Vanadio

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Vanadio
Aspetto dell'elemento
Vanadio allo stato solido
Dati fisico/chimici
Titanio ← Vanadio → Cromo
Numero atomico 23
Simbolo V
Temperatura di fusione 1 910 °C
Temperatura di ebollizione 3 000 °C
Anno della scoperta 1801
Scopritore Andrés Manuel del Río


Il vanadio è l'elemento chimico di numero atomico 23 e il suo simbolo è V.

È un elemento raro: si trova sotto forma di composto in certi minerali.

Origine del nome[modifica | modifica sorgente]

Il nome "vanadio" deriva dal nome della dèa della bellezza Vanadis, nella mitologia.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Il vanadio è stato inizialmente scoperto da Andrés Manuel del Río, un mineralogista spagnolo, a Città del Messico nel 1801, che lo chiamò "piombo bruno". Attraverso una serie di esperimenti chimici, notò che il materiale assumeva colorazioni simili a quelle del cromo, lo chiamò quindi Paracromo. Successivamente, osservando che la maggior parte dei suoi sali avevano colorazione rossa, cambiò nuovamente il nome in Eritronio.

Il vanadio metallico, invece, fu isolato per la prima volta da Henry Enfield Roscoe nel 1867, che lo ottenne per riduzione del cloruro di vanadio(II) () con l'idrogeno.

Utilizzi[modifica | modifica sorgente]

Circa l'80% del vanadio prodotto viene usato come lega ferro-vanadio o come additivo per l'acciaio.

Produzione mondiale[modifica | modifica sorgente]

I maggiori produttori di vanadio nel 2019[1]
Posizione Paese Produzione (Mille tonnellate)
1 Cina 54,00
2 Russia 18,40
3 Sudafrica 8,03
4 Brasile 5,94
5 Stati Uniti 0,46

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

  • Il vanadio è presente nel 20° capitolo del libro Il sistema periodico di Primo Levi e riporta un problema della fabbrica di vernici nella quale lavora Primo Levi causato da una resina importata dalla Germania. Contattata l'azienda produttrice Levi entra in contatto con Muller, il capo del laboratorio chimico di Auschwitz. Essi iniziano una corrispondenza privata, nella quale emergono i rimorsi del chimico tedesco.

Note[modifica | modifica sorgente]