Sudafrica

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Sudafrica
Sudafrica – Bandiera Sudafrica - Stemma
(xam) ǃke e꞉ ǀxarra ǁke (it) Unità nella diversità
Sudafrica - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica del Sudafrica
Nome ufficiale (af) Republiek van Suid-Afrika
(en) Republic of South Africa
(nr) iRiphabliki yeSewula Afrika
(ss) iRiphabhulikhi yeNingizimu Afrika
(st) Rephaboliki ya Afrika Borwa
(tn) Rephaboliki ya Aforika Borwa
(ts) Riphabliki ra Afrika Dzonga
(ve) Riphabuḽiki ya Afurika Tshipembe
(xh) iRiphabliki yomZantsi Afrika
(zu) iRiphabhuliki yaseNingizimu Afrika
(nso) Repabliki ya Afrika-Borwa
Lingue ufficiali inglese
Altre lingue afrikaans, ndebele del sud, sotho del nord, sotho del sud, swati, tsonga, tswana, venda, xhosa, zulu
Capitale Bloemfontein
Città del Capo
Pretoria
Politica
Forma di governo Repubblica parlamentare
Capo di Stato Cyril Ramaphosa
Indipendenza 31 maggio 1961 (dal Regno Unito
Ingresso nell'ONU 7 novembre 1945
Superficie
Totale 1 219 090 km² (25º)
% delle acque 6%
Popolazione
Totale 55 091 000 ab. (2016) (25º)
Densità 44 ab./km²
Tasso di crescita +0,6
Nome degli abitanti sudafricani
Geografia
Continente Africa
Confini Namibia, Botswana, Mozambico, Eswatini, Lesotho
Fuso orario UTC+2
Economia
Valuta rand sudafricano
PIL 36 135 milioni di $ (2018) (32º)
Reddito pro capite 6 377 $ (2018) (89º)
ISU (2018) 0,705 (alto) (113º)
Varie
Dominio internet .za
Prefisso telefonico +41
Sigla automobilistica ZA
Inno nazionale Nkosi Sikelel' iAfrika/Die Stem van Suid-Afrika
Festa nazionale 27 aprile
Sudafrica - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Flag of South Africa (1928–1994).svg Unione Sudafricana
 


Il Sudafrica (in afrikaans Suid-Afrika, in inglese South Africa) è uno stato dell'Africa meridionale.

Storia[modifica | modifica sorgente]

I primi colonizzatori furono gli olandesi, che fondarono nel 1652 Città del Capo. La zona venne poi occupata dall'Impero britannico verso la fine del XVIII secolo. Il Sudafrica venne unificato nel 1902 e divenne poi indipendente a seguito delle guerre anglo-boere[1]. Entrò quindi a far parte del Commonwealth delle Nazioni. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel Paese venne adottata la politica dell'apartheid, che aveva come scopo quello di isolare i diversi gruppi etnici, lasciando che ognuno di si sviluppasse per conto proprio. Con il passare degli anni questa politica divenne sempre più razzista, causando gravi contrasti interni e l'isolamento internazionale. Il sistema venne smantellato nel 1991, grazie alle riforme di Frederik Willem de Klerk supportato da Nelson Mandela, liberato dopo una lunga prigionia, il quale divenne poi Presidente il 27 aprile 1994 dopo le prime elezioni democratiche.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Mappa del Sudafrica

Il Sudafrica confina a nord con Botswana, Namibia e Zimbabwe, a nord-est con Mozambico ed Eswatinp. Il Lesotho è un'enclave all'interno del territorio del Sudafrica. Si affaccia ad ovest sull'Oceano Atlantico e ad est sull'Oceano Indiano[2].

Il Sud Africa è uno stato del continente africano. La Repubblica Sudafricana si estende su una superficie di circa 1.220.000 kmq, confina a nord con il Botsawa e lo Zimbawe, a nord-ovest con la Namibia, a nord-est con il Mozambico e lo Swaziland, a sud con l’Oceano Indiano ed al suo interno con il Lesotho. Di natura prevalentemente pianeggiante, i tavolati hanno una altezza media tra i 1000 ed i 2000 metri. Verso la parte meridionale presenta una serie di catene montuose.

Popolazione[modifica | modifica sorgente]

  • maschile singolare: sudafricano
  • femminile singolare: sudafricana
  • maschile plurale: sudafricani
  • femminile plurale: sudafricane

Etnie[modifica | modifica sorgente]

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Lingue[modifica | modifica sorgente]

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Religioni[modifica | modifica sorgente]

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Altre informazioni[modifica | modifica sorgente]

Stato dell'Africa australe, di cui occupa l'intera porzione meridionale, comprende, all'interno dei suoi confini, il Lesotho. Vasto, ricco di risorse preziose, con ambienti eccezionalmente ospitali, il Sudafrica ha attratto gli europei sin dal sec. XVII, quando cioè l'Europa cominciò a conoscere il disagio suscitato dalle prime pressioni demografiche. Essi trovarono una terra ideale da sfruttare e vi si insediarono, radicandovisi, nonostante la presenza di ben organizzate popolazioni africane, rispetto alle quali essi si comportarono con la presunzione della loro superiorità culturale e della legittimità delle proprie azioni. L'opera di colonizzazione e di sfruttamento, particolarmente dei boeri, di origine olandese, e dei loro discendenti, gli afrikaners, mossi dagli ideali produttivistici e di arricchimento, propri dell'etica europea (motivazioni ampiamente politiche ebbero invece i sopraggiunti inglesi, che riuscirono ad annettere il Paese alla Gran Bretagna ma non a sottrarre ai boeri le leve del potere economico), ha trasformato nel giro di appena due secoli l'intera geografia del Sudafrica. Sono sorte splendide città, sono state create piantagioni, aperte miniere ricchissime, avviate attività industriali. Tutto ciò è avvenuto secondo una politica che ha rigidamente escluso le masse africane da ogni partecipazione ai benefici derivati dalle nuove forme di economia; esse sono anzi state strumentalizzate proprio per realizzare quelle imprese che hanno fatto la ricchezza del Paese. La conquista del potere in Mozambico e in Angola da parte di movimenti progressisti (1975) ha per la prima volta creato problemi al regime politico del Sudafrica basato sullo “sviluppo separato delle comunità razziali”, ossia sull'apartheid, il principio di rigida separazione razziale in virtù del quale i bianchi, discendenti dai colonizzatori, benché in forte minoranza numerica, detenevano ogni potere. Dopo una fase (durata fino al 1987-88) in cui il governo sudafricano tentava di fronteggiare tali difficoltà rafforzando la propria presenza militare negli Stati confinanti, sottoponendo il Paese a uno sforzo particolarmente oneroso e aggravando la già pesante condizione di isolamento nel quadro internazionale, a partire dal 1989, con l'avvento di nuove personalità politiche, si verificava un deciso mutamento nei rapporti sia interni sia esterni. Le leggi razziste venivano progressivamente attenuate e si avviava un processo di riconciliazione che (pur non privo di incertezze e contraddizioni da parte sia dei gruppi dirigenti bianchi, sia dei movimenti presenti in seno alla popolazione di colore, a sua volta molto diversificata sotto il profilo etnico e culturale) ha aperto nuovi orizzonti di civile convivenza e di sviluppo portando, infine, al formale abbattimento dell'apartheid: punto di arrivo della lunga lotta per il superamento della segregazione razziale e, al tempo stesso, punto di partenza per raggiungere una reale integrazione razziale, economica e regionale.

Ordinamento dello stato[modifica | modifica sorgente]

Apartheid[modifica | modifica sorgente]

Nella lingua africana la parola apartheid ha il significato letterale di “separazione”[3], per indicare appunto la divisione creata tra la razza bianca e quella nera.L’ideologia che ha fondato il sistema dell’apartheid è stata introdotta dai primi ministri Daniel Francois Malan, Johannes Gerhrdus Strjdom ed Hendrik Francsh Verwoerd. Tale politica di discriminazione razziale, che si diffuse in Sudafrica a partire dal 1948, venne racchiusa in apposite leggi, denominate “leggi dell’apartheid”, nelle quali si stabiliva una netta distinzione della popolazione in tre gruppi razziali principali: bianco, nero africano e “coloured”, cioè appartenente ad una razza mista.Le leggi dell’apartheid discriminavano l’accesso al lavoro in base all’appartenenza razziale, vietavano i matrimoni tra persone di razze diverse, istituivano veri e propri “ghetti” (chiamati bautustan) in cui veniva relegata la popolazione nera, che in questo modo era sottoposta ad un forte controllo da parte del Governo.
Chiunque si opponeva al sistema dell’apartheid così strutturato incappava in conseguenze penali. I neri venivano deportati con la forza nelle cosiddette “homeland del sud”, costretti a lasciare le loro case e gli affetti, senza godere di alcun tipo di diritto.

Suddivisione amministrativa dello stato[modifica | modifica sorgente]

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Bandiera[modifica | modifica sorgente]

La bandiera del Sudafrica

La bandiera del Sudafrica è composta da una banda orizzontale verde posta al centro, che si divide in una biforcazione verso il lato del pennone. In alto è posta una banda orizzontale rossa, mentre in basso è posta una banda orizzontale blu, separate dalla banda verde da due sottili bande bianche. Sul lato del pennone è posto un triangolo nero, separato dalla biforcazione della banda verde da una sottile banda gialla.

Economia[modifica | modifica sorgente]

Sudafrica - Economia PIL per abitante : 3.475 $ ; Forza-lavoro settori : Primario 13% - Secondario 27% - Terziario 60%; Occupazione Femminile : 47 % Disoccupazione : 31 %; ISU (graduatoria) 119° Posto

Benché presenti l’economia più forte e sviluppata del continente, il Sudafrica vede permanere l’arretratezza economica e sociale della popolazione Nera, il cui superamento è una scommessa che il paese deve vincere.

I vari interventi politici ed economici attuati dal 1994 non sembrano per ora avere eliminato il monopolio dei Bianchi. Mentre questi hanno un tenore di vita “Occidentale”, oltre la metà dei neri vive tuttora sotto la soglia di povertà e il rimanente ha un reddito medio familiare pari a un settimo di quello bianco. Forza-lavoro settori : Primario 13% - Secondario 27% - Terziario 60%; Occupazione Femminile : 47 % Disoccupazione : 31 %; ISU (graduatoria) 119° Posto.Il paese è un buon produttore di cereali, in particolare mais e frumento. Anche la gamma delle colture ortofrutticole è ricca: si producono patate, agrumi, mele, pomodori, pere, pesche, prugne, albicocche, frutta tropicale (banane, papaia, ananas, manghi), mentre l’area sudoccidentale del Capo eccelle per i suoi vigneti da vino.Fra le colture industriali si collocano in primo piano la canna da zucchero e il tabacco, ma importanti sono anche le coltivazioni di soia, girasole, arachidi, cotone, ricino, kenaf, sisal, Phormium, tè.

Foreste. Le foreste, estese sui versanti marittimi meridionali e sui Monti dei Draghi, oltre al legname forniscono essenze da concia (acacia) e industriali (Eucalyptus). Allevamento. Dall’allevamento ovino si ricavano lana e pelli karakul; largamente diffusa è anche la capra d’angora. Pesca. I prodotti più abbondanti (sardine, sgombri e merluzzi) sono pescati nelle fredde acque atlantiche a Port Nolloth, Lambert’s Bay, Stompneus, Saldanha, Città del Capo, Hout Bay.Utilizzazione del suolo Espandi Espandi

Ambiente[modifica | modifica sorgente]

Di natura prevalentemente pianeggiante i cui tavolati hanno una altezza media tra i 1000 ed i 2000 metri, verso la parte meridionale presenta una serie di catene montuose.

Il clima è vario nella zona protetta dalle catene montuose il clima è di tipo mediterraneo mentre sul resto del paese, per l’influsso dei venti provenienti dall’Oceano Indiano si hanno stagioni calde e secche ed altre con abbondanti precipitazioni.

In relazione al tipo di terreno ed alla diversità climatica la flora della Repubblica Sudafricana è differenziata con praterie sugli altopiani che verso sud diventato steppa, e foresta tropicale sul versante opposto. La fauna è estremamente ricca delle specie tipiche dell’Africa, in particolar modo di uccelli tant’è che il Sudafrica è un vero paradiso per fare birdwathing.

Cultura[modifica | modifica sorgente]

La società sudafricana è una società multirazziale dove molto forte, specie nelle zone urbane, è il sincretismo tra le diverse tradizioni, che si confrontano e si mischiano in un particolarissimo mix. Fuori dai centri a più alta densità di popolazione dove più forte è il richiamo della tradizione le credenze e le usanze ancora fanno parte del costume dei diversi clan. La maggior parte delle popolazione è di fede cristiana, una buona parte è animista mentre vi sono in piccola percentuale musulmani ed induisti. Purtroppo gli anni di apartheid hanno significato, tra le altre cose, un degrado della cultura in senso generale, che ha colpito l’enorme potenziale artistico letterario e musicale di cui questo paese è dotato e che sta emergendo ora.

Sport[modifica | modifica sorgente]

Rugby[modifica | modifica sorgente]

La Nazionale sudafricana di rugby a 15 è stata campione del mondo nel 1995 e nel 2007.

Calcio[modifica | modifica sorgente]

Il Sudafrica ha ospitato il campionato mondiale di calcio nel 2010.

Note[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]