Primo Levi

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Primo Levi

Primo Levi.jpg
Fotografia di Primo Levi

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Primo
Levi
M
Torino
31 luglio 1919
Torino
11 aprile 1987
scrittore

Primo Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1982) è stato uno scrittore e chimico italiano.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Primo Levi nacque da una famiglia ebrea, precisamente il 31 luglio del 1919, presso il capoluogo della regione piemontese: Torino. Passò un’infanzia un po’ complicata, a causa dei cattivi rapporti con il padre.

Frequentò il Liceo Classico Massimo D’Azeglio a Torino, e l’Università di Scienze, dove si iscrisse al corso di chimica. Nel 1938, in Italia, emanarono le leggi razziali: leggi che impedirono a qualsiasi ebreo di avere una corretta istruzione. A lui, però, non ostacolarono il percorso scolastico, grazie alla sua notevole bravura. Così, in regola con gli esami, riuscì a laurearsi nel 1941, con pieni voti e lode, in fisica.

Subito dopo, nel 1942, si trasferì a Milano, per avere più opportunità nel campo lavorativo. In effetti, da lì, iniziò a lavorare presso una fabbrica di medicinali. È proprio qui che cominciò anche a concentrarsi sulla sua carriera letteraria e anche politica. Aderì a un movimento di Resistenza antifascista, unendosi al nucleo partigiano in Valle d'Aosta.

A causa di questa sua decisione, venne arrestato nel 1943, e portato dalla milizia fascista nel campo di Fossoli. Un anno dopo, sotto un gruppo tedesco, venne deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Qui venne identificato come il “pezzo 174517”. Da lì uscì il 27 gennaio del 1945, con l’arrivo dei russi, e fu uno dei pochi sopravvissuti.

Tornando, scrisse il romanzo “La Tregua”, ma la sua opera più importante è “Se questo è un uomo”. Questo romanzo lo scrisse tra il 1945 e il 1947 e tratta in prima persona la sua vita nel campo di concentramento, nelle sue condizioni dure e drammatiche. Inizialmente il romanzo fu rifiutato dalla casa editrice Einaudi, e così fu pubblicato dalla De Silvia editrice. Solo nel 1956 l’Einaudi iniziò a pubblicare tutti i suoi lavori.

Morì poi l’11 aprile del 1982, cadendo dalle scale della sua casa, e si pensò, ma non per certo, a un possibile suicidio.