Musica barocca

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Claudio Monteverdi.

La musica barocca è la musica del periodo che va dal XVII secolo fino a metà del XVIII secolo, nel 1750 con la morte di Johann Sebastian Bach.

Il "barocco" è il successore dalla musica del Rinascimento. Il termine "barocco" probabilmente viene dal parola portoghese "barroco" (perla).

Storia[modifica | modifica sorgente]

Clavicembalo italiano del 1677 finemente lavorato.

Il periodo che va dal Seicento e la prima metà del Settecento è un'epoca difficile e tormentata, soprattutto perché percorsa a più riprese da grandi conflitti. Il più lungo è la guerra dei Trent'anni, uno scontro fra le grandi monarchie assolute che vede combattere cattolici contro protestanti. È anche un periodo di grandi contraddizioni: accanto al lusso delle corti, derivato soprattutto dai tesori trasportati dagli imperi coloniali oltreoceano, carestie e ricorrenti pestilenze devastavano l'Europa, seminando miseria e morte.
Il Seicento è considerato da molti storici un'epoca di crisi politica, economica, sociale e demografica. Ciò vale a maggior ragione per l'Italia, che per secoli era stata all'avanguardia in Europa sia in campo economico sia in campo culturale.
In questo periodo si afferma nelle arti uno stile che viene definito Barocco. Il termine di origine spagnola significa "strano" nel senso "bizzarro" e indica anche lo stile artistico che si diffonde in Europa in questo arco di tempo.
Dal punto di vista culturale quest'epoca si caratterizza per il cambiamento radicale dello spunto creativo nella letteratura, nell'arte, nella musica: il desiderio è di stupire con tutto ciò che è grandioso, fastoso, spettacolare e stupefacente. Nascono inoltre il pensiero scientifico e il metodo sperimentale (con Galileo Galilei) e l'interesse per la natura diviene fonte di osservazione e di studio non soltanto per gli scienziati, ma anche per gli artisti.

Il melodramma barocco[modifica | modifica sorgente]

Il melodramma, uno spettacolo per le corti e per i teatri[modifica | modifica sorgente]

Il melodramma nasce in Italia tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento: inizialmente viene rappresentato nelle corti, in occasione di festeggiamenti per matrimoni, battesimi e altri eventi importanti. Si tratta di uno spettacolo teatrale con costumi e scenografie, in cui gli attori cantano le loro parti, invece di recitarle, accompagnati da un'orchestra e le vicende sono tratte dalla mitologia classica o dalla storia antica.
Il successo di questo nuovo genere è grande, come grande è la richiesta di musica anche al di fuori delle corti: così a venezia, nel 1637, viene inaugurato il San Cassiano, il primo teatro pubblico con entrata a pagamento. In breve tempo i teatri pubblici nascono anche in altre città e i melodrammi sono messi in scena non solo più a corte.

Claudio Monteverdi e la riforma dell'opera seria[modifica | modifica sorgente]

Nel melodramma viene esaltata la monodia e la voce del cantante solista diviene più importante dell'intera rappresentazione. In realtà nei primi melodrammi il cantato è più che altro una recitazione intonata, che viene detta "recitar cantando". È il cremonese Claudio Monteverdi a intuire che il "recitar cantando", a suo parere noioso per l'ascoltatore, è un limite che va superato introducendo elementi più melodici e orecchiabili. Egli inserisce quindi vere e proprie arie, pezzi melodici piacevoli all'orecchio e valorizza l'orchestra con l'introduzione di intermezzi musicali solo strumentali. I suoi capolavori sono l'Orfeo, ispirato a un antico mito greco, e L'incoronazione di Poppea, che si rifà a un evento storico dell'antica Roma. Si tratta di esempi di opera seria, cioè di melodrammi che narrano vicende solenni ed eroiche i cui personaggi, mitologici o storici, si esprimono attraverso un linguaggio stilisticamente molto curato.

Giovanni Battista Pergolesi e la nascita dell'opera buffa[modifica | modifica sorgente]

Nei teatri a pagamento i cambi di scena sono momenti morti in cui il pubblico si annoia.. All'inizio del Settecento, probabilmente a Napoli per la prima volta, si adotta l'uso di intrattenere gli spettatori con brevi intermezzi. Si tratta di episodi di carattere comico e scherzoso, messi in scena davanti al sipario chiuso, i cui protagonisti non sono divinità, eroi o principi, ma gente comune, che si esprime con un linguaggio semplice.
Gli intermezzi ottengono grande successo presso il pubblico, al punto da far nascere un nuovo tipo di melodramma: l'opera buffa. La prima celebra opera buffa è Lo frate 'nnamurato del marchigiano Giovanni Battista Pergolesi. L'anno dopo il suo intermezzo in due atti La serva padrona si impone come un vero e proprio modello per i decenni successivi.

Gli strumenti[modifica | modifica sorgente]

Tra gli strumenti prevalgono clavicembalo, violino e organo. I migliori liutaio operano a Cremona e, grazie a loro, il violino diventa il principale strumento per le parti soliste. Fra tutti, ricordiamo gli Stradivari, un nome che è diventato leggenda. Anche gli altri archi acquistano importanza e diventano il nucleo dell'orchestra barocca. L'organo diventa invece lo strumento principe, soprattutto in ambiente tedesco, per la musica sacra. Grazie al perfezionamento degli strumenti, alla paziente ricerca dei compositori e all'abilità degli esecutori nasce anche un nuovo stile strumentale ricco di abbellimenti, tremoli, vibrati e contrasti.

Il musicista[modifica | modifica sorgente]

In questa epoca, il musicista era dipendente da una corte o di una chiesa, e aveva a comporre e suonare a seconda dai desideri del principe o del vescovo. Alcuni compositori hanno avuto un brutto carattere ed è stato spesso espulso da una corte all'altra. Il musicista potrebbe anche essere un insegnante.

Alcuni compositori della musica barocca[modifica | modifica sorgente]

Johann Sebastian Bach.