La strada ti chiama
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Genere Lingua originale Autore Editore Anno di pubblicazione ISBN |
romanzo italiano Francesca Bonafini 2022 |
La strada ti chiama è un romanzo di formazione scritto da Francesca Bonafini e pubblicato nel 2022. Nel 2023 ha vinto il Premio Andersen (categoria oltre i 12 anni).
Trama[modifica | modifica sorgente]
Leonardo, Dimitrios, Oliver e Yves nel 1976 hanno tredici anni e vivono in un quartiere popolare di Toronto, in Canada. Si trovano tutti i pomeriggi a giocare insieme a hockey e a parlare delle proprie passioni e dei propri desideri. Leonardo è di origine italiana, ama la filosofia e (non sempre ricambiato) il suo gatto Socrate. Dimitrios è di origine greca, ama le donne (tranne l'odiatissima Sophie) e si immagina storie d'amore con ragazze diverse ogni settimana. Sa una cosa: non vuole lavorare nel ristorante greco dei suoi genitori. Oliver è il campione di hockey: gioca in una squadra di giovani campioni e, per il padre violento, ha un futuro certo. Diventare un grande giocatore. Lui, però, detesta suo papà e ama le piante. Yves è l'angelo. Ha origini francesi, fin da piccolo canta (con voce angelica) in cori polifonici e ama la musica. Quell'estate del 1976 i quattro ragazzi si danno un compito: trovare un tesoro, qualcosa di prezioso. La ricerca non è facile e scoprono di avere idee fra loro molto diverse. Passano i mesi e i ragazzi crescono e cambiano. Oliver vuole farla finita con l'hockey: rinunciare al suo talento è un modo per ribellarsi al padre, ma non sa se troverà il coraggio. Yves vive un dramma: perde la sua voce angelica, si vergogna di quella nuova e si sente in crisi. Passano molti anni e i ragazzi di ieri sono diventati adulti. Leonardo è un insegnante mentre Dimitrios ha scoperto che non è poi tanto male lavorare nel ristorante dei suoi genitori. Inoltre ha sposato proprio Sophie. Oliver ha abbandonato l'hockey ed è un docente universitario di botanica e Yves, dopo mille avventure, anche sentimentali, è diventato un famoso direttore d'orchestra. Il tesoro si trova sempre, alla fine, anche se è diverso da quello che ci si aspettava.