Utente:Maddalena.ferrari/Sandbox2

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REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO[modifica | modifica sorgente]

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Localizzazione e confini:[modifica | modifica sorgente]

La Repubblica Democratica del Congo (chiamata anche solo Congo) è uno stato dell'Africa centrale. Confina a nord con la Repubblica Centroafricana e il Sudan, a est con l'Uganda, la Ruanda, il Burundi e la Tanzania, a sud con la Zambia e l'Angola, a ovest con il Congo, e la punta estrema a sud ovest con l'Oceano Atlantico. La capitale è Kinshasa, a sud-ovest dello stato.

Territorio:[modifica | modifica sorgente]

Al nord predomina la foresta equatoriale, ad est ci sono prevalentemente montagne e coline, grandi laghi e vulcani, il centro-sud è occupato dalla savana alberata. I fiumi più importanti del paese sono il Congo, da cui prende il nome, che sfocia nell'Oceano Atlantico, l'Ubangi, il Lualaba, il Kasai e il Lomami. I rilievi più alti sono il monte Stanley ( 5.109 m), il Karisimbi (4.507 m), il MIkeno (4.437 m) e il Sabyinyo (3.645 m).

Clima[modifica | modifica sorgente]

Il clima è equatoriale, cioè caldo e umido tutto l'anno senza stagione secca. Nella parte centrale, attraversata dall'equatore è presente una vastissima foresta pluviale, per questo il clima è caldo tutto l'anno ma con una stagione secca anche se molto breve. La stagione secca si verifica da dicembre a febbraio (inverno boreale) a nord dell'equatore, e da giugno a settembre (inverno australe) a sud. La gran parte del paese si trova ad un'altitudine di qualche centinaio di metri che mitigano abbastanza il clima. A ridosso dei laghi del Rift, invece, sono presenti delle alture abbastanza elevate dove fa un po' più freddo rispetto al resto dello stato.

Flora e fauna[modifica | modifica sorgente]

La biodiversità è altissima in tutto il paese. Il bacino del fiume Congo è una delle aree più importanti del mondo dal punto di vista naturalistico insieme alla foresta pluviale ricca di specie di ogni tipo. Una delle più rare e a rischio di estinzione sono i gorilla di montagna e i gorilla di grauer, minacciati dalla perdita del loro habitat e dalla caccia dei bracconieri e decimati a seguito delle molteplici guerre civili. I parchi protetti, dove funzionano, sono ancora importanti per la preservazione dei primati, alcuni dei più importanti sono:

  • Parco Nazionale dei Virunga (primo parco nazionale africano, fondato nel 1925)
  • Parco Nazionale dei Lomami (creato nel 1992, dichiarato ufficialemte il 7 luglio 2016)
  • Parco Nazionale di Garamba (istituito nel 1938)
  • Parco nazionale di Kahuzi-Biega (incluso tra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1980)
  • Parco nazionale di Salonga (inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1984)

Altri animali che possiamo trovare sono il leone, l'elefante, il leopardo, lo scimpanzé, il bonobo (un rarissimo primate della famiglia degli ominidi), la giraffa, l'ippopotamo, la zebra, il bufalo, varie specie di rettili e uccelli e moltissimi insetti (molti sono portatori di malattie come la malaria).

La foresta pluviale della Repubblica Democratica del Congo non è fitta come quella della Guinea ma è comunque ricca di specie e soprattuto di legni preziosi e da lavorazione come tek, ebano, cedro d'Africa, acajou, okoumè, e iroko. Molte sono anche le specie floreali per esempio lauro, rosa, ibiscus, orchidea. Il manzaniglio è un albero velenoso, il suoi frutti non sono commestibili e il succo che produce può provocare bruciore di stomaco. Più diffusi sono gli alberi da cola, la palma da olio, varie specie di ficus e di piante da caffè.

Popolazione[modifica | modifica sorgente]

La Repubblica Democratica del Congo conta circa 78,74 milioni di abitanti (dati del 2010), con una densità di popolazione di 33 abitanti a km².

Etnie:[modifica | modifica sorgente]

La maggior parte delle persone sono neri Bantu (vasto gruppo etno-linguistico distribuito dal Camerun all'Africa centrale, orientale e meridionale), suddivisi in circa 300 tribù. Alcune delle più grandi sono:

  • Teke (provincia di Bandundu)
  • Twa (tribù stanziata sui grandi laghi)
  • Hutu
  • Ngbandi

Lingua:[modifica | modifica sorgente]

La lingua ufficiale è il francese, ma se ne contano altre 242 parlate da minoranze linguistiche. Quattro di queste sono riconosciute come lingue nazionali, e sono:

  • kikongo (parlata a sud-ovest)
  • lingala (parlata a ovest e nord-ovest)
  • tshiluba (parlata al centro)
  • swahili (parlata a est)

Religione:[modifica | modifica sorgente]

Più dell'80% della popolazione è di religione cristiana (soprattutto cattolici e protestanti, un 15% sono altri altri gruppi di cristiani, uno dei più importanti è il Kimbanguismo). Il 10% dei congolesi pratica credenze tradizionali, le religioni animiste. Il resto degli abitanti è musulmano o crede in altre religioni minori.

Economia[modifica | modifica sorgente]

Il Congo è ricchissimo di risorse naturali, terzo produttore mondiale di diamanti utilizzati per scopi industriali. Le principali attività economiche del paese sono quella mineraria e l'estrazione del petrolio fruttate da compagnie straniere. Nel settore primario, l'agricoltura e la pesca forniscono il contributo più significativo; l'allevamento, diffuso soprattutto nelle province nordorientali, è di tipo tradizionale e poco produttivo. I prodotti maggiormente esportati sono il cacao, il caffè, il cotone, l'olio di palma, il tè, la gomma, lo zucchero e la corteccia di china. Le principali produzioni alimentari, destinate al consumo interno, sono la manioca, le banane, le patate dolci, i cereali (riso, mais, miglio) ed i legumi. La lunga guerra civile (tra il 1996 e il 2003 il Congo è stato sconvolto da una cruenta guerra civile interetnica) ha avuto un impatto disastroso sull'economia del paese, distruggendo le infrastrutture, procurando la perdita totale dei beni posseduti sia da privati da aziende e il crollo delle esportazioni. Nel 2002 lo stato ha avuto una piccola ripresa finanziaria con l'adozione di nuove gestioni del denaro pubblico.

La dominazione belga[modifica | modifica sorgente]

La Repubblica Democratica del Congo è stata una colonia belga fino al 30 giugno 1960, quando raggiunse l'indipendenza. Divenne nel 1885 lo Stato libero del Congo (in pratica una proprietà privata del re Leopoldo II del Belgio). In quel periodo lo stato era chiamato "Congo belga" e aveva come capitale Lèopoldville (in onore del re), cioè l'odierna Kinshasa. La dominazione belga fu particolarmente feroce, i coloni sfruttavano le risorse di questo ricco paese, soprattutto il caucciù, un vegetale molto prezioso. Gli abitanti (solo gli africani) furono obbligati a raccogliere il caucciù senza alcun compenso e ogni villaggio doveva consegnare agli emissari del re 5 pecore o maiali, o 50 galline, 125 carichi di manioca, 60 kg di caucciù, 15 di granturco o arachidi e 15 di patate dolci. L’intero villaggio doveva lavorare un giorno su quattro alle opere pubbliche. Chi si rifiutava, o consegnava quantità minori di quelle richieste, era punito duramente. I ribelli, nella maggior parte dei casi, venivano uccisi, agli altri venivano tagliati mani e piedi. Interi villaggi vennero requisiti per farne luoghi di deposito e lavorazione della gomma stessa, causando la morte di 10 milioni di congolesi su un totale di 25 milioni Leopoldo II effettuò spese enormi per corrompere la stampa, creando un apposito ufficio che mascherasse i suoi crimini. La scandalosa amministrazione del Congo da parte del re viene ancora oggi ricordata come uno dei peggiori crimini internazionali del XIX secolo e lo stesso sovrano venne poi costretto a cedere la sovranità dello stato e la sua amministrazione al governo belga.