Strumenti ad aria

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Si chiamano strumenti ad aria, o aerofoni, quegli strumenti musicali in cui il suono viene prodotto dall'aria messa direttamente in vibrazione. I principali aerofoni sono l'organo e gli strumenti a fiato. Questi ultimi, a seconda del materiale con cui sono costruiti, si suddividono nelle due grandi famiglie dei legni e degli ottoni. Esiste poi una terza famiglia di strumenti a fiato, quella dei sassofoni, in cui si trovano riunite le caratteristiche delle prime due.

L'organo[modifica | modifica sorgente]

L'organo è uno strumento a tastiera in cui il suono è prodotto dalla vibrazione dell'aria spinta meccanicamente nelle varie canne, metalliche o di legno, di grandezza e lunghezza variabili.

Com'è fatto[modifica | modifica sorgente]

Il somiere, cioè una cassa in legno dove sono poste le canne, funge da serbatoio entro il quale la pressione dell'aria è mantenuta costante dall'azione dei mantici.
sulla consolle sono poste da due a sei tastiere (chiamate manuali)
la pedaliera è una tastiera, azionata dai piedi dell'organista, che produce le note più gravi dello strumenti; i tasti e i pedali della consolle comandano delle valvole che regolano il passaggio dell'aria nelle varie canne.

Come si suona[modifica | modifica sorgente]

L'organo è uno strumento molto difficile da suonare: l'esecutore, infatti, suona con le mani sulle diverse tastiere e con i piedi sulla pedaliera. In molti casi lo spartito di una composizione organistica può essere composto da tre pentagrammi. Per ottenere sonorità ed effetti differenti, vengono usati i registri, azionati tramite gli appositi comandi situati sulla consolle: in questo modo si può indirizzare l'aria in diversi gruppi di canne ottenendo numerose combinazioni timbriche. L'estensione dell'organo è spesso notevole, e dipende dal numero di registri di cui lo strumento dispone: lo stesso tasto, infatti, può produrre suoni di diverse altezze secondo i registri che l'esecutore mette in funzione. Esistono anche organi con un'estensione che supera le dieci ottave. Se nell'orchestra le combinazioni di timbri si ottengono con il suono contemporaneo dei vari strumenti, con l'organo si ottengono molte combinazioni timbriche con le diverse impostazioni dei vari registri.

I legni[modifica | modifica sorgente]

Sono gli strumenti a fiato costruiti in legno. I più noti sono quatto: il flauto traverso (oggi in metallo, ma anticamente in legno), l' oboe, il clarinetto e il fagotto.
Ognuno di questi strumenti, però, appartiene a una sottofamiglia più o meno numerosa:

Tipologia di Flauto Traverso
  • quella del corno inglese, simile all'oboe, ma di dimensioni più grandi e di suono più grave;
  • quella dei clarinetti, composta dal clarinetto in Si bemolle (il più usato), da quello in Do, in La e dal clarinetto basso (o clarone);
  • quella del controfagotto, simile al fagotto, ma con una canna lunga 5,5 metri, uno degli strumenti dal suono più grave.

Come sono fatti[modifica | modifica sorgente]

Il legno con cui sono realizzati questi strumenti è spesso l'ebano. Sono tutti costituiti da alcuni elementi fondamentali: l' imboccatura, il corpo e le chiavi.

Come si suonano[modifica | modifica sorgente]

Il suono dei legni è prodotto dall'aria che l'esecutore immette soffiando nello strumento: questa entra in vibrazione e i suoni sono più o meno acuti, a seconda della lunghezza e del diametro del tubo.
Nel flauto l'esecutore soffia direttamente l'aria all'interno dello strumento attraverso un semplice foro.
Nel clarinetto la vibrazione dell'aria è ottenuta da un'ancia semplice, cioè una sottile linguetta di canna di bambù, applicata al bocchino.
L'oboe e il fagotto sono muniti di un'ancia doppia, cioè da due linguette di bambù legate insieme da un filo di seta e inserite nel bocchino.

Gli ottoni[modifica | modifica sorgente]

Il nome della famiglia deriva dal materiale con cui gli strumenti sono costruiti, l'ottone. Essi sono principalmente quatto: tromba, trombone, corno e bassotuba.

Come sono fatti[modifica | modifica sorgente]

Tutti gli ottoni sono costituiti da alcuni elementi fondamentali: bocchino, tubo, pistoni.

Come si suonano[modifica | modifica sorgente]

Un trombone tenore

I quattro strumenti si differenziano per la diversa estensione:

  • la tromba è lo strumento più acuto e più squillante;
  • il trombone e il corno emettono rispettivamente suoni possenti o ovattati, nel registro medio grave;
  • il bassotuba è lo strumento più grave della famiglia degli ottoni, dal timbro profondo e scuro, ma non estremamente potente.

Per ottenere le varie note l'esecutore mette in vibrazione le labbra all'interno del bocchino, modulando l'emissione del fiato e agendo su pistoni o sulla coulisse per modificare il percorso dell'aria all'interno dello strumento. Nel trombone, spostando gradatamente la coulisse mentre si emette un suono, si ottiene un suono particolare, il glissato, cioè il passaggio graduale di un suono grave all'acuto o viceversa.

I sassofoni[modifica | modifica sorgente]

Sono strumenti che riuniscono caratteristiche di legni e ottoni: sono ad ancia semplice, come i clarinetti, dotati di chiavi, come tutti i legni, e sono in ottone.
La famiglia è composta da una serie di strumenti di diversa dimensione; possiamo così trovare: il sax soprano, di forma diritta e dal suono piuttosto nasale, molto vicino a quello dell'oboe, il sax contralto, il sax tenore e il baritono, con la caratteristica forma a pipa. Lo strumento è dotato di una gamma espressiva molto varia: il suono, ora intenso e potente nel forte, ora morbido e delicato nel pianissimo, può suscitare emozioni di gioia, di tristezza o di drammaticità a seconda dei registri impiegati.

Gli strumenti ad aria nelle varie tradizioni musicali[modifica | modifica sorgente]

Gli strumenti a fiato sono molto utilizzati nella musica etnica, in quella bandistica e nel jazz

Il flauto di Pan è composto da una serie di canne di diversa lunghezza legate tra loro. Il nome deriva dal dio Pan, che secondo la mitologia greca ne è il creatore. Lo strumento è molto popolare in diverse parti del mondo, in particolare nell'America andina.

Nella musica popolare irlandese è molto utilizzato il whistle, un flauto dritto costruito in latta, con un'imboccatura che ricorda un fischietto.

Di forma ovaloide allungata, tanto da ricordare la sagoma di un'oca (di cui il nome) privata della testa, l'ocarina di Budrio, comune in provincia di Bologna, è realizzata in terracotta nel 1853 da Giuseppe Donati. Il suono è ottenuto soffiando aria in un'imboccatura laterale: l'aria fuoriesce poi da piccoli fori, che possono essere chiusi dalle dita, posti lungo il corpo.

La cornamusa è uno strumento tipico della musica popolare di molte regione europee tra cui l'Italia (soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro), la Spagna, la Francia (nelle regione della Bretagna e della Normandia), la Scozia, il Galles, l'Irlanda e i paesi dell'area balcanica. È costituita da una sacca in pelle dalla quale partono diverse canne, una delle quali è dotata di fori per ottenere la melodia, mentre le altre producono un suono sempre identico che fa da accompagnamento. L'esecutore soffiando riempe d'aria la sacca: in questo modo il suono non si interrompe nemmeno quando egli deve respirare. Molto simile alla cornamusa è la zampogna, tipico strumento dei pastori, diffuso nell'Italia centrale e in Sicilia.

Caratteristiche della Sardegna sono le launeddas, costituite da tre canne di diversa dimensione: due forare, che servono ad ottenere la melodia e l'accompagnamento, e il basso, cioè la canna più lunga, priva di fori, che produce un suono di accompagnamento sempre identico.

Nella lontana Australia il didjeridoo è l'antico strumento a fiato degli aborigeni. Ricavato da un ramo di eucalipto scelto tra quelli il cui interno è stato scavato dalle termiti, viene poi decorato e colorato con pitture tradizionali. Il suonatore avvicina le labbra allo strumento e produce suoni molto particolare attraverso la tecnica della respirazione circolare: il suono non viene mai interrotto, nemmeno per respirare.

Un didjeridoo tipico Australiano

Strumento ad aria, ma non a fiato, nella fisarmonica il suono è prodotto da un mantice azionato dall'esecutore con un movimento continuo e regolare di apertura e chiusura dello strumento. Le note si ottengono premendo i tasti posizionati sui due lati dello strumento. Sul lato destro la bottoniera produce i suoni della melodia, mentre la bottoniera sul lato sinistro serve per produrre i bassi e gli accordi per l'accompagnamento