Mercurio (elemento chimico)
Mercurio | |
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Dati fisico/chimici | |
Numero atomico | 80 |
Simbolo | Hg |
Temperatura di fusione | −38,83 °C |
Temperatura di ebollizione | 356,73 °C |
Anno della scoperta | 1500 a.C. |
Scopritore |
Il mercurio è un elemento chimico con simbolo Hg e numero atomico 80.
Si tratta di un metallo di transizione pesante, avente colore argenteo. È uno dei pochi elementi della tavola periodica a essere liquido a temperatura ambiente. È l'unico metallo ad essere liquido a temperatura ambiente
Storia[modifica | modifica sorgente]
Il mercurio era già noto in tempi antichi in Cina e India; fu anche rinvenuto in tombe dell'Antico Egitto risalenti al 1500 a.C. In Cina, India e Tibet si riteneva che il mercurio prolungasse la vita, curasse le fratture e aiutasse a conservare la buona salute.
Si narra che il primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang Di, sia impazzito e quindi morto per l'ingestione di pillole di mercurio che nelle intenzioni avrebbero dovuto garantirgli vita eterna. Gli antichi greci e romani lo usavano negli unguenti e come cosmetico.
Disponibilità[modifica | modifica sorgente]
I maggiori produttori odierni sono la Spagna, il Kirghizistan, la Cina e il Tagikistan.
Utilizzi[modifica | modifica sorgente]
- Viene usato nei barometri, sfigmomanometri, coulombometri, pompe a diffusione e molti altri strumenti da laboratorio.
- I vapori di mercurio sono usati in alcuni tipi di lampade a fluorescenza.
- realizzazione di interruttori, elettrodi, pile.
- termometri
Tossicità[modifica | modifica sorgente]
Il mercurio è fortemente tossico; l'introduzione nell'organismo può avvenire sia per ingestione, sia per inalazione dei vapori, sia per semplice contatto (è in grado di attraversare la pelle).
Per quanto riguarda il mercurio elementare (il metallo liquido), il rischio maggiore di intossicazione acuta è legato ai vapori.
Discorso diverso invece per i sali di mercurio, più facilmente assumibili attraverso la catena alimentare. La forma più pericolosa per la salute umana è comunque quella organica presente nel pesce e altri alimenti, che vengono assorbiti ed accumulati con maggiore efficienza dai tessuti.