata solo da Zeus e invece che dal cranio sia nata dalla coscia.

La storia mitica[modifica | modifica sorgente]

La mela d'oro[modifica | modifica sorgente]

Si racconta che alle nozze di Peleo, re dei Mirmidoni, e della ninfa Teti fossero stati invitati tutti gli dèi ma non Eris, la dea della discordia, volutamente ignorata. Questa, indignata, si presentò ugualmente alla festa, portando con sé una splendida mela d’oro, che la dea lanciò in mezzo alla sala, dicendo che quello era il dono per la più bella di tutte le dee.

Atena , Era e Afrodite incominciarono a reclamare il pomo per sé, rivendicando il primato della propria bellezza. Ciascuna delle tre dee, per favorire la propria vittoria, propose al giovane una straordinaria ricompensa. Era gli promise di farlo diventare l’uomo più potente della Terra; Atena di concedergli il dono della sapienza e del successo; Afrodite gli fece la promessa che gli avrebbe dato in sposa Elena, la donna più bella del mondo. Paride, preferendo quest’ultimo dono, assegnò la mela e il primato della bellezza alla dea Afrodite.

La dea Afrodite mantenne la promessa. Benché la bellissima Elena fosse già sposa di Menelao, re di Sparta, fece in modo che Paride potesse rapirla mentre il marito era lontano dalla patria, e portarla a Troia. Al suo ritorno Menelao, volendo vendicare il proprio onore, radunò una grande spedizione di principi greci per muovere guerra contro la città di Troia.

Da “Il pomo della discordia” e dal giudizio di Paride ebbe così origine la guerra di Troia che sarebbe durata dieci lunghi anni e che si sarebbe poi conclusa con la distruzione della città stessa.

Aracne[modifica | modifica sorgente]

Atena, appena saputo della sfida lanciata da Aracne, decise di scendere sulla terra e parlare con lei sotto le spoglie di un'anziana donna. Quando la vide, le chiese di ritirare la sua sfida, accontentandosi di essere la migliore tessitrice fra i mortali. Ma Aracne non si diede per vinta e, con arroganza, rispose che se la dea non avesse accettato la sua sfida, probabilmente sarebbe stato per paura.

Atena allora si mostrò alla ragazza e accettò la sfida. Una di fronte all'altra, Atena e Aracne iniziarono a tessere, senza sosta, per giorni e notti. Atena rappresentò le proprie imprese, Aracne gli amori e i vizi degli dei. Entrambe le tele mostravano una maestria fuori dal comune, ma le immagini contenute in quella di Aracne sembravano davvero stare per prendere vita.

Presa dall'invidia Atena rovesciò il telaio di Aracne e ridusse la sua tela in mille pezzi. Poi picchiò la ragazza con la sua spola, fino a che Aracne non fuggì nel bosco, spaventata.

La ragazza cercò di uccidersi, impiccandosi a un albero, ma Atena glielo impedì. La dea decise allora di infliggerle una punizione ancora peggiore: tessere per tutta la sua vita filando con la bocca sotto forma di ragno, pendendo dallo stesso albero sul quale avrebbe voluto uccidersi.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]