Alfonso Canova

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Alfonso Canova

Canova .jpg
Ritratto di Alfonso Canova

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Alfonso
Canova
M
Praduro di Sasso Marconi
21 gennaio 1901
Sasso Marconi
8 febbraio 1975
mediatore


Alfonso Canova venne classificato giusto per aver salvato dallo sterminio nazi-fascista sei ebrei provenienti dalla Iugoslavia: Alexander e Rosa Lang con il figlio Vladimir, Luisa Altaraz Benveniste, iugoslavi, l'ingegnere polacco Leonard Pivok, l’austriaco Loebel.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Alfonso Canova sposò Annetta Bertugli il 16 Novembre 1940, ha un'unica figlia, Lucia, che nasce il 22 settembre 1941. Negli anni della guerra abita in una villetta in affitto in via Zannoni a Bologna. Faceva il mediatore. Finita la guerra, Alfonso Canova è stato il primo sindaco della Liberazione, nominato dal Comitato di Liberazione il 2 maggio 1945. Il 26 dicembre 1968 è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni. Muore a Sasso Marconi l’8 febbraio del 1975 all’età di 74 anni.

Periodo storico[modifica | modifica sorgente]

Seconda guerra mondiale, fascismo italiano. Le azioni per cui è stato ritenuto un Giusto si riferiscono all'anno 1944.

In che contesto[modifica | modifica sorgente]

Nel 1938 apre la sua agenzia immobiliare “Fata” in via Rizzoli 7, Bologna. Con lui lavora una ragazza di soli 15 anni come sua segretaria, Anna De Bernardo, che successivamente lo aiutò con gli ebrei.

Come ha agito[modifica | modifica sorgente]

L’8 Settembre del 1943 Alfonso Canova ha nascosto sei ebrei in una sua casa in campagna mentre Anna De Bernaro, ormai diciottenne, gli forniva dei documenti falsi, carte d’identità e tessere annonarie, andandole a ritirare personalmente in via Barberia, dove erano sfollati gli uffici comunali.

Fonti[modifica | modifica sorgente]