Storia di Roma

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1leftarrow blue.svg Voce principale: Roma.


Dall'Antichità al Rinascimento[modifica | modifica sorgente]

Secondo la leggenda, Roma è stata fondata nel 753 avanti Cristo sul monte Palatino da Romolo, figlio del dio della guerra (Marte). Romolo era stato raccolto e allevato, con il suo fratello Remo, da una lupa.

Tra il VII secolo a. C. e il primo secolo, lo stato di Roma, che all'inizio era solo un raggruppamento di villaggi sui sette colli di Roma, espande tantissimo il suo territorio fino a diventare l'Impero Romano, di cui Roma resta la capitale. Il suo regime è una monarchia, poi una repubblica e in seguito, dopo Giulio Cesare, un impero.

Sotto l'Impero, la città antica contava circa mezzo milione di abitanti (la più grande città del mondo dell'epoca). Sono stati realizzati molti monumenti: i templi, il Foro romano, il Colosseo. Dappertutto, nell'Impero, i Romani costruivano delle città romane imitando la loro capitale.

Il cristianesimo che si sviluppa a Roma sotto l'Impero, diviene la religione ufficiale nel IV secolo.

Con le invasioni dei Barbari in Europa, Roma viene invasa nel V secolo a.C., ciò provoca la sua distruzione parziale. Seguono mille anni durante i quali l'attività e la potenza della città sono ridotte. La città resta tuttavia la sede dei papi, tranne dal 1309 al 1420, quando i papi hanno sede ad Avignone.

In seguito, i papi ridanno a Roma una buona parte del suo splendore, chiamando i più grandi artisti del tempo, come Michelangelo o Raffaello. Le grande famiglie aristocratiche costruiscono dei palazzi come il Palazzo Farnese o il Palazzo Borghese.

Roma è stato il maggiore centro dell'antichità, e più tardi, durante il Rinascimento, ritorna ad essere un importante centro grazie alla presenza del Vaticano.

Dal Rinascimento ai nostri giorni[modifica | modifica sorgente]

Roma è annessa da Napoleone Bonaparte al regno d'Italia che ha creato. Dopo la sua sconfitta, nel 1815, Roma ritorna sotto il controllo del papa.

A metà del XIX secolo, durante il Risorgimento, diventa la capitale del nuovo regno d'Italia poi della repubblica a partire dal 1946. È la sede delle istituzioni dello Stato.

Il fascismo dà a Roma un ruolo centrale. Dei nuovi edifici sono costruiti: Mussolini vuole che diventi la capitale del regime fascista. I quartieri urbani e le periferie sono sistemati. L'esposizione universale di 1942 che doveva svolgersi a Roma, è annullata.

Dopo la guerra, la città continua a espandersi con la creazione di nuovi quartieri.

Roma ha utilizzato il suo eccezionale patrimonio artistico e lo ha messo a disposizione di eventi che sono stati organizzati nella città (Olimpiadi, Coppa del mondo di calcio, e altri campionati).