Tipografia Romagnoli

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La Tipografia Romagnoli è una tipografia di stampa d'arte di Castelplanio in provincia di Ancona.

Descrizione[modifica | modifica sorgente]

Già nel 600 operano nelle Marche importanti tipografi definiti “itineranti” perché si spostano costantemente da una città all’altra creando scuole di stampa di cui gli stessi marchigiani carpiscono l’esperienza e i segreti per avviare botteghe di successo. La famiglia Percimenei autorizzati ad aprire una nuova tipografia a Jesi che rimarrà in opera dal 1541 al 1692. A Castelplanio nasce la tipografia Romagnoli di Luigi Romagnoli, che pubblica libri legati a varie discipline secondo gli effervescenti influssi delle coeve teorie positive smorzate però dalla forte tradizione cattolica di provincia. La tipografia è attiva dagli anni cinquanta del novecento quando vi inizia a stampare un altro personaggio destinato a segnare la storia della stampa: Brenno Bucciarelli. Nato anche lui a Castelplanio nel 1918 e nipote di Luigi Romagnoli, apprese la tecnica della stampa nella tipografia del nonno iniziando a stampare piccoli libri di poesie che nel 1958 gli fecero vincere il premio “Carattere d’oro” al concorso della rivista <<Graphicus>> di Torino. Bucciarelli curava personalmente ogni volume, occupandosi sia della veste tipografica che della gestione redazionale delle opere. I libri di Bucciarelli nascono come piccoli tesori da collezione: stampati su carta pregiata fabbricata a mano a Fabriano e co una tiratura limitata che varia dalle cento alle centocinquanta copie tutte numerate e firmate. A seguire la strada della stampa d’arte c’è Alberto Ribichini con il quale l’arte tipografica muta in arte calcografica. Anche Ribichini inizia la sua attività da bambino nella tipografia dello zio Giuseppe a Macine di Castelplanio, e lavora in varie tipografie della Vallesina fino all’apertura delle “Edizioni Ribichini” nel 1975 dove inizia con sua moglie Sandrin, e sempre a Macine di Castelplanio, la sua straordinaria avventura nella stampa d’arte. Dallo stesso anno la stamperia d’arte di Alberto Ribichini inizia a lavorare per il già affermato Edgardo Manucci con la grande cartella per la coedizione di arte nuova oggi e sentinum. L’artista era comunque sempre soddisfatto, c’era tra loro un rapporto di stima reciproca e amicizia profonda.

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]