Pier Giorgio Perotto
Pier Giorgio Perotto | |||
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Nome Cognome Sesso Luogo di nascita Data di nascita Luogo di morte Data di morte Attività |
Pier Giorgio Perotto M Torino 24 dicembre 1931 Genova 23 gennaio 2002 inventore |
Pier Giorgio Perotto (Torino, 24 dicembre 1931 - Genova, 23 gennaio 2002) è stato un ingegnere ed inventore italiano, progettista della Programma 101[1], primo PC della storia.
Biografia[modifica | modifica sorgente]
Perotto nasce a Torino da genitori originari di Cavaglià, e nella città piemontese di laurea in ingegneria elettrotecnica nel 1952, prendendo l'anno dopo quella in ingegneria aeronautica. Nel 1958 diventa libero docente in meccanica[2].
In Olivetti[modifica | modifica sorgente]
ELEA[modifica | modifica sorgente]
Sempre nel 1958 Perotto lascia il suo lavoro alla FIAT per entrare in Olivetti. Lì entra nella squadra dell'ingegner Mario Tchou, che stava progettando il primo calcolatore commerciale a transistori del mondo: l'ELEA 9003[3]. Perotto progettò un sistema che permetteva di convertire tra i formati delle fatturatrici (macchine antenate delle casse di oggi) e quelli del computer. Dopo la morte di Tchou in un incidente stradale e una crisi aziendale, Perotto viene incaricato di progettare un calcolatore elettronico da Roberto Olivetti, figlio di Adriano ed appassionato d'elettronica.
Programma 101[modifica | modifica sorgente]
Perotto, nel 1962, costruisce una squadra composta da Gastone Garziera, Giovanni De Sandre e da altri elementi, di cui possiamo citare Eduardo Ecclesia, importante dirigente dell'Olivetti e Franco Bretti, produttore della tastiera[4].
Questa squadra progettò un semplice calcolatore elettronico, poco costoso e facile da usare: Il primo Personal Computer. Nonostante moltissime difficoltà, dovute alla cessione del settore elettronico, ritenuto non conveniente, alle aziende americane, Perotto, con la complicità di alcuni dirigenti Olivetti come Natale Capellaro, riuscì a rimanere nell'azienda piemontese.
Nel 1965 venne presentata al mondo, e diede inizio ad un settore che si concluse solo dopo 17 anni, col passaggio dell'Olivetti allo standard del PC IBM
Dopo[modifica | modifica sorgente]
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Note[modifica | modifica sorgente]
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]