Osmio
Osmio | |
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Dati fisico/chimici | |
Numero atomico | 76 |
Simbolo | Os |
Temperatura di fusione | 3 033 °C |
Temperatura di ebollizione | 5 012 °C |
Anno della scoperta | 1803 |
Scopritore | Smithson Tennant |
L'osmio è un elemento chimico con numero atomico 76. Il suo simbolo è Os.
Origini del nome[modifica | modifica sorgente]
Dal greco osmè (odore)
Dove si trova in natura[modifica | modifica sorgente]
Si trova nell’osmio nativo, una lega naturale di osmio e iridio, e nelle sabbie fluviali ricche di platino degli Urali e delle Americhe. Si trova inoltre nei minerali di nichel nell’Ontario, accompagnato ad altri metalli del gruppo del platino. Si estrae, in piccole quantità, da giacimenti del platino.
Caratteristiche fisiche[modifica | modifica sorgente]
È un metallo di colore bianco-blu, lucente; in polvere fine è nero; è solido. Grazie alla sua elevata densità è uno degli elementi a maggior densità (a 293 K 22.58 g/cm3); ha una temperatura di fusione di 3030 °C; ha la temperatura di ebollizione di -5500 °C.
Caratteristiche chimiche[modifica | modifica sorgente]
La sostanza decompone al calore producendo fumi di osmio. L’osmio è un ossidante forte e reagisce con combustibile, ma anche con l’acido idrocloridico formando gas di cloro. Infine forma composti instabili con gli alcali.
Costanti chimico-fisiche[modifica | modifica sorgente]
- Valenza: 2,3,4,6,8
- Raggio atomico: 1.92 A
- Raggio covalente: 1.26 A
- Calore specifico: 0.13 J/gK
- Gusci: 2,8,18,32,14,2
- Struttura cristallina: Esagonale
Composti[modifica | modifica sorgente]
Il più comune è il tetrossido di osmio (OsO4)
Storia[modifica | modifica sorgente]
Fu scoperto nel 1803 da Tennant, a Londra. Lo isolò insieme con l’iridio dal residuo (parte solida) ottenuto dallo scioglimento del platino nell’acqua regia.
Usi[modifica | modifica sorgente]
Usato per costruire pennini, filamenti elettrici. Utilizzato per leghe altamente resistenti.
Nel 2001, presso un laboratorio di chimica in California un campione di osmio è stato sottoposto ad un’alta pressione e la sua resistenza alla compressione (il carico) è risultata essere superiore a quella del diamante, ritenuta da sempre quella più grande in assoluto. Questa caratteristica apre nuove vie per lo sviluppo di applicazioni con l’utilizzo di osmio nelle industrie.
Sicurezza[modifica | modifica sorgente]
L’osmio è altamente tossico. Minime concentrazioni nell’aria sono ritenute sufficienti a causare congestione delle vie respiratorie e danni a pelle e occhi, per questo occorre l’ utilizzo di camice, guanti e occhiali.
Fonti[modifica | modifica sorgente]
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Osmio
https://www.lenntech.it/periodica/elementi/os.htm
http://www.bisceglia.eu/
Note[modifica | modifica sorgente]
Bibliografia[modifica | modifica sorgente]
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]