Utente:Pietros2006.icledro/Sandbox

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Goffredo Mameli è stato un poeta patriota e scrittore Italiano nato nel Regno di Sardegna

Pietros2006.icledro/Sandbox

Goffredo mameli.jpg
Goffredo nel 1827

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Goffredo
Mameli
M
Genova
5 settembre 1827
Roma
6 luglio 1849
poeta, scrittore



Biografia[modifica | modifica sorgente]

Goffredo Mameli è nato a Genova il 5 settembre 1827 e è stato istruito nelle scuole Pie di Genova e dopo nel collegio Carcare

A 20 anni compone il suo prima opera:"Il Canto degli Italiani" più noto poi come:"Inno di Mameli", adottato poi in seguito come inno della repubblica Italiana nel 1946.

Già da piccolo Mameli mostra la sua bravura a scrivere diversi testi e brani e compose le sue successive opere:"Il Giovane crociato", "L'ultimo canto", "La vergine e l'amante"

Mameli fu subito conquistato dallo spirito patriottico per l'unità d'Italia.

Mameli seguì diversi patrioti e compositori come Giuseppe Verdi (compositore) e Mazzini (patriota repubblicano)

Ultimi giorni[modifica | modifica sorgente]

Durante l'assedio di Roma (che era occupata dai francesi), divenuto aiutante di Garibaldi, fu ferito alla gamba sinistra.

Esistono 2 versioni di come sia stato ferito:

  1. una versione sarebbe che un suo compagno lo abbia ferito alla gamba 2. Una fucilata di un soldato francese La ferita si rilevò subito molto grave e fu portato all'ospizio di Trinità dei Pellegrini , dove venne visitato e curato dal Medico Pietro Maestri. Ma non si poteva fare niente contro l'infezione che dopo pochi anni lo portò alla morte. Fu sepolto al Verano, dove oggi c'è il suo monumento.

Opere[modifica | modifica sorgente]

  • Scritti, Genova, Tipografia Dagnino, 1850
  • Poesie, Tortona
  • Scritti Editi e Inediti, ordinato e pubblicati
  • Le liriche
  • La vita e gli scritti

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

È citato nella canzone Sfioriscono le Viole e nella canzone Cose che non capisco.

È citato anche nella canzone che gli dedicò l'Esercito Italiano nel 1975 (32° brigata corazzata)

Il suo cervello è conservato nel Museo di Anatomia Umana a Torino

Passioni[modifica | modifica sorgente]