Salvia selvatica

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La salvia selvatica

La Salvia selvatica è una pianta perenne, aromatica, spontanea.

Descrizione[modifica | modifica sorgente]

Petali: sono azzurri/violetti, molto raramente, rosa o biancastri. I fiori hanno il labbro inferiore più corto e quello superiore ha la forma di arco: gli insetti entrano nel fiore in cerca di nettare e il fiore si chiude lasciando il polline sul dorso dell' insetto.

SALVIA PRATENSIS - BÒFIA - IB-979 (Tarró)

Riproduzione: la fecondazione avviene in particolare tramite api e bombi e i semi, caduti a terra, vengono dispersi dal vento o da altri insetti come le formiche.

Foglie: opposte, foglie alla base della pianta hanno il picciolo, sono decisamente crenate e la parte superiore risulta rugosa; mentre le foglie cauline , quelle dello stelo, non hanno il picciolo, sono minori con crenatura del margine regolare.

Fusto: ha un fusto eretto, ricoperto da una leggera peluria, poco ramificato.

Radici: a fittone ingrossato.

Profumo: la pianta ha un odore intenso, non gradevole.

Classificazione[modifica | modifica sorgente]

Nome: scientifico: Salvia selvatica L.

Famiglia: Labiate

Distribuzione e habitat[modifica | modifica sorgente]

Cresce fino a 1600 metri. È diffusa nei prati ai bordi delle strade in luoghi aridi e sassosi.

Usi[modifica | modifica sorgente]

Le api bottinano i fiori.

Uso medico: ha proprietà digestive, disinfettanti

Uso in cucina: le foglie possono essere utilizzate per insaporire sughi, minestre frittate. Fin dall'antichità le foglie di salvia venivano impiegate per rendere più digeribili i cibi.

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

Èuna pianta perenne. Viene chiamata anche: Salvia dei Prati, Erba Sacra, Erba Salvia.

Note[modifica | modifica sorgente]

Parte delle informazioni ricavate durante un'uscita con l'esperta Giovanna Maia.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • libro:"Fiori di prato"