Utente:Isabella.girardi/Sandbox

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Apparato Scheletrico[modifica | modifica sorgente]

L'apparato scheletrico è formato dalle ossa e dalle articolazioni.

Svolge funzioni di sostegno, di protezione nei confronti di alcuni organi interni e di produzione delle cellule del sangue.

L'apparato locomotore, è costituito da due complessi sistemi: lo scheletro, formato dalle ossa e dalle articolazioni.

Le ossa[modifica | modifica sorgente]

Le ossa e lo scheletro svolgono molteplici importanti funzioni.

-SOSTEGNO: è la funzione principale, sopra tutto a carico della colonna vertebrale.

-PROTEZIONE: è particolarmente evidente nel cranio, che protegge il cervello, e nella gabbia toracica, che protegge il cuore e i polmoni.

-EMOPOIESI ( cioè la produzione delle cellule del sangue): è svolta dal midollo rosso delle ossa, che produce globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

-LOCOMOZIONE: è il muovumento corporeo, reso possibile dalla contrazione dei muscoli inseriti sulle ossa.

-RISERVA: le ossa contengono grandi quantità di sali minerali, sopratutto calcio, sostanza indispensabile all'organismo per la contrazione muscolare;

in caso di bisogno, l'organismo utilizza questa riserva, che viene trasferita dalle ossa al sangue.


Lo scheletro è formato da due tipi di tessuti: tessuto osseo e tessuto cartilagineo.

Il tessuto cartilagineo è formato da cellule vive tondeggianti (controgiti) immerse in una matrice densa riccia di una proteina (collagene).

Attraverso un lento processo diossificazione avviene la trasformazione del tessuto cartilagineo in tessuto osseo.


Le ossa contengono poca acqua, circa il 25% della massa.

I rimanenti tre quarti sono sali mineraliI.


Nel corpo umano ci sono circa 200 ossa, che in base alla forma si possono distinguere in 3 tipi differenti:

ossa lunghe,ossa corte e ossa piatte.

Le ossa lunghe presentano una parte mediana allungata (diafisi) e 2 estremità ( epifisi ) di tessuto osseo spugnoso. [osso lungo femore].

Le ossa piatte sono estese in superficie ma molto sottili. [osso piatto scapola]

Nelle ossa corte e 3 dimensioni sono quasi equivalenti. [osso corto vertebra].

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

le Marche[modifica | modifica sorgente]

Map Region of Marche

Città Principale[modifica | modifica sorgente]

Il capoluogo delle Marche è Ancona, si affaccia sulle coste del Mar Adriatico. La popolazione è di 100.721 di abitanti.

Province[modifica | modifica sorgente]

-Città -Popolazione
-Ancona 476.192
-Ascoli Piceno 210.066
-Fermo 175.625
-Macerata 320.308
-Pesaro e Urbino 361.561

Morfologia[modifica | modifica sorgente]

La superficie è di 9.366 km2.

Le Marche sono per il 31% di territorio montano, e per il 69% di territorio di pianura.

I FIUMI

-I fiumi principali delle Marche in lunghezza sono:

-Metauro 121 km

-Tronto 115 km

-Chienti 91 km

-Esino 85 km

I LAGHI

-I principali laghi per estensione sono:

-Il lago di Cingoli

-Il lago di Fiastra

I MONTI

Le Marche sono attraversate dagli Appennini chiamati umbro-marchigiano.

-Alcuni Monti delle Marche sono:

-Monte Vettore 2478 m

-Monte Catria 1702 m

-Monte Nerone 1526 m

-Monte San Vicino 1485 m

-Monte Fumaiolo 1408 m

-Valli: Gola del Furlo, le cui pareti sono bagnate dal torrente Candigliano,un affluente del fiume Metauro.

Le coste sono basse e sabbiose,quasi rettilinee. Solamente nei pressi di Ancona si ha un promontorio roccioso, il Monte Cònero.

Il Golfo di Ancona ha dimensioni piuttosto limitate.

Esso, tuttavia, assume una certa importanza dato che è l'unica insenatura che si trova sull'Adriatico tra il Delta del Po e il Golfo di Vasto in Abruzzo.

Economia[modifica | modifica sorgente]

L'economia in generale:[modifica | modifica sorgente]

Il prodotto interno lordo pro-capite delle Marche non è tra i maggiori dell'Italia: la regione risulta solamente al 11° posto.

-L'agricoltura è praticata nelle zone collinari:

-Barbabietole da zucchero

-Cereali

-Ortaggi

-Alberi da frutto

-Legumi

-Girasoli

-Allevamento:

L'allevamento di bovini si progressivamente ridotto.

-Pesca:

Il settore della pesca importante dai porti:

-S. Benedetto del Tronto

-Fano

-Ancona

-Senigallia

-Civitanova

Il pesce fresco marchigiano viene inviato a tutti i mercanti Italiani.

-Agricoltura, Allevamento, Pesca

La superficie agraria della regione è avara e poco fertile ed è divisa in proprietà frazionate dai tempi della mezzadria, che era molto diffusa nella zona.

Con la meccanizzazione e lo sviluppo economico della costa le campagne si sono progressivamente svuotate (Da 386.000 addetti nel 1951 a 130.000 nel 1971).

Piatti Tipici[modifica | modifica sorgente]

-Olive Ascolane:

Le olive Tenere Ascolane, grandi e carnose, sono denocciolate e farcite con un impasto a base di carne (manzo, maiale e pollo) cotte a lungo con burro, olio, sedano carota e cipolla. Dopo la cottura la carne è macinata e amalgamata con uova, noce moscata e Parmigiano: questa farcia andrà a sostituire il nocciolo. Le olive sono poi impanate e fritte in abbondante olio bollente.

-Vincisgrassi:

Si tratta di una variante delle più famose lasagne.

La sfoglia all’ uovo è condita strato per strato con un robusto ragù di animelle e frattaglie di pollo, con l’aggiunta di besciamella e Parmigiano.

-Stocco all'anconetana:

Il piatto consiste in pezzi di stoccafisso appoggiati in teglia con un trito di sedano, carota e cipolla, e pomodori. Tutto questo va irrorato abbondantemente con olio extravergine di oliva, acqua e Verdicchio dei Castelli di Jesi, e poi coperto con spicchi di patate.

-Maccheroncini di Campofilone:

Si tratta di una pasta all’uovo così sottile e fine che può essere cotta direttamente nel sugo per al massimo un minuto.

-Fava 'ngreccia:

La fava, che a maggio si consuma fresca, è fatta essiccare per prolungarne la conservazione. Dopo essere stata in ammollo per una notte, è bollita in abbondante acqua salata: le grinze che compaiono dopo la cottura sul legume danno il nome alla preparazione. A questo punto le fave sono condite con un battuto di alici, capperi, olio e prezzemolo.

-Lumachelle all'urbinate:

La pasta sfoglia, stesa sulla spianatoia, è tagliata in piccole striscioline di circa 1 cm, che vengono arrotolate su se stesse con ’aiuto di un bastoncino. Sempre con il bastoncino e con l’aiuto del pettine (strumento per la lavorazione della pasta fresca con cui si preparano anche i più famosi garganelli) si effettuano delle piccole righe sull’esterno di questo cilindro. Sono consumate in un brodo insaporito da verze, rape, e pomodori soffritti nel burro, insieme a salsiccia e animelle di pollo.

-Coniglio in Porchetta:

Una delle ricette più gustose è quella che ha come ingrediente principale il coniglio. La chirurgica precisione con la quale questo deve essere completamente disossato rende il piatto particolarmente laborioso; dopo questo procedimento, il coniglio, condito con sale e pepe, è farcito con il suo fegato tagliato a dadini e soffritto con abbondante pancetta; il tutto è aromatizzato con finocchietto e maggiorana. Cucita l’apertura, è cotto in forno con rosmarino, olio e vino.

-Coratella di Agnello con uova:

Questo piatto rappresenta l’antipasto.

La coratella è il nome con cui si indicano le interiora dell’agnello (fegato, cuore, polmoni, animelle).

La base di partenza del piatto è simile a quella che si ha in Abruzzo, con le frattaglie che soffriggono con sedano carota e cipolla, alloro e vino a sfumare. Da qui in poi si varia: nelle Marche a questo punto si aggiunge un po’ di succo di limone. Quando la coratella è cotta, si versano le uova sbattute che andranno ad amalgamarsi morbidamente con le interiora. A completare il piatto intervengono prezzemolo e buccia grattugiata di limone, per dare freschezza a un piatto allo stesso tempo rustico ma garbato.

-Crescia Sfogliata:

Dare la primogenitura alla piadina o alla crescia potrebbe creare incidenti diplomatici; per questo, in maniera politicamente corretta, qualcuno si limita a dire che entrambe derivano dal pane dell’esercito bizantino di stanza nella Pentapoli Marittima (Rimini, Pesaro, Ancona, Senigallia, Fano) nel VI sec. d.C. Le preparazioni comunque sono simili: qui, versione più ricca, si aggiungono lievito e uova. La sfogliatura invece si ottiene ripiegando più volte la sfoglia su se stessa, ungendo tutto con abbondante strutto, poi si cuoce sul tipico testo. La farcitura vede come protagonisti i salumi e i formaggi tipici della zona (come la casciotta d’Urbino, il pecorino di fossa, il prosciutto aromatizzato del Montefeltro, il lardo o il ciauscolo), ma anche le verdure fanno la loro figura.