Italiano regionale

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L'italiano regionale sono quelle varianti della lingua italiana parlate nelle varie regioni. L'italiano regionale cambia da regione a regione ed è contrapposto all'Italiano standard. Alcuni dei cambiamenti sono dovuti alla presenza di un dialetto sul territorio.

Caratteristiche[modifica | modifica sorgente]

Nord Italia[modifica | modifica sorgente]

Nel Nord Italia le vocali aperte e chiuse sono disposte diversamente da quello standard, ad esempio a Milano si dice "Perchè" e a Firenze "Perché".

Anche le consonanti sono diverse, ad esempio in italiano del Nord si usa la s sonora più spesso che in quello standard.

Notevole anche l'influenza della lingua lombarda nel lessico, con la presenza di numerosi verbi fraseologici come "fare su" per "costruire", "far fuori" per "uccidere" e "mangiare fuori" per "sperperare", presenti in lombardo.

Italiano ticinese[modifica | modifica sorgente]

L'italiano parlato nella Svizzera italiana è molto simile a quello lombardo, ma presenta varie parole nuove per descrivere cose presenti in Svizzera ma non in Italia. Ad esempio si usa la parola "Natel" per "cellulare", "fare un telefono" per telefonare, "buralista" per "capo dell'ufficio postale", "azione" per "sconto", "postale" per "corriera".

Toscana[modifica | modifica sorgente]

Pur essendo l'italiano nato in Toscana, l'italiano toscano è differente da quello standard. Ad esempio molto spesso la c dolce viene aspirata e la g dolce diventa una lettera non presente in italiano, equivalente alla "j" del francese "jour" (giorno) o del lombardo "casgià" (fare un formaggio).

Inoltre il toscano conserva verbi obsoleti nel resto d'Italia, come "serbare".

Sud Italia[modifica | modifica sorgente]

Grosso modo, in tutto il Sud Italia, tranne parte della Puglia e della Calabria, si parlano dialetti della lingua napoletana, e ciò ha influito sull'italiano locale. Ad esempio si chiudono quasi sempre le "o", si utilizza molto spesso la shwa, una lettera non presente in italiano, e la differenza tra verbi transitivi ed intransitivi diventa quasi nulla: Alcuni verbi come "uscire" e "scendere" vengono usati in frasi come "Esci la penna dall'astuccio" e "Scendi il cane".

Sicilia[modifica | modifica sorgente]

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Sardegna[modifica | modifica sorgente]

L'italiano della Sardegna è fortemente influenzato dalle lingue locali, ossia la lingua sarda, la lingua corsa e, in misura minore, la lingua ligure. Le principali caratteristiche dell'italiano sardo sono:

  • La presenza di molte vocali chiuse quando dovrebbero essere aperte.
  • Il raddoppio di molte consonanti
  • Il mancato raddoppio dopo certi elementi grammaticali, ad esempio a Napoli si direbbe "a ccasa", in Sardegna si dice "a casa".
  • Uso del gerundio al posto dell'infinito, in frasi come "Ho visto Marco uscendo di casa" invece di "Ho visto Marco uscire di casa"
  • Uso del verbo avere invece di essere in molti casi ("Mi ho mangiato una mela" invece di "Mi sono mangiato una mela")